Ciao!
Prima di tutto sono contento che lo strumentino ti stia piacendo, questo vuol dire che il nostro forum fa bene il suo dovere.

Come ho avuto modo di dirti nell'altro topic l'80ED nasce prevalentemente o come strumento mordi e fuggi per il visuale rich field (su una altazimutale leggera) o come strumento per astrofotografia deep dal momento che il suo basso rapporto focale lo rende "veloce" fotograficamente parlando.
Quando invece si parla di riprese per l'alta risoluzione (quindi Sole, Luna e Pianeti) devi tenere conto essenzialmente di alcuni fattori.
Inizialmente devi considerare il diametro dello strumento che è ciò che ti consente di rilevare dettagli di piccole dimensioni angolari. Il potere risolutivo (PR) lo calcoli semplicemente dividendo 120/D(mm), nel tuo caso, con 80 mm ottieni
PR=120/80mm=1.50" (secondi d'arco)
Questo vuol dire che con il tuo strumento teoricamente non potrai scendere sotto questo limite di risoluzione angolare. Come intuirai strumenti dal diametro più elevato ti consentiranno di risolvere dettagli molto più piccoli (e.g. un C8 che ha 203mm di diametro arriva a 0.6" circa).
Secondariamente devi considerare il rapporto focale al quale lavori. Senza scendere in dettagli più esso è elevato più stai ingrandendo la "scala d'immagine". Ora l'80ino nasce come f/7.5 (600:80) che in alta risoluzione è pochino.
Come si fa ad aumentarla? Devi munirti di appositi elementi ottici come le lenti di Barlow che ti consentono di amplificare la focale equivalente. Frapponendo una Barlow 2X tra la webcam e il tubo ottico dell'80ino ad esempio lavorerai a circa f/15 che è già un ottimo rapporto per la Luna o il Sole, con una 3X sarai a circa 22.5 e così via. Se devi usare la Barlow per riprese hi-res è il caso che la prendi fin da subito di ottima qualità (Televue/Meade Apo ecc..) per non introdurre aberrazioni cromatiche.
Purtroppo non puoi aumentare indistintamente la focale di ripresa perchè da una parte sei vincolato dal diametro (esiguo) del tuo strumento, dall'altra dalla dimensione dei pixel del sensore CCD che usi, nel tuo caso 5.6 micrometri. Se applichiamo il teorema di Nyquist per il campionamento delle immagini (sinteticamente devi fare in modo che ogni pixel sottenda un angolo pari alla metà del potere risolutivo del telescopio) scoprirai con una semplice formuletta (cercala sparsa nel forum!

) che puoi calcolare un rapporto focale ottimale al quale lavorare col tuo telescopio per cogliere tutti i dettagli possibili in serate di ottimo seeing. Nel caso dell'80ino questo valore dovrebbe attestarsi attorno a f/15, per cui come vedi non ti conviene prendere una lente di Barlow dal tiraggio superiore a 2X per non sovracampionare le immagini. Una volta fissata la Barlow la devi collegare alla webcam ma prima devi svitarne l'obiettivo originario ed avvitare un apposito filtro Ir-Cut (taglia infrarosso). Questo viene fatto per eliminare le radiazioni al di sopra dei 700nm per non contaminare l'immagine e perchè aiutano ad arginare gli effetti di un cattivo seeing.
Dovrai avere poi una montatura equatoriale con inseguimento motorizzato in A.R. per tenere al centro del campo l'oggetto inquadrato e infine potrai cominciare le prime riprese.
La webcam avrà bisogno di un programma di acquisizione come K3CCD oppure il bellissimo Gigiwebcapture del nostro Andrea Console (guarda in bacheca!

) che ti consentirà di fissare le regolazioni base della ripresa; fps, contrasto ecc..
Ricorda che ogni oggetto ha una "finestra temporale" di ripresa; Giove ruota molto velocemente su se stesso, per cui in base alla f/ alla quale stai lavorando avrai a disposizione pochi minuti per effettuare la ripresa di un filmato. Su Saturno o anche sulla stessa Luna potrai optare per filmati un po' più lunghi.
La finestra temporale la calcoli come
FT=lim_spost/((pi_greco * Diametro del pianeta) / periodo di rotazione)
Le unità di misura del periodo di rotazione e della finestra temporale saranno le stesse (ti consiglio di metterle in minuti). Il limite di spostamento è il massimo spostamento (in secondi d'arco) che consentiremo ai dettagli che si trovano sull'equatore e lo puoi impostare tu. Anche il diametro del pianeta conviene esprimerlo in secondi d'arco.
Capirai anche tu che più esso è piccolo più bassa sarà la finestra temporale e meno tempo avrai per riprendere il filmato prima che si registri un effetto "mosso".
Una volta registrato un filmato lo dovrai elaborare con dei software di elaborazione; quelli più utilizzati e potenti attualmente sono RegiStax, Iris e Avistack. Del primo trovi un ottimo tutorial del nostro Antonello Medugno (sempre in bacheca) ma anche la rete è una miniera di informazioni. Gli imagers più bravi passano anche per vari SW contemporaneamente per rifinire un'immagine.
Non mi sono soffermato su temi importantissimi come la collimazione dello strumento, l'acclimatamento, il seeing di ripresa e la scelta delle impostazioni della webcam anche perchè se no mi perdo lo starparty.
In ogni caso questa è solo un'infarinatura da parte di uno che non ha mai fatto una ripresa ma che ha solo leggiucchiato qua e là, per cui prendila con le dovute "pinze".
E' doveroso consigliarti due ottimi testi grazie ai quali avrai una visione completa della tecnica in questione:
Imaging Planetario (Martin Mobberley)
e
Astronomia con la Webcam (Albino Carbognani)
Te li consiglio entrambi perchè sono ottimamente scritti!
In bocca al lupo e tienici aggiornati.

Mat