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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 28 agosto 2009, 10:03 
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Iscritto il: venerdì 14 agosto 2009, 8:40
Messaggi: 46
Ragazzi ho bisogno di tutto il vostro supporto e appoggio perché quella di ieri è stata una serata veramente frustrante, tanto da farmi pensare di lanciare tutto nel fiume e lasciar perdere :evil: In pratica, dopo qualche suggestiva osservazione di giove, appena ha fatto capolino la stella polare, ammantata fino alle 22 da verie nubi, ho deciso di provare a stazionare il telescopio. Ho preso una livella, e ho portato il cavalletto ad essere piuttosto parallelo al terreno. Dopodiché ho girato la manopola della latitudine per raggiungere i 45°: superati i 30° ha iniziato ad essere sempre più dura quella maledetta vite, ma sono riuscito lo stesso a portarla attorno ai 45. Prima domanda: E' normale che diventi sempre più dura? La leva di sblocco della latitudine sembra non sortire alcun effetto. Mi dirigo quindi sulla manopola della declinazione ed imposto 90°. Dopo qualche movimento orizzontale e verticale, sono riuscito ad inquadrare la polare nel campo dell'oculare. Tutto contento, decido di puntare verso vega, come suggerisce il manuale di istruzioni. Leggo che si trova ad una declinazione attorno ai 33°, e mi accingo a ruotare, quando noto che ci sono 2 scale di declinazione partendo da 90, una in senso orario e l'altra in senso antiorario. Ad occhio decido di utilizzare la scala che ruota in senso orario, e mi posiziono sui 30°. Quindi blocco l'asse di declinazione, ed inizio a spostarmi in AR. E qui arriva il bello: quando son nei pressi di vega, la parte posteriore del telescopio urta contro la gamba del cavalletto, e non c'è verso di farla passare :evil: . Quando infatti forzo un attimino e "scavalco" la gamba, sono già troppo lontano da vega, che pareva essersi incastrata proprio in una AR al centro della gamba. Ovviamente no potevo muovere né il cavalletto, né la latitudine, altrimenti addio allineamento. Sconfortato, decido di inquadrare albireo andando a naso con le manopole AR e DEC. Per guardare nel cercatore dovevo incurvare tutta la schiena, essendo molto alta sull'orizzonte. Il tutto era reso ancora più difficoltoso dal fatto di dover, nell'ordine, mettere gli occhiali per osservare la posizione della stella, toglierli per guardare nel cercatore, e così via. Decido di mandare al diavolo l'allineamento ed inizio ad alzare la punta del telescopio con quella durissima vite della latitudine, ma inesorabilmente il fondo del telescopio urta contro un'altra gamba del cavalletto :evil: . Nel mentre, il cielo iniziava a coprirsi quasi totalmente di nubi ed io, nero dalla rabbia, ho deciso di sbaraccare tutto e tornare a casa :( .
In pratica non riesco a centrare nessuna delle stelle del cigno e della lira perché come mi giro giro il tubo finisce per urtare una gamba del cavalletto. Il cercatore diventa inutilizzabile perché essendo prossimi ad una perpendicolarità del tubo rispetto al terreno, ti costringe ad inginocchiarti e piegare la testa di quasi 90 gradi :( .
Forse sbaglio qualcosa? Come è possibile che operando su AR e DEC non si riesca ad inquadrare vega e albireo per colpa delle gambe del cavelletto?
Uffi sono proprio col morale a terra :( .


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MessaggioInviato: venerdì 28 agosto 2009, 11:40 
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2009, 20:14
Messaggi: 515
Località: Udine
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non disperare: Vega, trovandosi nei pressi dello Zenith in prima nottata, può dare qualche fastidio alle piccole equatoriali amatoriali.
Ricorda che per puntare un astro con l'equatoriale esistono sempre due vie: una in senso orario e una in antiorario.
Poi ci sono certi oggetti che, a montatura stazionata, non sono raggiungibili in nessun modo con alcune equatoriali a causa del contatto tra leve, manopole, tubi ecc.
In questi casi sai cosa faccio? Me ne frego dello stazionamento e muovo la testa equatoriale in azimuth o addirittura, se il terreno è piano, giro il treppiede! :D
E' poco ortodosso ma ricorda che lo stazionamento dell'equatoriale serve esclusivamente a poter inseguire il moto apparente degli oggetti celesti muovendo il tubo su un solo asse invece che su due.
Inseguire con una equatoriale non stazionata non è un problema in visuale; basta mettere le mani su entrambe le manopole. ;)

Coraggio!

