Cita:
Ma ammesso che il secondario sia in asse con l'oculare, ma una volta che si mette mano allo specchio primario, la distanza fra i 2 specchi e' compromessa................., come si fa a capire se la distanza fra i 2 specchi e' giusta??
Dipende da quanto si mette mano allo specchio primario, e di quanto viene accorciata la distanza.
Se sono pochi mm la vignettatura è ininfluente, me se si tratta di cm, allora la cosa è diversa, e occorre calcolare quanta parte del cono di luce del primario non viene più intercettata dal secondario per quel dato campo di piena luce.
Ci sono delle formule (io uso quelle dei diaframmi) per controllare se, a quella data distanza, l'asse minore del secondario intercetta tutto il cono di luce, ovvero solo una parte, ed in tal caso quanta parte.
Ammettiamo che per dato primario da 200 mm esista un secondario da 50 mm di asse minore che, a quella distanza copre esattamente il cono ottico del primario; se la distanza si accorcia, allora detto secondario non copre tutto il cono ottico, ma solo una parte, diciamo l'80%, il che vuol dire che, mantenendo lo stesso secondario lavoreremmo con un 160 mm anzichè con un 200, sempre a parità di campo di piena luce.
Ovviamente tale discorso vale nel caso di spostamento fisico del primario e non in quello dei piccoli cambiamenti di distanza reciproca tra gli specchi in caso di collimazione delle ottiche.