1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
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MessaggioInviato: sabato 16 dicembre 2017, 13:32 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
Messaggi: 9269
Località: San Francesco al Campo [TO]
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Mario, pensa che il mio 114/910 lo comprai presso Foto Cine Valdocco a Torino (quelli di zona staranno già urlando NOOOOOOO): era uno Skymaster pagato 1.100.000£ (£ sarebbe il simbolo delle Lire, per i giovincelli). Nell'ordine:
  • Madama Valdocco mi vendette un naso T2 da ø24.5mm peccato che il fuoco fosse troppo interno per la reflex
  • La montatura non era motorizzata
  • Gli oculari erano Huygens da ø24.5mm (ma il fuocheggiatore era da 1"1/4 e c'era l'adattatore)
  • Ma la cosa migliore: la Skymaster era fallita 2 anni prima, quindi non c'era alcun pezzo di ricambio

Il C8 è ancora il mio strumento, quest'anno ne compie 14 di anni :matusa:

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Simone Martina
(a.k.a. gaeeb)
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Gruppo Astrofili Edward Emerson Barnard
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MessaggioInviato: sabato 16 dicembre 2017, 14:27 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2017, 18:17
Messaggi: 1999
Località: Manziana (Rm)
Tipo di Astrofilo: Visualista aspirante Fotografo
Mario de Caro,io ho capito benissimo che questo è un hobby che lasciandosi un po andare potrebbe portare via bei soldini..ma daltronde è un po il rovescio della medaglia di tutti gli hobby ve lo garantisco..auto,musica ecc ecc..ma voglio sottolineare però,che se uno non dispone di almeno tot euro,non vuoldire che la passione per quell hobby non sia forte in lui..ecco,io seppur non vado daccordissimo su altri discorsi con Simone Martina,devo dire che stimo molto chi come lui,da come ho capito,ama pure saper inventare,arrangiarsi e smanettare con l attrezzatura..e no che non è vantarsi,saper arrangiarsi e sistemare le cose da se è una cosa onorevole.. Per quanto riguarda i limiti di telescopi inferiori ad un catadiottrico da 20cm,ti ripeto che se non fosse stato grazie a pazzi visionari come Galileo Galilei che gingillavano con giocattolini da 30mm di diameteo,oggi noi non sapremmo nemmeno che la terra gira attorno al sole insieme ad altri pianeti e che non è al centro dell universo..Oggi abbiamo una tecnologia molto piu avanzata ed una possibilita di scelta piu alta,nonche prezzi un po piu accessibili a tutti..si fa per dire..intendo che prima 1 uomo su un milione poteva permettersi un telescopio..Diciamo che questo "benessere e questa tecnologia" ci ha portato ad essere sempre insoddisfatti...piu si ha e piu si vuole..non basta mai! Ma questo lo vediamo gia confrontandoci con la generazione dei nostri padri.. Io con 90mm potenzio moltissimo la vista dei miei occhi,con pergiunta lenti acromatiche che nel 1600 se le sognavano..Galileo con 30mm ci ha fatto studi scientifici importantissimi che hanno cambiato il mondo,io con 90mm ci go osservato un sacco di oggetti del catalogo M e anche Ngc..certo,parto gia dal principio che non posso vedere ammassi globulari come li vedevo nel dobson da 10" di un mio conoscente astrofilo,ma daltronde mi ritengo anche fortunato perche infondo non è nemmeno poco cio che si puo fare con un 90ino..che dirvi,io sono felicissimo quando ho modo di poter osservare il cielo con il mio rifrattore..spesso passo nottate intere fuori casa,anche al freddo..la cosa bella è che ogni giorno scopro sempre dippiu come è fatto il cielo ed è una cosa fantastica,soprattutto quando uno vuole staccare un po dai problemi della vita e rilassarsi un po..non c è miglior cosa

