Per dare un suggerimento secco: prenderei un tripletto (o addirittura quadrupletto già spianato)
apocromatico.
Motivi: allacciandomi alla esauriente analisi di Renzo, la gestione di un rifrattore è decisamente più semplice rispetto ad un newton, soprattutto se si è alle prime armi.
Il mio percorso è stato molto simile ma con moooolta meno esperienza: newton e poi rifrattore (ed altro).
Devo dire una cosa importante, il newton ha una resa eccezionale se di buona fattura e se messo in condizioni ottimali per la fotografia. Personalmente (sempre seguendo il percorso di Renzo che ho preso un pò come bibbia) ho dapprima provveduto a dotarlo di un terzo anello per evitare ogni tipo di flessione e in seguito a sostituire il fuocheggiatore di serie con uno più performante, quindi diciamo che in termini di costi non mi ero discostato tanto da un buon rifrattore.
Collimazione: il mio era un 200/800 lo chiamai “croce e delizia”, non perdonava una virgola!
Bilanciamento: un mezzo delirio…ma poi ce la si fa.
Tirando le somme, per una postazione fissa è un discorso sicuramente più fattibile, mentre per una postazione itinerante può essere più frustrante nel tempo. Con ciò però concordo con il discorso “rifarei tutto”, in quanto l’esperienza fatta non ha prezzo!
Quando decisi di acquistare un piccolo quadrupletto apocromatico mi si aprirono le porte del paradiso, nel giro di 15’ di orologio sono già pronto a scattare e questa per me è stata letteralmente una manna dal cielo. Certamente la focale di ripresa è quella che è ma si presta per molti oggetti estesi.
Nel tempo poi ho cercato di “completare” con un RC da 6” ed un Cassegrain da 8” che con il suo riduttore diventerebbe all’incirca un RC da 8” f8 (preso per l’alta risoluzione e ancora da sperimentare in foto deepsky).
Attualmente, se non fosse per il pochissimo tempo a disposizione, mi verrebbe voglia di riacquistare un newton e vedere se qualcosa l’ho imparata…