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MessaggioInviato: venerdì 28 agosto 2009, 12:20 
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Iscritto il: venerdì 14 agosto 2009, 8:40
Messaggi: 46
Che cos intendi dire con senso orario e antiorario? Ti riferisci al movimento AR, giusto? Posso ruotare in un senso o nell'altro? E per le due direzione dell'asse DEC? Partendo da 90 posso scendere sia in senso orario che in senso antiorario. Mi segna specularmente 80..70..60.. ecc...


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MessaggioInviato: venerdì 28 agosto 2009, 13:19 
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2009, 20:14
Messaggi: 515
Località: Udine
Tipo di Astrofilo: Visualista
Sì scusa, "orario" e "antiorario" sono due semplificazioni un po' fuorvianti. Intendevo dire che, sbloccando le due frizioni, puoi muovere il tubo in entrambe i sensi sull'asse AR, ovviamente brandeggiandolo anche sul Dec ove richiesto. Fai un po' di pratica con la montatura (anche di giorno), sblocca le frizioni e gira il tubo in tutte le direzioni, prova a fargli raggiungere una posizione verticale, vedi come si sposta ecc. ;)

DIMENTICA i dischi graduati (ti abbiamo già detto che non servono molto sulle montature economiche) e prova a capire *come* funziona l'equatoriale, e ti risparmierai un sacco di tempo.

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MessaggioInviato: venerdì 28 agosto 2009, 13:28 
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Iscritto il: venerdì 14 agosto 2009, 8:40
Messaggi: 46
Ho provato a fare alcune prove in cameretta, con i seguenti risultati: partendo da un allineamento approssimativo al nord, ho potuto constatare come il tubo tocchi la gamba del treppiedi da 35° fino ad arrivare oltre ai 40 ( verso m13 per intenderci). Ovviamente in AR riesco a fare un giro quasi completo, ma quando arrivo nella zona alta (dove presumibilmente si trovano le stelle della costellazione di ercole e della lira) il tubo impatta :( . Se ruoto il tubo nel senso opposto, non mi fa un giro completo. Il movimento AR si blocca quando la punta del telescopio è direzionata verso terra.
Come mi suggerisci, muovendo liberamente il tubo in DEC e AR, cosa dovrei tenere fermo? la latitudine non la smuovo da 45?


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MessaggioInviato: venerdì 28 agosto 2009, 13:35 
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2009, 20:14
Messaggi: 515
Località: Udine
Tipo di Astrofilo: Visualista
Latitudine sempre ferma, of course (unica cosa che non dovresti mai toccare tranne che quando viaggi), e sbloccato su entrambi gli assi, in modo che punti sempre su ipotetici oggetto in cielo e non al terreno. Se puntava al terreno quando hai provato allora lo stavi muovendo solo in AR e non in Dec. ;)

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MessaggioInviato: venerdì 28 agosto 2009, 14:46 
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Iscritto il: venerdì 14 agosto 2009, 8:40
Messaggi: 46
Allora adesso provo: latitudine sempre ferma a 45°. Non ho altre rotelle che mi permettano di alzare e/o abbassare il telescopio in verticale se non tocco la latitudine, giusto? Quando si parla di movimento altazimutale coi nostri EQ si intende sempre il movimento orizzontale permesso dallo sblocco della grande rotella alla base della montatura e quello verticale permesso dalla rotella della latitudine, vero? Ciò premesso, mi stai dicendo che anche se l'asse polare non è parallelo all'asse terrestre, posso comunque raggiungere ogni punto della volta celeste perchè in DEC mi sposto in alto e in basso nella volta e in AR orizzontalmente?