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TELESCOPIO 1: Celestron Powerseeker 70-700 AZ -
TELESCOPIO 2: Orion Apex Mak127
TELESCOPIO 3: Skywatcher 72ED
MONTATURA 1: SW AZ4.1
MONTATURA 2: Celestron NexStar SE
MONTATURA 3: SW Eq3 Pro Synscan (con treppiedi eq5)
Oculari: Baader Plossl Classic 32mm,Orion SP 25mm,Celestron Kellner:(15mm,9mm),Celestron Omni Plossl 6mm - Filtri Celestron:lunare,#80A blu,#25 rosso - FOTOCAMERE: Canon eos 4000d - obiettivo 18-55 - Zwo ASI120

FORUM PENSATO PER I NEOFITI
http://astrofili.forumfree.it


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MessaggioInviato: sabato 16 dicembre 2017, 15:11 
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Iscritto il: giovedì 6 novembre 2014, 18:31
Messaggi: 777
Cita:
Essendo il 114 poco più che un giocattolo può capitare che ci si stufi presto ad usarlo

Leggo spesso definire i telescopi di piccolo diametro "poco più che giocattoli".
Secondo me non è del tutto corretto, o almeno dovrebbe esserci una distinzione.
Ci sono telescopi di piccolo diametro di qualità scadente che fanno davvero pensare ad uno strumento per bambini, ce ne sono altri che invece sono ben costruiti sia come lavorazioni delle ottiche che come meccanica.
Spesso ho discusso con astrofili che mi hanno decantato la qualità di vecchi rifrattori da 60mm made in japan che non hanno nulla da che invidiare a diametri più grossi di recente costruzione.
Forse anche questa definizione mi irrita un po' da possessore di un novantino, semplicemente perché da quello che mi ha dato e che mi sta dando non lo ritengo come tale.


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MessaggioInviato: sabato 16 dicembre 2017, 18:37 
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Iscritto il: giovedì 10 novembre 2011, 9:25
Messaggi: 1138
Località: viterbo
Tipo di Astrofilo: Visualista
Il buon Costanzo direbbe: Tttate bboniiii :D
Giocattolo non è un dispregiativo assoluto, ma un termine adatto a descrivere alcuni tipi di oggetti.
E se un domani qualcuno di voi vincesse la famosa lotteria.....cosa penserebbe , entrando nella cupola da 6 m del suo osservatorio privato, dell' innocente sessantino che usava anni prima?
Galileo da quel che mi risulta, se lo è inventato il telescopio!( più o meno) e il suo era a tutti gli effetti l' Hubble del 1600....meditate pure please :D

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MessaggioInviato: sabato 16 dicembre 2017, 19:10 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10631
Località: Milano
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occhio a non tradire lo "sssspirito" del thread! :) la mia intenzione era di raccogliere testimonianze perchè penso che attraverso un racconto e la personalità di chi lo propone sia possibile farsi un'idea di quello che può essere il passo migliore da fare per il primo telescopio...una sorta di topic complementare a quelli di consigli.
se ci mettiamo a discettare sul meglio e peggio secondo me deviamo un po' dall'intento.

sono contento che il thread sia resuscitato a distanza di quasi 4 anni, ma credo che sia più utile se si raccontano le proprie esperienze (e il modo in cui le si valuta ) come hanno fatto sia Ares che Mauro... lasciando poi lì i racconti a parlare per sè.
è ovvio che io e Mauro abbiamo racconti e punti di vista diversi...
spero di essere stato chiaro e non bacchettone :)

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MessaggioInviato: sabato 16 dicembre 2017, 19:18 
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Iscritto il: giovedì 6 novembre 2014, 18:31
Messaggi: 777
Cita:
Galileo da quel che mi risulta, se lo è inventato il telescopio!( più o meno) e il suo era a tutti gli effetti l' Hubble del 1600....meditate pure please :D

E appunto, è qui che volevo arrivare, alla fine ogni telescopio è una "protesi" visiva che permette di arrivare più lontano e anche i più piccoli di diametro permettono di fare scoperte ed esplorazioni anche per molti anni.

