io invece dissento in pieno...
a parte che comunque con un 200 non "vedi" ma "inizi a vedere"...
per "vedere" davvero ci vuole ben altro che un 200...
un 66 o un 80 apo sono due strumenti strepitosi, da usare in qualsiasi condizione, non c'è storia di seeing-non seeing, l'immagine sarà sempre buona se non ottima, cosa che non succede su un newton o su un catadiottrico.
Se poi la collimazione non è perfetta, non ci sono santi...
ieri per esempio, stavamo usando uno Scopos66, un C8 e qualcosa di più grosso, un CPC, con una torretta Baader:
ebbene, non c'è stata storia, la Luna sul 66 era da sogno, sugli altri così così...
idem per Giove:
più piccolino, e non di molto, ma sul 66 era nitidissimo, sugli altri no...
sera sbagliata? si...
cattivo seeing? si...
gli oggetti erano bassi? si...
c'era una brutta cappa rossastra? si...
...ma il 66 fondamentalmente se ne è fregato...
per non dire poi che su un 200 la Luna ai bassi ingrandimenti non è guardabile senza un filtrazzo...
se invece la sera è buona, anche il 66 e l'80 tirano fuori il meglio di loro...
quindi, a mio parere, come primo telescopio è più utilizzabile e divertente un piccolo apo, come unico strumento invece no...
ma come unico strumento è troppo poco anche un 200...
inoltre se un astrofilo si appassiona, è impossibile che tenga un solo strumento...
appena potrà se ne piglierà almeno un altro che sopperisca a quello che non riesce a fare con l'altro...
quindi partire con un "nanetto" che generalmente poi resterà per sempre al fianco del suo padrone (almeno fintanto che non prenderà un nanetto migliore...) è una mossa sensata ed oculata...
imho, imhissimo...