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MessaggioInviato: venerdì 28 agosto 2009, 15:35 
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2009, 20:14
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Esattamente.
Perderai solo la possibilità di seguire il moto della volta celeste muovendoti su un solo asse, come già detto e ripetuto. ;)

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MessaggioInviato: sabato 29 agosto 2009, 9:17 
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Iscritto il: venerdì 14 agosto 2009, 8:40
Messaggi: 46
Ieri sera, dopo varie peripezie, sono riuscito finalmente ad inquadrare la Luna, Giove, M13, M31 e beta Cygni. Grazie agli ottimi suggerimenti di Chrean ho lasciato stare l'alineamento e mi sono limitato a puntare muovendo liberamente in AR e DEC. La luna era stupenda, e perfettamente a fuoco, sia a 36 che a 90 ingrandimenti. Giove ha mostrato due bande rossastre, ma continuava ad andare fuori fuoco da solo. Per qualche istante si vedeva meglio, poi sfocava e bolliva :( . E questo sia verso le 21 dal balcone di casa, sia verso mezzanotte dal giardino. Ho provato la barlow 2x col 10mm, e si vedeva discretamente grosso, ma le bande continuavano ad apparire e scomparire, sigh :( .
Dopo circa MEZZ'ORA di continui tentativi, aiutato dalla felice posizione che nel mentre aveva assunto la costellazione di Ercole, con le stelle del trapezio attraversate da un "benedetto" cavo telefonico, sono riuscito ad inquadrare M13. Stavo davvero per sbaraccare tutto, perché non riuscivo a capire se la stella che vedevo nel cercatore fosse un vertice del trapezio o qualche altra stellina sparsa lì attorno. E la rabbia incrementava magggiormente quando col binocolo in 20sec riuscivo a centrare M13 :evil: !! Comunque, quando stavo per demordere, è apparsa una macchiolina grigiastra e sfocata nel 36x. Ho inserito il 10mm per vederla meglio, e qui c'è stata una prima, forte delusione: la macchia si vedeva sì più grande, ma completamente sfocata. Sono stato diversi minuti ad armeggiare col focheggiatore ma nulla: le stelline attorno ad M13 erano a fuoco, ma l'ammasso risultava sempre indefinito ed evanescente. Davvero uno stacco minimo dallo sfondo. Sono quindi passato alla ricerca di Andromeda, la cui individuazione è stata più semplice, sempre grazie ad un ramoscello che copriva parzialmente merak, permettendomi di avere un punto di riferimento. Lo spettacolo restituito dal telescopio è stato il medesimo: una macchia grigia indefinita ed impossibile da mettere a fuoco :( . Sinceramente credevo di poter vedere qualcosa di meglio con 130mm di apertura. Sono infine passato a puntare beta cygni, inquadrata nel campo dell'oculare dopo circa 5min di tentativi. Davvero suggestiva: un puntino azzurrino affiancato da un altro giallastro :D !!
Insomma, mi ritengo piuttosto soddisfatto per essere riuscito a puntare qualcosa, ma abbastanza amareggiato dal risultato conseguito :( !
Avevo simulato con Sky Assist l'immagine che avrebbe dovuto restituirmi il 130/900 a 90 ingrandimenti su andromeda ed M13, ma siamo lontani anni luce!
Dal punto di vista del cielo, riuscivo a distinguere quasi interamente l'orsa minore, con l'eccezione delle due stelle più scure del quadrilatero. Avevo un lampione con lampadina amaranto ad una quarantina di metri, la cui luce era parzialmente coperta dal alcuni alberelli. Diciamo che la luce non arrivava nel punto di osservazione, ma se ti giravi riuscivi a vederla.


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MessaggioInviato: domenica 30 agosto 2009, 12:56 
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Mi fa piacere che tu sia riuscito nell'intento di osservare i tuoi primi Messier! :)

Su Giove: quasi sicuramente c'era molta turbolenza, ecco perche' vedevi il pianeta sfuocato e bollente. In nottate con aria un po' piu' ferma lo vedrai nitido e dettagliato, in questo periodo e' dopo mezzanotte che rende meglio alzandosi maggiormente sull'orizzonte.

Per quanto riguarda la qualita' dell'osservazione anch'io mi scontrai con la "sfuocatura" delle macchioline grigie al tempo, e capii due cose (grazie all'aiuto degli amici del forum):
1) Ci vogliono condizioni favorevoli (seeing buono, cielo buio, strumento acclimatato) per poter apprezzare meglio gli oggetti deep;
2) Anche con le suddette condizioni non si possono chiedere miracoli agli strumenti piccoli: M13 per esempio resta uno sbuffetto, che pero' sotto un cielo buio inizia a mostrare un po' di granulosita', mentre in un cielo suburbano e' appena percepibile.

P.S. M13 a partire dagli 8" e' una tempesta di stelline, spettacolare! Non vedo l'ora di possedere uno strumento simile, ma prima sara' meglio farmi le ossa sul mio piccolo 114! :)

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