Senza prenderci troppo seriamente potremmo dire che tutti i telescopi dal più piccolo al più grande non sono nient'altro che giocattoloni per adulti, Galileo ha portato avanti il cammino della scienza, noi, tranne rari casi ed in modo molto marginale, ci apprestiamo per diletto, per soddisfazione e per il gusto di osservare l'universo.

Però dal momento che un astrofilo possessore di un grande telescopio mi dice "guarda il tuo è poco più che un giocattolino", lo interpreto come dire "il tuo non è una cosa seria, il mio si", allora non sono d'accordo, perché gli oggetti che vedo, seppur stilizzati rispetto a diametri più grandi, hanno per me lo stesso significato e lo stesso valore di chi vede lo stesso con strumenti più preformanti.

Sono veramente rari i casi che giustificano la "serietà" di uno strumento, sto parlando di chi gli utilizza per fini professionali o che collabora attivamente in attività di ricerca, in quel caso allora si che, di fronte all'evidenza e alla necessità di un grande telescopio potrei condividere tale affermazione, ma fintantoché rimaniamo in un terreno amatoriale, con fini più personali, di contemplazione, di riscontro e scoperta scientifica, di raccolta dati in archivi amatoriali tipo UAI, allora non condivido questa affermazione.


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MessaggioInviato: sabato 16 dicembre 2017, 19:32 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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Località: Milano
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OT OT OT!!!! :mrgreen:

