1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 8:56 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
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roteoctober ha scritto:
"il telescopio migliore è quello che si usa".

Parole Sante! :D

Leggendo il tuo intervento mi rendo conto che ci sono alcuni punti da chiarire, altrimenti il senso di molte affermazioni resta oscuro, sicuramente ho sbagliato io a dare troppe cose per scontate, quindi partiamo dalla base: il puntamento degli oggetti celesti.

Per utilizzare il GoTo del mio vecchio ETX bisognava mettere in bolla lo strumento e puntare il tubo ottico in posizione di riposo esattamente a Nord, e questa era la mesa in stazione, per il Dobson con i cerchi Alt-AZ si deve fare Esattamente la stessa identica cosa.

Con il GoTo a questo punto si avvia una routine di puntamento automatico su alcune stelle (in genere le più luminose) che bisogna saper riconoscere perchè il GoTo ci chiede di confermarne la presenza nell'oculare (se va bene, altrimenti effettua una ricerca a spirale etc.), con il dobson invece si mette sullo Zero l'indice in Altezza dopo aver posto il tubo orizzontale con una livella, poi si eleva il tubo alla latitudine del luogo e si ruota il tele finchè l'indice in Azimut segna Zero, a questo punto si ha la Polare nel campo (se non c'è la si punta , anzi si fa prima a puntarla direttamente) e una volta posta nel centro si legge il valore in Azimut della Polare per il luogo e l'ora locale e si corregge il valore dell'azimut spostando il puntatore (non il tele), sembra lungo a dirsi ma è semplice e veloce a farsi.

A questo punto abbiamo entrambi gli strumenti stazionati e allineati, col GoTo scorri tra menù e sottomenù fino a trovare l'oggetto desiderato, poi pigi un pulsante e , con una serie di agghiaccianti ronzii e clicchettii, il robottino punta l'oggetto, col PDA invece selezioni l'oggetto da un elenco o dalla mappa, leggi le coordinate altazimutali (che variano di minuto in minuto e da luogo a luogo, per questo serve il PDA o un portatile che diano le coordinate esatte aggiorante in real-time) e ruoti il tele fino a leggere quei valori nei due indici, è infallibile almeno quanto il Goto e forse anche più veloce.

Come hai provato tu non poteva funzionare visto che il 2045 ha dei cerchi minuscoli, tanto per farti un idea il cerchio in Azimuth del mio Dobson è quasi mezzometro! :shock:


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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 12:26 
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Iscritto il: sabato 8 luglio 2006, 13:56
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Sinceramente a me pare che sul GoTo si narrino un pò di leggende...!
Io non critico il desiderio di alcuni di non usarlo, che è legittimo, e fa onore alla loro competenza.
Però non ritengo giusto disincentivare un neofita rispetto a questa funzionalità, magari con argomentazioni un pò esacerbate: io ho un ETX 70 e un ETX 125, e in entrambi i casi lo stazionamento è una banalità, non l'odissea descritta da alcuni!

1. "Mettere in bolla" è una operazione da 20 secondi: basta regolare il treppiede in modo che sia sostanzialmente in piano (mica serve una precisione atomica!), e con la bolla che è già incorporata nel treppiede dell'ETX 70 (o con una qualsiasi livella...) è davvero roba di secondi. Non parlo del mio 125PE che questa operazione la fa automaticamente...

2. "Orientare a nord" è una operazione da 30 secondi: con una bussola da 5€, oppure con la stella polare, basta "dare la direzione" al tubo del telescopio. Anche qui, è richiesta una precisione approssimata, non l'esattezza millimetrica. E ancora non mi riferisco al mio 125PE che fa anche questa operazione in automatico.

3. La procedura di allineamento durerà max un 10 minuti, ed è a prova di Roberto (=tonto). Non è affatto vero che bisogna "riconoscere le stelle indicate dal computer": questo punta da se il telescopio in una zona di cielo in cui esiste UNA SOLA stella molto luminosa (non ci si può sbagliare...) e bisogna semplicemente completare l'operazione portando la medesima al centro dell'oculare. Nei tele a corta focale come ETX 70/80 la stella è già sempre dentro un oculare da 25mm, per cui....non dirmi che sia una sfida! L'unica accortezza importante è la precisione nell'indicare coordinate del sito di osservazione, data, ora, ora legale/solare al computer ma...è roba banale. Anche in questo ultimo caso, parlo ovviamente delle procedure manuali, e non degli automatismi del 125PE.

