Sto avvicinandomi a questo mondo e avrei alcune domande per le quali non ho trovato ancora risposta. Mi piacerebbe capire quali sono le implicazioni nella scelta di uno schema ottico tipo Cassegrain nelle sue varianti più conosciute, ad esempio Schmidt-Cassegrain, Ritchey-Chrétien, ecc.. Cassegrain usò degli specchi iperbolici sia per il primario che per il secondario, mentre l'evoluzione Schmidt-Cassegrain sostituì gli specchi iperbolici con specchi sferici correggendo l'aberrazione con una lente. In altre configurazioni si utilizzano specchi parabolici primari e iperbolici per i secondari, ecc.. Tralasciando le implicazioni economiche che spesso sono alla base della scelta delle configurazioni. mi piacerebbe capire che differenza c'è nell'utilizzare l'uno piuttosto che l'altro. Tutti conosciamo le proprietà ottico-geometriche di una parabola (tutti i raggi luminosi che arrivano lungo il suo l'asse vengono riflessi nel punto di fuoco) o di una iperbole (tutti i raggi provenienti dal primo fuoco vengono riflessi lungo rette passanti per il secondo fuoco) ma questo non mi aiuta a capire quale convenienza o quali vantaggi-svantaggi ci siano nel scegliere l'uno o l'altro e, specialmente gli aspetti pratici del loro utilizzo (perchè scegliere uno specchio iperbolico anziché parabolico per lo specchio primario? In base alla scelta dello specchio primario come si sceglie lo specchio secondario? ecc..) Mi rendo conto che si tratta di una disquisizione piuttosto teorica che pratica, ma l'applicazione dei principi fisici dell'ottica mi interessa moltissimo. Ringrazio anticipatamente per l'aiuto che vorrete darmi.
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