In Calabria il Sole picchia più forte che a Milano e il terreno circostante al luogo d'osservazione potrebbe metterci più tempo a raffreddarsi, poi le condizioni del seeing cambiano come quelle del meteo, normalmente quando osservo se il seeing non permette ingrandimenti superiori ai 100-150x cambio oggetti e magari anche strumenti prediligendo osservazioni a basso ingrandimento e largo campo, insistere a voler tirare 300x su un pianeta su sulla Luna quando le condizioni non lo permettono è volersi fare del male
Considera poi il fattore acclimatamento dello strumento, cui i mak sono molto sensibili, se lo strumento è stato in un locale caldo tutto il giorno poi ci vorrà più tempo per farlo acclimatare, cioè per avere le ottiche dello strumento e l'aria al suo interno più o meno alla temperatura dell'aria esterna, altro fattore importante da considerare è la microcircolazione atmosferica del luogo, ci sono posti, tipicamente in prossimità di pendii o sulla loro sommità, che dopo il tramonto e nelle ore successive sono interessati da movimenti di masse d'aria calda che dal basso salgono verso l'alto, anche vicino al mare credo che alla sera ci siano movimenti analoghi, questo rimescolamento delle masse d'aria può durare anche delle ore a seconda della differenza di temperatura tra monte e valle o tra amre e terraferma, queste brezze d'estate la sera sono molto gradevoli e merita godersele osservando il cielo ad occhio nudo o col binocolo finchè non cessano, tanto con un telescopio ad alti ingrandimenti non vedresti nulla.
Non per niente le osservazioni ad alti ingrandimenti di doppie e pianeti si effettuano meglio da grandi pianure dove le massa d'aria sono stabili piuttosto che dalle cime dei monti.
Infine conta molto anche il suolo che c'è sotto il treppiede, cioè un prato fresco e ombreggiato non darà turbolenza ma semmai un pò di umidità, di contro una terrazza o un piazzale in asfaltoche di girono sono al sole, se da una parte non danno problemi per l'umidità dall'altra possono metterci parecchie ore prima di raffreddarsi e smettere di creare tremende turbolenze locali che impediscono l'uso di alti ingrandimenti.
Insomma, osservare a 300x non è banale nè facile e soprattutto non è sempre possibile farlo ovunque e comunque