Qualsiasi "imprecisione" in queste operazioni, specialmente con i tele a corta focale come ETX 70/80, porterà semplicemente ad un puntamento meno preciso: Saturno o M13 non saranno esattamente al centro dell'oculare, ma magari un pò ai suoi bordi. E se proprio uno è stato disastroso, saranno legermente al di fuori del campo inquadrato, ma comunque semplicissimi da trovare con la funzionalità automatica di "ricerca a spirale" cui giustamente accennavi tu, che fa tutto da se.

E' invece vero che il rumore dei motori degli ETX piccolini è fastidioso, ma...non mi pare un problemone, no?!
E comunque senza motori l'inseguimento dei pianeti è manuale, ed è impossibile l'astrofotografia.

Io resto un fautore del dobson, ma NON perché sia "sbagliato" il GoTo. Tanto che sono stato a lungo indeciso tra l'acquisto di un dobson Orion con GoTo passivo, e il mio LightBridge (scegliendo il secondo solo per la migliore trasportabilità, attributo importantissimo viste le dimensioni di questi tubi).

Questo solo per dire che - sempre a mio personale giudizio - credo sia profondamente sbagliato togliere a un neofita la rassicurazione del GoTo: è un sistema che funziona benissimo, è realmente utile (anche per chi neofita non è più, perché in una serata di permette di osservare 20 oggetti invece di 4 o 5...), non preclude alcun apprendimento.
E' semplicemente una funzionalità extra che si paga, per cui se uno ha pochi soldi, ad essa dovrà sacrificare cm preziosi di apertura.
Tutto qui.

Tanto per giocare, ricorderei a tutti che Hubble - e qualsiasi altro telescopio negli osservatori - è dotato di GoTo.... :) :) :)

_________________
Roberto

LightBridge Deluxe 10" (1270-f/5)
ETX 125PE UHTC (1900-f/15)
ETX 70AT (350-f/5)
Oculari Nagler T5 31, Vixen LVW 22, LVW 8, LVW 5, Nagler T6 2,5, LV 40
Filtri Meade Nebular Narrowband, CLS
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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 13:10 
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Messaggi: 5486
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E' vero che sul GoTo si narrano leggende, una dioce che è l'unico sistema di puntamento assistito dal computer e l'altra dice che è l'unico modo pèer un neofita di trovare gli oggetti senza conoscere il cielo, le leggende si sà sono spesso false, infatti con un pda e i cerchi alt-az si possono fare le stesse cose con la stessa facilità e rapidità.


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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 13:32 
Ma tutti stanno dimenticando un piccolo particolare...
il GoTo va a corrente...
e se per un balconista portare fuori una prolunga ed un alimentatore è banale, per un osservatore da deep sky in trasferta notturna questo problemino non è banale...
io sono già schiavo dell'Enel per poter vivere a casa mia...
non voglio diventarlo anche per il mio hobby "rilassante"... ;)


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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 13:44 
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Fede67 ha scritto:
Ma tutti stanno dimenticando un piccolo particolare...
il GoTo va a corrente...
e se per un balconista portare fuori una prolunga ed un alimentatore è banale, per un osservatore da deep sky in trasferta notturna questo problemino non è banale...
io sono già schiavo dell'Enel per poter vivere a casa mia...
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Quoto!
Uno dei (molteplici) motivi per cui ho venduto il Nexstar era proprio questo..
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Matteo

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 14:06 
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Iscritto il: sabato 8 luglio 2006, 13:56
Messaggi: 208
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ragazzi, mai restato "a secco" coi miei ETX....

Sessioni di osservazione visuale di 4 ore circa, sempre ben elettrizzate! :lol:

Comunque, basta un pacco da 6 batterie stilo di ricambio, e passa la paura...

