Secondo me, e ripeto, secondo me, la mia esperienza e ciò che ho sempre letto, fai un po di confusione.
La magnitudo limite riguarda l'oggetto puntiforme ed il raggiungimento del livello più alto lo hai proprio perchè ingrandendo aumenti il contrasto abbassando il livello del fondo cielo, il che ti permette di vedere la stellina, l'asteroide, la luna.
Ma gli oggetti estesi che hanno una magnitudo apparente calcolata sulla luce dall'intera area dell'oggetto sono maggiormente visibili a PU elevate, cielo permettendo, in quanto il valore della luce persa è in proporzione al quadrato dell'ingrandimento.
Ti cito da Wikipedia
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Surface_brightnessCita:
The apparent magnitude of an astronomical object is generally given as an integrated value—if a galaxy is quoted as having a magnitude of 12.5, it means we see the same total amount of light from the galaxy as we would from a star with magnitude 12.5. However, a star is so small it is effectively a point source in most observations (the largest angular diameter, that of R Doradus, is 0.057 ± 0.005 arcsec), whereas a galaxy may extend over several arcseconds or arcminutes. Therefore, the galaxy will be harder to see than the star against the airglow background light.
Ti cito da questo bell'articolo sul sito di Starizona
https://starizona.com/tutorial/observing-theory/Cita:
While the previous statement is true for point sources (stars) it is not true for extended objects (galaxies, nebulae, planets). This is because the light from an extended object is being spread out by the fact that the telescope is magnifying the image. So magnification factors into the equation; light is lost in proportion to the square of the magnification. There is a minimum magnification allowed by the limiting size of the pupil as described above.
Queste letture combaciano con la mia esperienza visiva per quanto riguarda sia gli oggetti estesi che la magnitudo limite raggiungibile dal sistema telescopio/oculare o telescopio/ccd per oggetti puntiformi o quasi, problema in cui ero incappato quando in osservatorio si faceva ricerca di asteroidi.
Proverò a seguire i tuoi consigli e sperimenterò, ma mi ricordo di quando agli inizi osservavo dal c11 o dal rifrattore da 150mm, senza aver letto ancora niente e senza sapere cosa fosse la pupilla d'uscita o la magnitudo di un oggetto, e mi ero reso conto proprio che più gli oggetti erano estesi e più diventavano evanescenti all'aumentare dell'ingrandimento.