1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Meglio 80ed o 120acro?
MessaggioInviato: lunedì 23 giugno 2008, 20:25 
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Iscritto il: mercoledì 14 febbraio 2007, 18:35
Messaggi: 25
Località: DueCarrare (PD)
Salve a tutti, sono un neofita ma seguo da molto tempo questo forum.
Girando per siti web e leggendo i vostri topic mi è sorto un dubbio su due strumenti:
SW 80 ed
SW 120/1000 acro

Nel nuovo (siti tedeschi) i soli tubi ottici costano entrambi poco meno di 300 euro.
Mi chiedevo:
La minore apertura dell'ottantino viene compensata dall'apocromaticità, oppure è migliore il 120 che possiede apertura maggiore ed una lunghezza focale tale da non risentire troppo delle aberrazioni?
Ah, questo confronto lo intendo dal punto di vista solamente visuale, e ovviamente nel visuale dei pianeti.
Vi ringrazio,
Ciao


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MessaggioInviato: lunedì 23 giugno 2008, 20:28 
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Iscritto il: venerdì 2 marzo 2007, 20:46
Messaggi: 1289
Località: Milano-Viterbo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
La maggiore apertura è più importante nel Deep, ma considerando la maggiore qualità dell'80ino vincerebbe in questo campo l'APO di casa SkyWatcher.

Il 120 è indubbiamente maggiormente luminoso, anche se non di tanto, ma la peggiore qualità dell'immagini lo penalizzano!

Per i pianeti invece non c'è storia, vince l'80ino ad occhi chiusi!

E vince anche in fotografia :wink: :wink:

_________________
Andrea.
Non ho più il fisico! ..... Come disse la madre di Galileo quando il figlio se ne andò di casa!!!

Strumentazione:
-Orion Optics VX10 - Sky-Watcher 80ED - RPOptix Odissy 11X70
-Sky-Watcher AZ-EQ6 GT
-Oculari 4.7, 5, 8.8, 14, 21, 27 e 30 mm - Barlow Orion APO 2X - Televue Powermate 5X - Torretta Binoculare MaxBright
-Star Analyzer - UHC - UHC-S - OIII - SkyGlow - Pro Planet 742 - Astronomik L-RGB - LPS-P2
-ASI120MM - DMK21 - Canon EOS1100D mod. Baader


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MessaggioInviato: lunedì 23 giugno 2008, 20:34 
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Iscritto il: mercoledì 14 febbraio 2007, 18:35
Messaggi: 25
Località: DueCarrare (PD)
Ma, scusa se insisto con le domande, per esempio a 250x, a parità di oculari, l'ottantino non sarebbe un po' "sotto sforzo"?
e l'immagine di un pianeta sarebbe comunque migliore sull'ottantino anche se probabilmente meno luminosa?
Grazie della risposta e scusa se le domande possono essere banali ma non ho mai messo occhio su uno di questi due strumenti!
Ciao

_________________
Alberto

http://www.bikertrip.it


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MessaggioInviato: lunedì 23 giugno 2008, 21:04 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Quelli sono due strumenti molto diversi.
L'apertura del 120 ti aiuta molto nel profondo cielo. I globulari, per esempio, inizi a risolverli con il 120 mentre nell'80ino restano delle "nuvolette". Le galassie mostrano qualche dettaglio in più. Le nebulose planetarie tipo la dumbbell sono più godibili.
In compenso, quando sali con gli ingrandimenti, il cromatismo ti ammazza e la correzione dell'aberrazione sferica (che, semplificando, si traduce in nitidezza dell'immagine ad alti ingrandimenti) non è all'altezza di quella dell'80ED.
Scusa la domanda, ma perché proprio un rifrattore per i pianeti? Un mak 127 sarebbe molto più indicato, secondo me, e il budget non dovrebbe cambiare di molto.

_________________
Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: lunedì 23 giugno 2008, 21:14 
Se analizziamo bene cos'è che comporta il cromarismo in un acromaric relativamente corto come un 120 in f/8 vediamo che il problema maggiore, come già detto in un altro 3D, è che l'immagine non potrà mai essere "nitida":
le diverse frequenze vanno a fuoco in punti diversi, quindi "ai bordi" avremo il cromatismo, ma nelle altre zone del disco planetario avremo più semplicemente una "leggera sfocatura" che renderà semple l'immagine non perfettamente nitida.
Per cui nonostante la maggior apertura dia "potenzialmente" una maggior risoluzione, non riusciremo comunque a "tirare" queste ottiche acromatiche ai limiti della risoluzione.

PS: accidenti, l'ED80 a meno di 300 euro nuovo mi era sfuggito!


