Vorrei capire una cosa, molto teorica: il concetto di
ingrandimento.
Perché ogni oggetto nel cielo ha la sua dimensione angolare, che è influenzata dalla dimensione dell'oggetto da osservare e dalla sua distanza dal punto di osservazione (in campo astronomico, la Terra).
La formula di calcolo della dimensione angolare è parecchio semplice:
(206.265 x diametro fisico dell'oggetto) / distanza dell'oggettoCon questa formula, ad esempio, applicandola alla Luna abbiamo 206.265 x 3.474,2 (i km del diametro Lunare) / 384.399 (i km del semiasse maggiore, ossia la distanza media dalla Terra) il risultato che ne si ricava è 1.864, ossia la dimensione della Luna in arcosecondi che se divisi per 60 danno circa 31 primi di arco.
Ora applichiamo la formula a Marte in opposizione. Il diametro di Marte è di 6.779 km mentre la sua distanza (in fase di opposizione) è, e per praticità facciamo la semplice differenza dei due semiassi maggiori di Terra e Marte, 78.341.200 km. La formula che ne deriva sarà quindi 206.265 x 6.779 / 78.341.200 = 17,85 secondi d'arco
Se ho un telescopio che mi fa 180 ingrandimenti vedrò Marte grande 17,85 x 180 = 3.213 secondi d'arco? Ossia più grande di quanto appare la Luna se vista ad occhio nudo?
Oppure mi sfugge qualcosa?
