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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Esperimento su ingrandimenti
MessaggioInviato: giovedì 6 dicembre 2007, 16:00 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Visto che si torna a parlare di ingrandimenti
Alcuni giorni fa ho casualmente ideato una interessante esperienza sulla percezione dell'ingrandimento.

Una sera che c'è Luna, osservate la Luna a occhio nudo.
Allungate un braccio e confrontate la dimensione della Luna con l'unghia di un dito a braccio teso (io ho usato il mignolo).

Puntate Marte col telescopio e ingranditelo a 180x-200x.

Ora, osservate con entrambi gli occhi aperti, uno osserva Marte nell'oculare, l'altro guarderà per terra.

Allungate il braccio dalla parte dell'occhio che guarda per terra, allungate il dito che avete usato per "misurare" la Luna, e provate a confrontare la dimensione dell'unghia con l'immagine di Marte che avete nell'altro occhio.

Se vi abituate a osservare con entrambi gli occhi aperti, sarà abbastanza facile sovrapporre le immagini che vengono dai due occhi (Marte e il dito).

Per facilitare la cosa, sarebbe meglio osservare in un posto buio con una lucetta rossa molto debole che illumini il dito.

Confrontate ora la dimensione apparente di Marte a 180x con quella della Luna a occhio nudo, rispetto all'unghia del dito.

Ovviamente potete provare con tutti i pianeti, io ho "scoperto" questa cosa mentre osservavo Marte, quello c'è adesso...

Spero di essermi spiegato in maniera chiara.
Non vi dico cosa si nota o che conclusioni si potrebbero trarre: sperimentate anche voi e scrivete cosa avete ottenuto.
Non voglio influenzarvi, voglio incuriosirvi...

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
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Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


Ultima modifica di Ford Prefect il domenica 9 dicembre 2007, 12:23, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 6 dicembre 2007, 16:19 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
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Non ho mai provato, ma immagino che avrai notato che le dimensioni "apparenti" di marte nell'oculare e dell'unghia del dito siano più o meno le stesse.
Ovvero le stesse della luna piena vista ad occhio nudo...
Sembra impossibile, visto che marte a 200x nell'oculare ci appare ancora come un piccolo pallino. Ma questo è dovuto appunto alla mancanza di riferimenti "noti" con cui il nostro cervello può confrontare l'immagine di marte e farcelo sembrare appunto più grande.
Un po' con quanto succede quando guardiamo la luna molto bassa sull'orizzonte, che sembra enorme rispetto a quando e alta nel cielo.
In realtà la dimensione apparente è la stessa (la stessa unghis del dito è sufficiente per oscurarla completamente in entrambi i casi), ma quando è bassa sull'orizzonte il nostro cervello confronta l'immagine "misurandola" con quella di case, alberi e altri oggetti visibili più a "misura d'uomo".

Un altro fattore importante nell'osservare marte all'oculare, è che lo stavi guardando con un solo occhio, quindi il cervello fa ancora più fatica ad interpretarne le dimensioni apparenti.
Tant'è vero che usando una torretta binoculare sembra sempre di osservare ad ingrandimenti maggiori rispetto alle immagini che si ottengono in mono (a parità di ingrandimento realmente utilizzato intendo).

Fabio

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
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MessaggioInviato: giovedì 6 dicembre 2007, 23:01 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
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Che "strane conclusioni" si dovrebbero trarre da un esperimento del genere? Per sapere di che diametro angolare diviene un oggetto ingrandito non è più semplice fare una banale moltiplicazione? E il risultato è anche molto più preciso di improbabili contorsioni oculari! :lol:


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MessaggioInviato: venerdì 7 dicembre 2007, 9:22 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
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Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mars4ever ha scritto:
... Per sapere di che diametro angolare diviene un oggetto ingrandito non è più semplice fare una banale moltiplicazione? E il risultato è anche molto più preciso di improbabili contorsioni oculari! :lol:


La matematica non è un opinione (almeno quella che usiamo tutti i giorni!), ma il modo in cui il nostro cervello elabora le informazioni visive raccolte dai nostri occhi spesso mi sorprende!
Parlando solo di numeri è facile vedere che le dimensioni angolari apparenti sono le stesse (più o meno, naturalmente), ma è l'impressione visiva quella che fa la differenza :wink: ...

