matteo.dibella ha scritto:
Ciao ragazzi, vi scrivo in seguito ad un nuovo attacco di strumentite..
Aia, è davvero grave...
matteo.dibella ha scritto:
Ed ecco le domande per voi:
Ciao, io ci provo a risponderti
matteo.dibella ha scritto:
1) Ho chiaramente bisogno di uno strumento per riprendere: quale? Ho letto su vecchi topic che molti consigliano per
riprese di cielo profondo rifrattori apocromatici ED.. quale marca, diametro e focale? è una buona scelta? vedo che molti di voi riprendono tranquillamente con
Newton 200 a f/4 corretti di coma. Quali le differenze, oltre al prezzo?
Allora per la fotografia del profondo cielo generalmente si riprendono oggetti molto estesi (nebulose, ammassi aperti), mediamente estesi (Ammassi globulari, alcune galassie, o gruppi di galassie), quindi le areee di cielo sono abbastanza ampie cioè servono ottiche di ripresa con focali basse, dagli obiettivi fotografici (largo campo con 16, 50, 135 o 200 mm.) a piccoli, medi o grandi rifrattori da 300, 500, 600 mm.
Però gli oggetti in questione sono anche a bassa o bassissima luminosità superficiale, quindi oltre ad avere comunque bisogno di un cielo abbastanza buio per riuscire ad evidenziarli occorre una lunga posa, quindi le ottiche devono essere molto luminose, avere cioè un rapporto focale più veloce possibile proprio per aumentare la quantità di luce catturata e di conseguenza tenere la posa totale più corta (f/4, f/7).
E' naturale che le lenti di questi rifrattori debbano essere di alta qualità, ED o apocromatici, cioè concentrino tutte le frequenze dei colori primari il più possibile nel punto di fuoco. Inoltre devono avere anche il campo il più spianato possibile rispetto al sensore che si usa.
Ovviamente anche l'apertura dell'obbiettivo è importante proprio per aumentare la raccolta di luce ed aumentare così il dettaglio.
Oltre al rifrattore apo è molto indicata la configurazione newton, che dà in primo luogo la possibilità di avere una apertura decisamente superiore a costi inferiori, anche qui però in una configurazione molto aperta (f/4) è necessario inserire un sistema di lenti (correttore) necessariamente di ottima qualità per spianare il campo. Ovviamente ci sono altre configurazioni ottiche dalle straordinarie prestazioni che ometto perché poco indicati a chi desidera iniziare.
matteo.dibella ha scritto:
2) Montatura stabile e robusta.. quale? dovrò necessariamente cambiarla al suddetto strumento? o va bene quella fornita?
La montatura deve essere sufficientemente dimensionata al sistema di ripresa. Eviterei, se la mia intenzione è quella di crearmi un setup fotografico di acquistare un telescopio completo tra quelli proposti commercialmente, non perché non siano forniti di montature di qualità, ma soprattutto perché sono soluzioni che non soddisfano questo tipo di esigenza e si rivolgono ad uso più generalistico.
La montatura è l'elemento più importante del sistema. Deve avere una buona qualità costruttiva, per garantire un inseguimento già di per sè preciso. Come dicevo non deve essere necessariamente gigantesca ma dimensionata al peso che deve sostenere (ottica di ripresa, ottica di guida, camera di ripresa, camera di guida eventuali accessori), generalmente con una portata massima dichiarata il 30% superiore, rispetto a quello che gli metterò sopra.
Deve essere motorizzata e già predisposta o predisponibile all'uso dell'autoguida (st4).
matteo.dibella ha scritto:
3) Quale webcam? Canon, Vesta.. che modelli? ce n'è uno più consigliato di altri per il DEEP?
La camera di ripresa ideale per il deep è il ccd dedicato, con un sensore nato appositamente per questo scopo, ma soprattutto raffreddato, il costo di questi oggetti, proprio perché prodotti di nicchia, è però molto alto.
L'alternativa oggi è la fotocamera reflex (Canon, Nikon..) che offre una tecnologia molto avanzata nel controllo del rumore, un sensore gigantesco e una gestione della dinamica e del colore davvero notevoli.
Inoltre con la sola sostituzione del filtro originale con un filtro dedicato, diventano delle vere camere astronomiche. Oggi sono gestibili completamente via software con tutti i vantaggi di focheggiatura, preview ecc.
Le normali webcam, sono invece indicate per la fotografia planetaria, anche se con una specifica modifica sulla possibilita di riprendere a lunga posa, possono diventare anche loro delle piccole ed economicissime camere ccd (ovviamente con qualche limite). Si possono però anche utilizzare come camere di guida.
matteo.dibella ha scritto:
4) Avete siti o link da consigliarmi per non uccidervi letteralmente di domande banali? premetto che prima di qualsiasi acquisto vorrei farmi una idea precisa
sull'argomento.
Oltre a quelli che già conosci, fatti un giro anche sul mio sito e sul blog dove ho raccolto un po' di esperienze pratiche dopo un anno circa che riprendo sistemeticamente. Non troverai un tutorial vero e proprio, ma un percorso di esperienze, compresi fallimenti e delusioni e poi piccoli successi.
matteo.dibella ha scritto:
Non mi vergogno a dire che non conosco ancora tutti gli strumenti/accessori di cui avrò bisogno: piccolo telescopio da montare in parallelo? quale?
cerchi per fissarlo? raccordi? ecc..
Il tele di guida, rifrattore, maksutov o altro, tieni conto che deve essere di media qualità, non deve avere mirror shift, deve essere assolutamente solidale all'ottica di ripresa, deve avere una focale maggiore, deve essere mediamente luminoso e disassabile se utilizzato con una webcam. Non è necessaria la disassabilità nel caso si utilizzi per la guida una camera molto sensibile o ccd. Per fissarlo il modo più semplice e solido sono i cerchi, oppure anche le piastre micrometriche (tecnosky, xp3...).
Il rifrattore di guida può essere posto sopra oppure di fianco all'ottica principale curando minuziosamente il bilanciamento dell'intero sistema.
matteo.dibella ha scritto:
5) Programmi per elaborare le immagini? quali i migliori?
Io uso AstroArt, italiano, potente e eccezionale anche nel controllo della camera dell'autoguida e oggi anche dell'autofocus.
Indispensabile Photoshop.
Poi gli onni presenti MaximDl, Registar, Iris etc.
matteo.dibella ha scritto:
Grazie a tutti in anticipo
Matteo
Come ti dicevo ho affrontato la fotografia del profondo cielo, come una lunga strada da percorrere. Per arrivare però al livello che ognuno si prefigge, bisogna crearsi la consapevolezza che i limiti ambientali (qualità del cielo, inquinamento luminoso), strumentali (qualità della strumentazione in relazione al costo) sono comunque sempre mediate dalla conoscenza e dall'esperienza diretta, propria e di quanti quotidianamente la mettono a disposizione, personalmente, negli star party, nelle associazioni, ma anche e vieppiù quotidianamente su questo e su altri Forum.
Se vuoi affrontare questa strada ti auguro il buon Viaggio, sei in buona compagnia
papi