1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Ottime informazioni, quindi svitando le tre piccole viti sul coperchio arancio si estrae la barretta filettata con il nottolino girevole e si inserisce il Fiss?

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Infatti ho scritto che la barra è fissata allo specchio, non alla culatta.

No, svitando le 3 viti estrai la parte del focheggiatore che è fissata alla culatta.
In pratica quando giri il focheggiatore fai girare un tubo filettato che fa avanzare ed arretrare lo specchio.
Ora non ricordo perchè l'ho fatto 8 anni fa, ma se non erro bisogna poi ruotare il focheggiatore fino ad estrarre la barra.
Forse se cerco su qualche hard disk riesco a trovare il manuale del fiss che in pratica era solo una serie di foto.

Edit: ho trovato un video di Agnetti che mostra l'installazione del fiss, credo che in realtà sia una sostituzione di un fiss con una versione aggiornata.
Dal filmato vedi un poco cosa togli e la barra.
https://youtu.be/kU36Gx5h4yg

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ES ULD 16' Gen II
Bresser Messier 6'
Vixen A70Lf su Porta Mini
APM XWA 100° 20, 13, 9, 7, 5, 3.5
ES 82° 30, 18, 11
PLOSSL Vixen 20 6,3 Tecnosky 9
Kellner Bresser 25 9
ES UHC OIII e ND variabile da 2"
Radiant SQML GSO Coma Corr.

Se il gioco non è eccessivo, e cioè se l'oggetto fuocheggiando non esce dal campo oculare conviene lasciare le cose come stanno, senza complicarsi la vita. Un trucco consiste nell'andare un pò oltre il punto di fuoco e ruotare una frazione di giro la manopola in senso inverso in modo da riportare al centro l'oggetto. Detto così sembra complicato, in realtà è facilissimo e una volta presa la mano diventa un gesto naturale.
Il Fiss è solo un palliativo che riduce solo apparentemente lo shift riducendo il movimento del fuocheggiatore con una corsa su una vite micrometrica.
La soluzione definitiva, volendo spendere e solo se inevitabile, è quella del fuocheggiatore esterno, Crayford o Steeltrack, oppure una guida su tre assi dello specchio primario, con il vantaggio del blocco dello specchio, come nei Celestron HD.

Ciao, il c9,25 è un ottimo telescopio (lo ho posseduto per un paio di anni e ho avuto modo di usarne anche altri di amici), solo che ha un grosso difetto congenito: il secondario ruota nella sua sede, e non c'è verso di fermarlo a meno di spessorarlo con strisce di sughero dopo accurato centraggio. Questo perchè il foro sulla lastra, oltre ad essere di un diametro "molto" maggiore del cilindro del secondario, non è nemmeno perfettamente circolare.
Feci questo lavoro anni fa sul mio c9, e recentemente l'ho appena eseguito su quello di un amico.
Aggiungo di non aver paura ad effettuare modifiche sugli SC, negli anni ho notato una sorta di "timore" di tanti astrofili su questo aspetto. Se non si ha la manualità esistono comunque laboratori in grado di fare un ottimo lavoro. Sono strumenti ottimi e versatilissimi, ma così come escono dalla fabbrica, dal mio punto di vista rendono al 60-70% e si possono migliorare tantissimo: velluto anticontrasto, diaframmi, sostituzione grasso sul paraluce interno, sostituzione focheggiatore e aggiunta di ventoline sono tutte migliorie necessarie ad incrementare le performance ottiche e meccaniche. Volendo, si può anche inserire un sistema di scorrimento del primario su ulteriori staffe con bloccaggio esterno. Altra cosa che non capisco: nei mercatini dell'usato un telescopio ottimizzato è visto come "impuro", perchè è stato modificato rispetto alla configurazione originale. Siamo astrofili o collezionisti? io credo sia meglio usare un telescopio al massimo delle sue potenzialità, ma forse sono troppo smanettone?

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Rock'n'roll ain't noise pollution...