Fabio

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MessaggioInviato: venerdì 7 dicembre 2007, 9:31 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Mars4ever ha scritto:
Che "strane conclusioni" si dovrebbero trarre da un esperimento del genere? Per sapere di che diametro angolare diviene un oggetto ingrandito non è più semplice fare una banale moltiplicazione? E il risultato è anche molto più preciso di improbabili contorsioni oculari! :lol:

Perché provare con i nostri occhi ciò che possiamo leggere in un foglio scritto?
Forse per provare con i nostri sensi per sentirci partecipi di un "esperimento".
E allora perché osservare Marte quando ci sono strumenti più precisi che lo stanno monitorando costantemente?
E si potrebbe continuare all'infinito.
Ci sono persone a cui piace fare prove empiriche e a chi non piace.
Credo che si debba rispettare le scelte di ognuno, soprattutto se le prove empiriche portano a una maggior curiosità scientifica perché stimolano l'apprendimento "giocando"

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MessaggioInviato: venerdì 7 dicembre 2007, 15:21 
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Ovvio che facendo quattro calcoli ci si arriva (e infatti il risultato lo conoscevo da prima), ma poter "toccare con mano" gli strani meccanismi della percezione secondo me è abbastanza interessante.

Niente di sorprendente, ma mi sembra interessante segnalare l'esperimentino nella sezione neofiti, visto che ogni tanto torna la domanda "Quanto lo vedo grande? Posso vederlo più grande?"

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Claudio

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MessaggioInviato: venerdì 7 dicembre 2007, 18:39 
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Certo, ma forse è ancora meglio fare la prova opposta senza sapere già da prima il risultato. Chiedi a un altro di mostrarti un pianeta con un ingrandimento a sua scelta senza che te lo dica (ovviamente meno sai circa la focale del suo strumento e oculare meglio è) e tu provi a indovinare che angolo sottende. Poi ti fai dire l'ingrandimento usato, lo moltiplichi per il suo diametro reale e così vedi quanto hai sbagliato.
Così non si fa solo una semplice verifica di un dato già noto, ma ci si allena attivamente a calibrare il proprio metro mentale.


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MessaggioInviato: sabato 8 dicembre 2007, 16:20 
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Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Innanzitutto: oggi ho preso Nuovo Orione di Dicembre e mi sono accorto che hanno pubblicato una vignetta con una idea quasi identica alla mia!
Giuro che non l'avevo letto prima di pensarci! :)

Secondo (rispondo soprattutto a Mars): si, l'idea di fare la verifica opposta è divertente e intrigante, ma ripeto che volevo solo invitare i "nuovi" a verificare con i propri occhi gli strani effetti della percezione, perchè capita sempre, nel forum e fuori, sentirsi dire che i pianeti "dovrebbero sembrare più grandi".

E l'idea di usare la Luna come confronto mi è venuta perchè alle serate pubbliche c'è sempre qualcuno deluso dai telescopi (quelli pubblici o il suo a casa) perchè "non vede i pianeti grandi come la Luna", e non sempre le formule sono convincenti (anche se dovrebberlo esserlo, per chi si occupa di discipline scientifiche) ;)

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MessaggioInviato: sabato 8 dicembre 2007, 16:23 
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sbab ha scritto:

In realtà la dimensione apparente (della luna) è la stessa (la stessa unghis del dito è sufficiente per oscurarla completamente in entrambi i casi)



Del dito mignolo a braccio steso! Non ci credevo finchè non ho provato!

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MessaggioInviato: sabato 8 dicembre 2007, 17:11 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
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Ford Prefect ha scritto:
E l'idea di usare la Luna come confronto mi è venuta perchè alle serate pubbliche c'è sempre qualcuno deluso dai telescopi (quelli pubblici o il suo a casa) perchè "non vede i pianeti grandi come la Luna"

Non capisco. Io Marte adesso a 500X lo vedo enorme, e infatti sottende 2°! Giove a soli 200X addirittura arriva a 2,5°; cacchio, se non ci si accorge che è ben più grande della Luna si tratta di un errore di valutazione del 500%!! :?
Insomma, è come se uno non sapesse distinguere un nano alto 1 metro da un gigante di 5! :shock:
jasha ha scritto:
Del dito mignolo a braccio steso! Non ci credevo finchè non ho provato!

Veramente è metà. Il mignolo copre 1 grado.


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