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MessaggioInviato: lunedì 23 giugno 2008, 21:24 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:29
Messaggi: 6032
Località: Truccazzano (MI)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
dico la mia ;)
ho avuto l'80ED e ho ancora un 120mm acromatico, anche se si tratta del Vixen NA120S che forse non è comparabile al cinese come correzione generale. Nel mio caso, il Vixen vince facile (come recita una nota pubblicità ;) ) su qualunque 80ino apo e semi apo, tranne forse su Marte, dove il cromatismo ammazza la visione nell'acromatico. I pianeti e la Luna mostrano un maggior numero di dettagli, anche se l'acromatico è un f/6.7 mentre nel deep l'apertura maggiore prende il sopravvento. Non nascondo che avendo anche un Borg 77ED (comparabile più o meno all'80ED) lo uso comunque spesso anche sulla Luna e pianeti, per via però di una trasportabilità e semplicità d'uso maggiore (sono pigro! :D ). L'80ED è più universale, nel senso che va bene un po' per tutto senza eccellere in particolare in nessun campo, però ci puoi fare foto, osservazioni planetarie e un po' di deep sugli oggetti più luminosi e sotto cieli bui. Il 120 è più impegnativo, anche come dimensione, però ti consentirebbe visioni migliore del profondo cielo. Poi, dipende molto, da quanto sei sensibile al cromatismo...alcune persone non lo possono sopportare, altre neanche se ne accorgono (o quasi). Interessante sarebbe anche l'idea di un mak, a me non fanno impazzire, ma ci si fanno ottime osservazioni ;)

V

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Qualcosa sulla "mia" astrofotografia
La mia gallery su Astrobin


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MessaggioInviato: lunedì 23 giugno 2008, 21:25 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
sono due strumenti diversi, ma entrambi sono piu' adatti al deep sky che all'alta risoluzione. Se il tuo interesse sono i pianeti, meglio fare altre scelte.
Il discorso di Fede non l'ho proprio capito (qual e' il problema ai bordi? e al centro?) mi sembra anzi sbagliato se devo essere sincera. Certo che un acromatico corto ad alti ingrandimenti ha una forte aberrazione cromatica che si dovra' rimuovere, se un Minus Violet non basta, con un filtro colorato. Sui pianeti di luce ce n'e' in abbondanza.


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MessaggioInviato: lunedì 23 giugno 2008, 22:38 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
in campo deep sky, perlomeno sui soggetti che non richiedono alti ingrandimenti, il cromatismo non è un problema e non peggiora le immagini.
Solo su planetarie (ma qui poco in realtà) e soprattutto su globulari (che richiedno ingrandimenti nell'ordine delle 100x) il residuo di spettro (che nel 120 f8 è notevole) rende l'immagine meno secca rispetto a uno strumento privo di tale difetto.
Resta però da dire che non esiste confronto tra i due strumenti sul deep sky. Il 120 vince a mani basse e nemmeno di poco...
Sui pianeti il discorso è diverso anche se c'è da dire che un 120 può essere diaframmato a 90mm e lavorare con un rapporto focale di f.12,5 circa che lo mette in "gran condizione", soprattutto per il affato che tale rapporto focale è ottenuto con una focale di 1,2 metri (un abisso rispetto ai miseri 560mm del "80ino") e anche considerando che (diframmando) andresti ad usare la parte "migliore" della lente
Quindi potremmo dire che il 120/1000 è comunque uno strumento superiore.
Detto questo va anche detto che esiste un abisso di usabilità tra i due strumenti: uno è Topo Gigio, l'altro è Godzilla (con tutti i contro che questo implica: minore trasportabilità, necessità di una montatura "seria", peso, ingombri, etc...).
Sono due strumenti non confrontabili a mio modo di vedere.
Se il fine è fare deep sky sicuramente sceglierei il 120 f.8
Se il fine è avere uno strumento di buona qualità e di eccezionale trasportabilità che può essere montato anche solo su un robusto treppiede fotografico, sicuramente prenderei l'80Ed (di qualsivoglia marca).
Se l'interesse è "planetario" non sceglierei nessuno dei due ma opterei, volendo ridurre dimensioni e pesi, su un piccolo/medio mak, diciamo dai 13 ai 15 cm.
Quelli che ti sono stati propostio hanno prestazioni buone.
In questo campo opterei per un OMC140, con l'unico neo di un prezzo d'acquisto sicuramente alto ma ripagato da ottica e meccanica di alto livello.
Altro strumento polivalente ed eccellente (molto più degli altri due) è un newton -mak da 5/6 pollici (anche il "piccolo" MN51 è davvero prestazionale e si trova sul mercato dell'usato a prezzi davvero ridicoli per l'ottica che è).

Paolo

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MessaggioInviato: martedì 24 giugno 2008, 0:34 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
valerio ha scritto:
... un 120mm acromatico, anche se si tratta del Vixen NA120S che forse non è comparabile al cinese come correzione generale.


Eh no... non è proprio comparabile. :)
Uno dei grandi pregi del vixen è la sua correzione ottica mentre il 120/1000 SW era un tele piuttosto "altalenante". Onestamente, però, non ho letto report recenti su di lui. So che lo ziel era migliore e che cmq si comporta discretamente, ma quello che avevo io "rompeva" l'immagine piuttosto in fretta. Molto meglio l'80ED. :)

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MessaggioInviato: martedì 24 giugno 2008, 22:16 
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Grazie mille per le molte risposte!
Per ora non ho intenzione di acquistare nessuno dei due telescopi, era solo che, vedendoli di uguale prezzo ma di diversa tipologia, mi chiedevo quale fosse il migliore... tutto qua.
Grazie ancora!

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Alberto

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