OTA: Dobson 14", RC 10", C8 Starbright (ventole+blocco specchio+vellutino+diaframmi), C5 Starbright, 80ED PRO, MAK90.
MOUNT: YALO GEM-1, AZ-EQ6, AZ-EQ5; CCD: Astrel Instruments AST8300 Mono, Atik 16 HR.
Canon: 6D, 500D Full Spectrum, EF 100-400mm II L USM; QHY5L II mono, Vesta Pro, SPC900; Zeiss Jenoptem 10X50 & 8X30, Wega 25X100; Panoptic 27, Hyperion zoom ecc ecc...

...Rock'n'roll ain't gonna die!

@john, grazie del video.
@renato, effettivamente l'oggetto non esce dal campo visivo, ero solo meravigliato del fatto che non avendo mai usato il tubo con temperature prossime allo 0, notassi questo shift rispetto al periodo primaverile/estivo.
Il focheggiare oltre e tornare indietro l'ho sempre fatto, anche per trovare un punto di fuoco ottimale.
@rock, grazie per l'input ma colle, grasso e vetri/specchi messi assieme, con me fanno danni.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Assolutamente non vero, non è l'uso del micrometrico che riduce lo shift, io il micrometrico non lo usavo mai e ti assicuro che lo shift era praticamente annullato, non apparentemente ma realmente.
Il fiss era realizzato con giochi se non assenti comunque minimi e forzava la barra a scorrere perfettamente perpendicolare alla culatta, il che portava lo specchio a non "sbandierare" muovendo il fuoco avanti o indietro.
In pratica lo shift è causato dai giochi del focheggiatore, quando si spinge in avanti lo specchio, siccome la barra è laterale e ci sono giochi variabili da strumento a strumento, la barra stessa può muoversi lateralmente facendo in modo che lo specchio si metta di traverso, quando invece si tira indietro la barra si piega nella direzione opposta facendo si che il lato opposto si intraversi al contrario generando lo shift.
Il fiss non permette lo sbandieramento e quindi lo specchio non si può mettere di traverso eliminando lo shift.

@astronomo pazzo
Il diverso shift tra estate ed inverno può essere in effetti accentuato dall'indurimento del grasso che fa in modo che la vite senza fine pieghi di più prima di riuscire a muovere lo specchio sul lato opposto.

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Grazie del consiglio rok!

Quello del secondario ballerino è un altro problema e non credo nemmeno l'ultimo
Ricordo lo sconcerto che provai allorché in piena fase collimazione mi accorsi che girando le tre vitine spostavo tutto il supporto del secondario ....
Era saltato l'unico blocco con la lastra ovvero una goccia di colla a caldo
Lo spessore che tuttora tiene in sede il supporto mi è costato una scheggiatura della lastra purtroppo! ...

Il problema principale del secondario è il sistema a tre viti che non prevede alcuna molla di carico o controspinta imho....ma potrei aver frainteso il funzionamento ....

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Osservo con:
Officina Stellare apo152f8,Northek DK 250 f20,Celestron c9,1/4
Astro professional 152 f6

Dal mio punto di vista neanche io non comprerei un telescopio modificato, ma non perchè sono contrario alle modifiche, ma perchè se non si conosce la persona che le ha effettuate e non si è certi della bontà del lavoro si potrebbe andare incontro a pessime sorprese. Non tutti sono bravi come credono (non mi riferisco a te, ma in generale e mi ci metto anche io).

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Quello che dici è assolutamente vero, infatti in questi casi bisognerebbe sempre provare lo strumento o almeno fornire test o scatti dello stesso per garantire la qualità delle modifiche

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@ JohnHardening

È una buona notizia Probabilmente ci sono state diverse serie di Fiss e saranno stati modificati in meglio, quello che ho avuto occasione di provare ormai più di dieci anni fa funzionava, si fa per dire, solo grazie alla vite micrometrica.
@ mario de caro
Il sistema di collimazione a tre viti degli SC è identico al sistema di collimazione dei newton, non occorrono molle di contrasto. Semplicemente avvitando una vite occorre svitare le altre due della stessa frazione di giro. Se si svitano troppo poco, forzando una vite, c'è il rischio di bloccare e anche scheggiare il secondario. Se si svitano troppo il secondario resterà lasco e non si riuscirà a portare a termine la collimazione.