paololino ha scritto:
si il numero degli ingrandimenti ho imparato a calcolarlo, almeno quello

bene, allora si parla di riduzione di focale solo in fotografia, quindi per l'osservazione in deep maggiore è la focale del telescopio maggiori saranno i dettagli dell'oggetto osservato?
Ciao Paolo, benvenuto!

La questione è "variegata".
Il potere risolutivo di uno strumento dipende dal diametro, per cui più hai un telescopio di diametro elevato più riesci a risolvere dettagli.
Questo in linee generali.
Generalmente aumentando il diametro di uno strumento aumenta anche la sua focale per motivi ottici e costruttivi, ma questo non sempre si fa.
La lunghezza focale varia infatti a seconda dello schema ottico utilizzato (riflettori, rifrattori o schemi misti), dipende dal progetto.
Solitamente i telescopi con lunghezze focali molto lunghe sono quelli che si utilizzano in alta risoluzione, per l'osservazione e la ripresa di oggetti a forti scale di ingrandimento come i pianeti, il Sole o dettagli lunari.
Ecco perchè vanno bene per questo genere di riprese/osservazioni telescopi catadiottrici e rifrattori o riflettori a fuoco lungo.
Per il deep conta di nuovo il diametro anche se in questo caso più che al potere risolutivo si guarda alla capacità di raccogliere luce.
Anche nel deep visuale contano molto gli ingrandimenti (vedi piccole planetarie o ammassi globulari o galassiette piccole), anche se generalmente si osserva a medi/alti ingrandimenti, addirittura bassi se l'oggetto da guardare è molto esteso o troppo debole.
In fotografia deep di solito si usano strumenti a corta focale perchè li rende "veloci" (fotograficamente parlando) e soprattutto consente di inquadrare una zona di cielo ampia nel sensore.
Inserendo oculari con diverse focali non cambi la focale dello strumento, cambi appunto solo le dimensioni dell'immagine che va a formarsi nella tua retina.
Invece con strumenti ottici quali lenti di Barlow o riduttori puoi aumentarla o ridurla opportunamente ed utilizzare il telescopio per riprese "mirate".
Mat