C'è una cosa che proprio non capisco.
I calcoli di Newton sono perfetti per predire la stragrande maggioranza dei movimenti dei pianeti.
Einstein ha perfezionato i calcoli di Newton ed è riuscito ad eliminare quei pochi errori che emergevano dalle formule dello scienziato inglese.
Come si fa ad essere così certi che la teoria di Einstein sia quella corretta, e che non sia da considerarsi soltanto un contributo limitato alla tecnica matematica da usare nel calcolo delle orbite.
Mi riferisco al fatto di aver capito di dover utilizzare la tecnica delle geodetiche, solitamente usata in geometria piana, alla geometria solida.
Einstein fu il primo ad utizzare tale tecnica in fisica, e credo che sia stato questo a consentirgli di aggiustare il tiro ed eliminare gli errori commessi da Newton, ma ciò non significa che la teoria di Einstein sia necessariamente da considerarsi corretta, in quanto l'utilizzo della tecnica delle geodetiche è perfettamente compatibile anche con la teoria di Newton, essendo ripeto solo un raffinato sistema di calcolo di una traiettoria curva, ma una traiettoria curva può essere dovuta anche all'equivalenza tta forza centrifuga e centripeta.
Se io lego una sfera ad un filo e l'altra estremità del filo la lego ad un chiodo conficcato in un tavolo, se lancio la sfera essa descriverá una traiettoria curva non certamente perché lo spazio attorno alla palla è curvo, ma perché in ogni punto della sua orbita la reazione vincolare generata dal chiodo si opporrá all'allontanamento della sfera con eguale forza.
cristiano c. ha scritto:
nooooo ha ragione lui , lo spazio non si piega , Eddington non lo ha dimostrato, era un falso .
L'esperimento di Eddington ha dimostrato solo che la traiettoria della luce si incurva se attraversa un campo gravitazionale molto intenso come quello generato in vicinanza di un corpo molto grande come il Sole, ma questo non dimostra necessariamente che lo spazio è curvo, dal momento che la luce, come riteneva lo stesso Einstein, ha natura corpuscolare, cioè è composta da particelle di materia, ancorché di massa molto piccola, per cui ben potrebbe darsi che la curvatura della traiettoria della luce sia dovuta al fatto che i fotoni, avendo una massa, benchè piccolissima, subiscano gli effetti di un'attrazione gravitazionale elevatissima, come quella esistente nella zona molto vicina al Sole, e che quindi vedono deviarsi la loro traiettoria a causa di questa forte attrazione, senza però girare in tondo attorno al Sole, in virtù della loro elevatissima velocità. È un po' come quando si lancia in orbita un satellite: se lo si fa imprimendo ad esso una velocità troppo elevata, il satellite dopo un po' si allontanerá dalla Terra descrivendo una traiettoria iperbolica.