cristiano c. ha scritto:
in fotografia si calcola un ingrandimento 25 cm di focale, ma questo per le full frame, credo che con la 1100 tu debba calcolare circa 40 ingrandimenti.
Al tempo. ...non proprio.
Non ha tecnicamente esattamente senso parlare di "ingrandimenti" in senso stretto: in fotografia analogia si affermava che "il normale" era il 50 mm, solo perché era la focale - diffusa sul mercato - più vicina alla diagonale del formato, che è di circa 43,26 mm.
L'ottica di focale vicina alla diagonale del formato era considerata teoricamente avere un angolo di campo "naturale", vicino cioè a quello che abbraccia bene l'occhio umano con sufficiente capacità di attenzione al dettaglio. Solo la Pentax produce da molti anni un obiettivo "teoricamente normale", appunto il raffinato e costoso 43 mm f/1,9 Limited molto ambito per la sua qualità ottica dai professionisti (e dai dilettanti snob).
In effetti, per come erano costruiti i mirini delle reflex, spessissimo avevano un ingrandimento apparente visivo di circa 0,85-0,88X, ossia "rimpicciolivano" un poco, guardando dentro un mirino che so, di una Canon FTb o di una Pentax K2 con il 50 montato "si vedevano le cose al naturale", ossia né allontanate e rimpiccolite né avvicinate e d ingrandite.
Perciò nonostante 50 mm fosse un poco più lunga della focale "normale teorica" per tutti il 50 divenne "il normale". Va da sé che vero i teleobiettivi, montando un 150 mm (focale rara, la producevano solo Asahi Pentax e Zuiko, ossia Olympus) si vedeva nel mirino "ingrandito tre volte", e allora si diceva che era un tele da 3X (anche se questo paragone "da binocolo" era improprio, dato che il negativo o la dia li avresti visti sempre molto ingranditi).
Allora un 100 mm era 2X, un 300 6X, un 400 8X... un 800 16X, in effetti mettendo a fuoco la sensazione di "avvicinamento" era del tutto simile a quella di un binocolo da marina 16x50. Ci siamo?
Ora, il sensore che usano le Canon, nonostante lo chiamino APS-C, è un poco più piccolo della media, misurando 22,2 x 14,8 mm. Due conti col Teorema di Pitagora ed ecco una diagonale di 27,84 mm, che moltiplicata per 1,6 fa... 44,54, che è molto vicino a quel 43,26 che recita la convenzione di partenza.
Ecco PERCHE' si dice che il
fattore di crop del sistema Canon APS-C è 1,6 mentre quello di Pentax e Nikon è circa 1,5. E' un fatto di ingrandimento apparente nel mirino.
Se monti un 50 su una Canon APS-C, "vedrai nel mirino" il mondo come se avessi un 80 su una reflex classica (o su una digitale full frame). Non è che il 50 "ingrandirà di più": che ne so, la Luna avrà sul sensore una dimensione lineare uguale, sia che sia una Full Frame, sia che sia una APS-C, sia che si tratti di una webcam con un minuscolo sensore da 1/2,33".
Se il sensore avrà dimensioni tali che l'angolo di campo inquadrato nel mirino sia sulla diagonale di 45°, la Luna che sottende mezzo grado ci starà secondo la diagonale 90 volte...una pallocchetta di mezzo millimetro scarso sola e persa nel nero.
La stessa focale su una webcam con un sensore da 3 mm di diagonale vedrà la "tua" Luna sempre da mezzo millimetro scarso, ma stavolta ce ne andranno circa sei in diagonale... visualizzando l'immagine a monitor vedrai un bel palloccone imponente, mica una pallina sperduta e sfigata.
Quanto vedrai nitida la faccenda? Quanti dettagli potrai registrare? Ammettendo che la risolvenza dell'ottica madre da 50 mm sia superiore a quella del sensore, tanti quanto ti sarà concesso dalla dimensione del pixel: più piccolo il pixel, più pixel ci vorranno per coprire tutta la superficie dell'immagine lunare, più risoluzione reale percepirai.
E allora col tuo Newton da 800, in conclusione, avrai 800:50=16, 16x1,6 circa = 25,6 ingrandimenti apparenti: nel mirino cercano di mettere a fuoco avrai una immagine che ti parrà ingrandita di circa 25 volte, come quella di un binocolo astronomico potente ...o di un rifrattore giocattolo.
Ecco spiegato anche perché questo valore per te sia interessante per ammassi globulari o galassie lontane, mentre per foto planetaria ci si accontenti invece di dimensioni lillipuziane del sensore... purché i pixel sian adeguatamente piccoli. E perché si usino Barlox da 3X se non anche 5X per allungare a dismisura la focale equivalente: si deve cercare di ingrandire il dettaglio che l'obiettivo del telescopio riesce a produrre sul piano focale, per renderlo quanto possibile superiore alle dimensioni del pixel del tuo sensore.
Quant'è il sensore della tua ipotetica webcam? Un banale 640x480? Bene, (Pitagora) la diagonale è 800 pixel! Allora se farò foto di Giove cercherò idealmente di avvicinarmi ad una immagine di massimo 400 pixel di diametro, per avere "un po' di nero intorno", se punto Saturno che è allungato cercherò di disporlo secondo la diagonale, e degli 800 pixel sarò felice se riuscirò ad occuparne 650-700.
Allungando la focale equivalente, e sobbarcandomi tutti i problemi relativi di precisione di puntamento, vibrazioni...
Il motivo per cui si tende a comprare una webcam o una camera CCD dedicata per foto planetaria e di dettagli
"very high res" della superficie solare, è che avendo il desiderio di avere pixel quanto possibile piccoli e ravvicinati, un sensore molto piccolo... costa proporzionalmente assai meno, è solo un problema di costi. Il costo di un sensore è proporzionale... al cubo della sua diagonale!
