Alea Futura ha scritto:
Ho bisogno di sapere quali sono le differenze considerevoli tra un rifrattore ed un riflettore..
proprio non riesco a capirlo
Allora, innanzi tutto ti consiglio di leggere:
http://digilander.libero.it/photallica/telescopi01.htmpoi, per rispondere subito alla tua domanda:
Lenti e specchi dei telescopi svolgono la stessa funzione, raccogliere luce e concentrarla nel fuoco di modo tale da poterla
analizzare con quel piccolo microscopio che è l'oculare, o con la macchina fotografica (di qualsiasi natura essa sia); gli specchi però sono più facili da realizzarsi rispetto alle lenti. In compenso, è difficile fare uno specchio così corretto (ossia che riflette bene la luce e la concentra precisamente nel fuoco) da ottenere la stessa visione di un telescopio a lenti (apocromatico, ossia con almeno 3 lenti nell'obiettivo).
Ora preciso un po' di cose: i telescopi rifrattori non hanno un'unica lente, ma ne hanno almeno 2 (acromatico) o 3 (apocromatico, e a volte 4). Questi numeri sono dovuti al fatto che quando la luce passa da un mezzo ad un altro ha un effetto di rifrazione e quindi si scompone nelle sue componenti di base (luce bianca=
Rosso+
Blu+
Verde); hai presente quando metti un cucchiaino in un bicchiere d'acqua e sembra spezzarsi... Bene, negli obiettivi, se ci fosse una sola lente la luce bianca entrerebbe, verrebbe, si scomporrebbe e ne uscirebbe in 3 raggi: RGB. Questi tre raggi hanno ciascuno i proprio punto focale, quindi se metti a fuoco un colore gli altri li vedi fuori fuoco:
http://digilander.libero.it/andromedda/ ... attore.htmAggiungendo una lente (acromatico) il fuoco del rosso e del verde tendono a coincidere, mentre il blu rimane un po' spostato provocando una specie di alone azzurro nell'immagine intorno agli oggetti luminosi. Infine, aggiungendo la terza lente (apocromatico) la luce viene concentrata tutta nello stesso punto (o quasi) per cui la visione delle stelle è puntiforme e i colori sono corretti.
Un telescopio acromatico con una focale molto lunga, tende ad avere i fuochi molto ravvicinati a discapito di una perdita di luminosità.
Un telescopio riflettore non ha il problema della rifrazione, lavorando per riflessione, ma d'altro canto ha bisogno di uno specchio di forma parabolica. Per fare uno specchio parabolico perfetto si devono osservare molte limitazioni, ma entro certi limiti si possono realizzare specchi molto grandi che danno immagini ragionevolmente corrette. Il problema è che uno specchio tende a deformare un po' l'immagine in particolar modo ai bordi dello stesso (e quindi anche ai bordi del campo): si dice effetto coma.
Detto questo:
- Una lente molto ben corretta costa molto cara.
- Un telescopio acromatico restituisce immagini con una colorazione non corretta.
- Si possono scegliere acromatici molto lunghi che però sono anche molto scuri e quindi poco adatti a certi tipi di osservazione/ripresa.
- Il telescopi riflettori hanno in genere diametri più generosi.
- Sebbene il dettaglio sia inferiore, un rifrattore molto grande raccoglie anche molta più luce.
- Riflettori molto aperti (grande diametro) e corta focale sono molto luminosi e aiutano in certi tipi di fotografia.
Conclusione:
La regoletta dice che i rifrattori sono adatti alle osservazioni/riprese ad alta risoluzione (pianeti, luna, stelle doppie...). I riflettori sono più adatti all'osservazione di oggetti poco luminosi, a patto di avere focali corte (F5).
Per quanto riguarda la fotografia, ultimamente vanno molto di moda i rifrattori apocromatici ø80mm a corta focale (F5) che con una lente che corregge alcuni errori dell'obiettivo (correttore/spianatore) diventano dei grossi "teleobbiettivi" adatti anche al profondo cielo (se si fotografa con la reflex digitale o il CCD).
Io però faccio ancora foto a pellicola e secondo me un
setup che si adatta all'osservazione visuale (senza doversi inventare ciò che si cerca di vedere) e che all'occorrenza diventa un buon strumento fotografico è il riflettore 150/750. Piuttosto leggero, facile da usare, se di buona fattura restituisce immagini tollerabili dei pianeti, diventa con rapidità un astrografo, è molto luminoso ma poco ingombrante (per essere un riflettore). Su una montatura HEQ5 Pro si sente a casa con un'ottima tolleranza delle vibrazioni e tollera anche uno strumento in parallelo per guidare.
Con la mia associazione abbiamo appunto un Vixen R150SS su HEQ5 Pro, realizzato con anni di miglioramenti (prendi il tubo, cambia qui, cambia là). E' usato da tutti con piacere e profitto e spesso lo rubo per fare foto:
viewtopic.php?f=3&t=33434&hilit=+serata+astrofilo+uomoCon questo post non voglio imporre un dictat, ma solo portare la mia esperienza nella speranza che possa essere di spunto, chiarimento o fonte di discussione. Niente di più.
Simone