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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2013, 11:05 
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Iscritto il: venerdì 31 agosto 2012, 11:00
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Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Fotografo aspirante Visualista
Cercando di non dilungarmi troppo, e con riferimento a questa discussione, vorrei cambiare strumento.

E' già da qualche anno che utilizzo unicamente un Celestron C9 1/4,
e vorrei iniziare ad usare due Telescopi: uno per il Cielo Profondo ed uno per gli oggetti del Sistema Solare; per "usare" intendo sia in visuale che in fotografia.

* * * * *

Secondo voi, passando ipoteticamente dal mio C9 1/4 ad un Maksutov-Cassegrain da 180/2700 mm f/15,
riuscirei ad "apprezzare" un miglioramento nella qualità dell'immagine dato dalla minore ostruzione dello specchio primario ?
Parliamo di circa il circa 36% per il C9 1/4 contro circa 29% per il MAK180.

Vorrei iniziare ad usare uno strumento rivolto esclusivamente all'utilizzo Planetario, capace di darmi qualcosina in più del C9 1/4; certo so che questo già è un ottimo strumento, infatti proprio per questo vorei conoscere le vostre opinioni... :)

Grazie !

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binocolo APM 100mm 45° SD APO , Vixen Ultima 9x63 ;
oculari Baader Hyperion 5mm x2 , APM Ultra Flat Field 24mm x2 ;
email: andreas.aldebaran(at)gmail.com


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MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2013, 12:07 
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Iscritto il: venerdì 31 agosto 2012, 11:00
Messaggi: 294
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Fotografo aspirante Visualista
Beh forse mi sono lasciato trasportare un po' troppo dalle lodi decantate nei confronti dei MAK180.
Però mi piacerebbe conoscere l'opinione di qualcuno che magari abbia messo l'occhio su entrambi gli strumenti... la mia è solo una curiosità .

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MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2013, 20:59 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Località: Roma
Cita:
Beh forse mi sono lasciato trasportare un po' troppo dalle lodi decantate nei confronti dei MAK180.
Però mi piacerebbe conoscere l'opinione di qualcuno che magari abbia messo l'occhio su entrambi gli strumenti... la mia è solo una curiosità .


Ciao:
Non c'è sostituto al diametro (ed alle leggi della fisica) quindi un 180 mm, a parità di buona lavorazione media non potrà essere superiore ad un 235 mm (ben 55 mm di differenza).

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: lunedì 21 gennaio 2013, 21:40 
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Iscritto il: venerdì 31 agosto 2012, 11:00
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Grazie Fulvio !

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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2013, 11:16 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Concordo con Fulvio, anche conteggiando le rispettive ostruzioni, c'è una differenza di superficie del 40% tra i due ed anche parlando di contrasto, usando la "regola del D-d" (aka, diametro strumento meno diametro ostruzione) il C9 equivarrebbe ad un 150 mm "pulito" contro i 128 "puliti" del mak.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: martedì 22 gennaio 2013, 11:49 
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magari pensare di passare ad un Takahashi Mewlon 210 ? :mrgreen:

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MessaggioInviato: mercoledì 23 gennaio 2013, 11:02 
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Angelo Cutolo ha scritto:
Concordo con Fulvio, anche conteggiando le rispettive ostruzioni, c'è una differenza di superficie del 40% tra i due ed anche parlando di contrasto, usando la "regola del D-d" (aka, diametro strumento meno diametro ostruzione) il C9 equivarrebbe ad un 150 mm "pulito" contro i 128 "puliti" del mak.


Scusate se lo faccio notare, ma lui parla di Planetario. Togliendo le ostruzioni, abbiamo una differenza secondo questi calcoli di soli 2,2 cm che secondo me se andiamo sul planetario (poi se lui vuole vederci anche le stelle doppie è un altro paio di maniche) non sono tanti. A questo punto bisogna invece vedere, sempre a mio modesto parere, la resa dei due telescopi in termini soprattutto di contrasto e nitidezza. D'altronde ogni volta che qui qualcuno ha chiesto consigli su un telescopio per Luna e pianeti la maggior parte ha detto o rifrattore (ma un buon rifrattore costa), o Mak. Immagino che abbiano avuto le loro motivazioni, o no?

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MessaggioInviato: mercoledì 23 gennaio 2013, 20:52 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Cita:
Scusate se lo faccio notare, ma lui parla di Planetario. Togliendo le ostruzioni, abbiamo una differenza secondo questi calcoli di soli 2,2 cm che secondo me se andiamo sul planetario (poi se lui vuole vederci anche le stelle doppie è un altro paio di maniche) non sono tanti. A questo punto bisogna invece vedere, sempre a mio modesto parere, la resa dei due telescopi in termini soprattutto di contrasto e nitidezza. D'altronde ogni volta che qui qualcuno ha chiesto consigli su un telescopio per Luna e pianeti la maggior parte ha detto o rifrattore (ma un buon rifrattore costa), o Mak. Immagino che abbiano avuto le loro motivazioni, o no?


L'ostruzione influisce solo sul contrasto, ma la risoluzione (nitidezza e capacità di distinguere i particolari) è esclusivamente funzione del diametro.
Quindi non c'è partita , ad es, tra un rifrattore da 150 mm ed un riflettore da 250 mm.Il Mak è un ottimo strumento, ma per diametri superiori a 200 mm è improponibile sia come peso, che come capacità di acclimatazione e costo, e comunque non può vantare PR superiori al suo diametro.Parlo per esperienza personale, dato che anni fa un mio modesto C8 batteva alla grande in foto planetaria un (pur ottimo) Mak Intes da 150 mm che costava molto di più ed aveva una minore ostruzione.

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Son davvero così buoni questi Celestron? Non faccio che sentire meraviglie di tutta la serie. Io l'occhio dentro ad uno l'ho messo solo una volta e devo dire che non mi ha convinto molto. Vorrei capire allora come mai tutti consigliano i Mak per Luna e pianeti (sia in visuale che per fotografia). Forse per il minor costo?

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MessaggioInviato: mercoledì 23 gennaio 2013, 23:27 
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metis, fulvio ti ha praticamente risposto dicendoti che conta molto la "logistica" dello strumento ovvero fondamentalmente pesi e dimensioni.
Ad esempio parlando di planetario tutti per pulizia d'immagine, contrasto, ecc, consiglierebbero i rifrattori "lunghi", ma fino ad un certo punto, poiché questo schema oltre un certo diametro diventa ingombrante, pesante e con diverse altre problematiche di gestione ed economiche; vale la stessa cosa per il mak, sono dei "miracoli" di pulizia d'immagine nel planetario perché coniugano una focale lunga in dimensioni compatte ed il loro schema con primario, secondario e lastra con superfici tutte sferiche permette ottime precisioni di lavorazione in maniera relativamente semplica, però questi hanno "tanto" vetro e come i rifrattori oltre un certo diametro, pur rimanendo compatti diventano pesantissimi e costosi, quindi si passa agli SCT che hanno superfici piu difficili da fare rispetto al mak, hanno una ostruzione maggiore, ma sono compatti come i primi e molto piu leggeri, quindi che a parità di peso permettono diametri piu grandi.
Considerando che (salvo specifiche necessità logistiche) al diametro non c'è sostituto tra un 235 mm (C9) ed un 180 (mak 7") non c'è confronto prestazionale, considerato che l'ingombro è simile e la differenza di peso esigua (9 contro 7 kg).

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