Cercherò di fare una valutazione obiettiva. (ma la Canon 6D non è APS-C)?
S'inizia dalla montatura: la migliore che ti puoi permettere. Ma c'è una cosa di cui tener conto e non è un dettaglio insignificante: posizione fissa, o itinerante? Nel secondo caso, bisogna tenere in gran conto il peso e l'ergonomia.
Il tubo ottico: è in stretta dipendenza dalla montatura. Vediamo di definire i pro e i contro dei pricipali schemi ottici per principianti.
Rifrattore: in teoria, il migliore schema ottico, se non fosse per il cromatismo. L'uso di elementi ED (lenti a bassa dispersione) consente di ridurre sensibilmente il cromatismo. Cromatismo che viene quasi completamente annullato nei migliori tripletti apocromatici. Perché tre lenti? Perché le lunghezze d'onda del Rosso, del Verde e del Blu sono diverse e richiedono vetri con indici di rifrazione diversi per far cadere i tre colori, quanto più possibile, dentro o vicino al Disco di Airy (Wikipedia). Ciò ha permesso di ridurre la lunghezza focale a misure umane, rendendo tali strumenti veloci a sufficienza per un uso fotografico utilizzando montature amatoriali. Ti faccio un esempio: ho un rifrattore di Fraunhofer vintage, un doppietto Flint/Crown di qualità, 77/910 che è praticamente apocromatico, ma il rapporto focale è f11,8, che per fare foto è molto lento. Molti decenni fa, si vendevano rifrattori acromatici con un'apertura di 150mm, che però avevano un difetto: una lunghezza focale di 2250mm, ossia f15, per abbattere il cromatismo. Con l'aumentare dell'apertura, aumenta esponenzialmente (per rendere il concetto, ma non è corretto) la lunghezza focale. Naturalmente, il campo è molto ristretto.
Perché dunque un 80ED? Perché è veloce a sufficienza per farne un uso fotografico e ha un campo reale tale da includere M31 per intero. È facilmente gestibile anche con montature "leggerine" e, quando si passerà a uno strumento superiore, sarà riciclato come telescopio guida. Non è un gran telescopio da osservazione visuale in alta risoluzione planetaria, ma fa il suo dovere se usato a basso ingrandimento e grande campo.
Il riflettore di Newton ha il pregio di non soffrire di cromatismo, ma già a f6 comincia a mostrare la coma, che si fa sempre più evidente man mano che il rapporto focale diminuisce, tanto che già a f5 ha bisogno di un correttore di coma. Se collocato sopra una montatura equatoriale, diventa uno strumento di tortura, ma ci si può convivere. All'occorrenza, si trovano in commercio anelli che consentono la rotazione del tubo senza allentare alcunché e di conseguenza perdere l'allineamento del GOTO. Il fuoco laterale rende un tantino complicato il bilanciamento del tubo, che viene solitamente posizionato col focheggiatore in basso per fare foto. Più è pesante il treno ottico, peggio è. Si deve spesso intervenire sulla collimazione, che per fare foto buone, deve essere perfetta. Quanto più è aperto il rapporto focale, tanto più è difficoltosa. Indispensabile l'uso del costoso collimatore Catseye. I Newton Dobson possono scendere fino a f2,3; ma per fortuna, c'è il Televue Paracorr.
Si arriva infine allo Schmidt-Cassegrain. Un tuttofare specializzato in niente. I produttori più popolari sono Celestron e Meade; non intervengo nella diatriba su quale sia il migliore. La cosa importante è che ci sia il blocco del primario, pertanto: Celestron 9,25 (il migliore in casa Celestron) della serie Edge HD con riduttore a f6, 3. Meade ACF 200, o 250, f8 o f10 a scelta, con riduttore di focale.
Evito al momento altri schemi ottici come l'ottimo Vixen VISAC e gli altri catadiottrici e non, più complessi da gestire e mettere a punto.
_________________ Newton: 150 f8, 300 f5, 150/1400 (Gollum) Acro: 50 f12, 70 f5, ETX70 AT, 70 f10, 77 f12,8 e 90 f 5,5 Mak: Skywatcher 127, Vixen 110 Camere: Canon EOS 1000D e 1100D, QHY5L II, ZWO ASI120 MC-S Montature: iOptron Cube Pro, Skywatcher AZ-GTi
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