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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 14:50 
Questo è vero, l'Etx consuma poco...
però sinceramente quando faccio una uscita in cielo buio le 4 ore le supero sempre abbondantemente, ed un giro di pile pel 'Etx è una bella "botta"...
certo si possono prendere due "treni" di ricaricabili, i caricabatterie necessari per tenerle "pronte", e ricordarsi di caricarle il giorno prima di uscire... ;)

...se invece parliamo di GoTo su montature più "massicce", i problemi aumentano non poco:
metà dei post in autocostruzione riguardano batterie da moto, auto, camion, carro armato, transatlantico... :D :D :D


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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 15:34 
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Messaggi: 8592
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Io non sono d'accordo. Per quanto mi riguarda, il go-to è antididattico. Avere come primo telescopio uno con il go-to insegna a usare il go-to ma non a conoscere il cielo. Per fare un esempio, se fossi a digiuno completamente, potrei puntare M42 senza sapere che è in Orione. E' giusto questo? Dipende, ovvio. Imho no.

Secondo me come primo telescopio uno dotato di go-to è diseducativo. Come primo strumento meglio un binocolo o un telescopio anche se con una montatura traballante o un dobson: si impara a conoscere il cielo, a sapere dove sono gli oggetti, a mettere l'occhio in un cercatore, a vagare per il cielo ammirando i campi stellari, sempre per la solita filosofia che "il bello è viaggiare, non arrivare". Sarò antiquato ma, come ho sempre sostenuto, imho partire dal basso insegna a salire sapendo sempre cosa c'è sotto.

Non è mio intento criticare il goto in generale, ovviamente, visto che io stesso ho una montatura motorizzata con goto e la trovo spesso utile soprattutto quando ho poco tempo, voglia di rilassarmi e poca di leggere :) Ma fossi un neofita non prenderei subito uno schiavo cui far imparare il cielo al posto mio ;) Prima imparerei a conoscere il cielo, poi userei il go-to come un utile e confortevole supplemento del mio cervello :D

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 17:24 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
Secondo me è un'altra delle leggende sul GoTo... un sistema di puntamento automatico può essere invece un ottimo insegnante per chi non ha la possibilità di osservare insiema a qualcuno che sappia già orientarsi tra le stelle, il rischio per chi è agli inizi è di non riuscire ad osservare nulla o solo i soliti quattro oggetti col rischio che il fuoco della passione astrofila appena acceso si spegna , invece il goto può essere un'utile scorciatoia per invogliare a scorpire da soli come orientarsi e far divampare alte le fiamme della passione per il cielo.

Ovviamente è possibile che qualcuno "si fermi lì" e non vada oltre limitandosi a fare zapping tra gli oggetto Messier come tra i canali TV, ma probabilmente chi si limita a quello non avrebbe comunque avuto la voglia nè la costanza di andare oltre e senza Goto si sarebbe anche fermato prima, direi che è come un antipasto, a qualcuno basta quello per riempirsi la pancia a qualcun'altro stuzzica solo l'appetito :D

Come tutte le comodità tecnologiche (cellulare, computer, web, automobile) non è l'uso in sè ad essere negativo, lo è l'abuso!

Tutti gli strumenti professionali hanno il puntamento automatico, ma questo non vuol dire che gli astronomi professionisti non ci capiscano nulla di stelle, semmai sarebbe da disquisirre sull'utilità di puntare un oggetto che il telescopio o le condizioni osservative non sono in grado di mostrare..... :roll:


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MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2007, 18:32 
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Vicchio ha scritto:
Come hai provato tu non poteva funzionare visto che il 2045 ha dei cerchi minuscoli, tanto per farti un idea il cerchio in Azimuth del mio Dobson è quasi mezzometro! :shock:


Questa è una buona spiegazione, ma di fatto implicitamente limita il metodo che dici tu ai dobson di una certa apertura, ovvero insomma ai telescopi con grandi cerchi graduati.
E' vero che è possibile autocostruirseli ed adattarli a telescopi del tipo dell'ETX, ma particolarmente per quello di altezza ci sono limitazioni fisiche di ingombro.
Però per i dobson è sicuramente funzionale.

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