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MessaggioInviato: sabato 16 dicembre 2017, 19:43 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:29
Messaggi: 6032
Località: Truccazzano (MI)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ecco un post interessante che mi ha fatto ripercorrere bellissimi momenti nella mia testa ripensando proprio a quando è nata la passione.
Ecco com'è andata:
Era il 1985 ed ero piccolo ai tempi :D ma in casa qualche rudimento di astronomia già passava per le mie orecchie e soprattutto dagli occhi grazie a mio padre. Riconoscere il Grande Carro, trovare il Nord, Orione, sebbene fossi ancora alle scuole elementari erano cose note. Quell'anno però ci fu un po' di fermento intorno al mondo dell'astronomia. Si iniziava a parlare dell'arrivo della cometa di Halley e a Natale di quell'anno arrivo il primo vero telescopio, dico vero, perchè in casa da qualche tempo girava un rifrattore cromatico (senza la A) autocostruito comprato alla fiera Astron di Novegro da montare, costituito da una sola lente di circa 5cm, un lungo tubo di plastica bianco e due oculari raccapriccianti, che al confronto uno huygens sarebbe parso come la perfezione assoluta! Beh, anche con quel giocattolo, devo dire che mi sono divertito e l'immagine della Luna era per me affascinante e a dire il vero lo erano anche le due macchie indistinte, Giove e Saturno, che riproduceva quel telescopio. Sta di fatto che quel Natale fu un Natale davvero particolare per me. Il regalo, che poi con il senno di poi capii che era anche un regalo per mio padre più che esclusivamente per me, ma non posso che ringraziarlo ora di questo, fu un piccolo newton da 10cm. Ora dico piccolo, ma allora mi sembrava di avere in casa l'Hubble. Ai tempi non c'era google con cui informarsi, non c'erano i forum, e così in quei mesi assieme a mio padre andavamo a seguire le serate del circolo astrofili di milano al planetario. Con i consigli degli allora guru dell'astronomia amatoriale, mio padre fu indirizzato da Miotti, ai tempi vero punto di riferimento per l'astronomia amatoriale a Milano. La scelta cadde su un non proprio economico, per i tempi, newton della Mizar. Un 100mm f/8 su una montatura che oggi potrebbe essere equiparata a una EQ3 circa. Il giorno che mio padre si recò in negozio, fortuna volle che fosse presente un noto astrofilo di Milano, un certo Bertucci, che con totale passione guidò mio padre nella scelta del primo telescopio. Gli fece evitare come la peste i traballanti 114 sulle EQ1 e ne decantò invece le qualità ottiche dei prodotti Mizar, nonchè la maggiore robustezza della montatura e la scelta fu fatta. Ma quel simpatico astrofilo si prodigò anche nel consigliare almeno un paio di oculari a detta sua notevolmente superiori rispetto ai Ramsden che equipaggiavano il telescopio di serie. Fu così che mio padre venne a casa anche con due oculari Meade: un Erfle da 15,5mm e un Ortoscopico da 6mm. Inutile dire che quegli oculari continuo ad oggi ad usarli con grandissima soddisfazione (si. ok, il 6mm ha un'estrazione pupillare imbarazzante, ma offre immagini planetarie davvero eccellenti). Ho ancora vividi nella memoria i ricordi delle serate passate in giardino a scrutare il cielo, la prima Andromeda nell'oculare, M42 che sembrava un dipinto fluttuante nel cielo, M27, pallida ma ben contrastata e poi i pianeti. Finalmente su Giove e Saturno vedevo i dettagli. Un sogno. Nel frattempo,In parallelo, la mia vera passione però era la fotografia. Non passò troppo tempo che in un modo o nell'altro cercai di abbinare le due cose. Ricordo che con le mance accantonate dei nonni, chiesi a mio padre di prendermi il raccordo per la fotografia. Da lì iniziai a fotografare la Luna, ma senza motorizzazione non riuscivo a salire troppo con gli ingrandimenti. Poi arrivai a autocostruirmi un supporto per applicare la fotocamera in parallelo. Inseguivo a mano, nel senso che proprio ruotavo a mano la manopola di A.R. per tenere centrata una stella che controllavo attraverso il telescopio a cui avevo applicato uno degli oculari in bundle modificato con un crocicchio illuminato da un piccolo Led rosso. Una fatica immane e 2 foto su 3 venivano mosse, ma la soddisfazione di essere riuscito a guidare in quel modo un teleobiettivo da 300mm (!!!) con cui ho realizzato una bella (per l'epoca) immagine dell'ammasso M44 è ancora motivo di vanto! :mrgreen:
Poi nel periodo del liceo la passione scemò un poco, la fotografia vinse sull'astronomia, anche perchè la fotografia astronomica con quell'affare era davvero complessa, se non impossibile. Tutto questo fino al primo anno di università. Nel mio corso feci amicizia con altri due ragazzi che avevano la passione per l'astronomia e ciò risveglio la mia vecchia passione che stava dormendo dentro di me. Volli ricominciare, ma l'idea era di far foto. Misi in vendita il vecchio Mizar e acquistai un rifrattore Vixen 80M, un acromatico f/11, montato su una Montatura Great Polaris, dapprima motorizzata in AR e dopo pochi mesi, anche in declinazione con l'idea di utilizzarlo per foto in parallelo. Il cambio fu spettacolare. Il newton non l'avevo mai sfruttato adeguatamente e la collimazione era uno scoglio fastidioso per me, tant'è che molte osservazioni le feci con l'ottica effettivamente scollimata. con il rifrattore tutto apparve più nitido, più secco. E' stato questo il mio primo vero telescopio che mi ha fatto scoprire e innamorare veramente del cielo. Ogni tanto mi saltano in mano i disegni che facevo dal giardino di casa con questo strumento. Dettagli di Giove e pianeti che ancora adesso fatico a credere di essere riuscito ad ottenerli con un telescopio tanto piccolo e anche oggetti del profondo cielo. Ecco, diciamo che i miei primi 20 anni nel mondo dell'astronomia sono passati tra un newton da 10cm e un rifrattore da 8cm! E senza soffrire mai di ...invidia del telescopio! Poi con la passione esplosa e qualche possibilità economica superiore rispetto a quando ero ragazzo sono passati altri strumenti, la Great Polaris se ne è andata, e sono arrivate nuove montature, ma non mi stupisco che ancora oggi, a 40 anni suonati, un telescopio che sto utilizzando con più frequenza, anche per le osservazioni, è proprio un rifrattorino da 8cm, ancora un Vixen, come ai tempi, anche se ora è un ED che sfodera immagini ancora più secche e piacevoli. Ecco, ora che vi avrò annoiato a morte, vi lascio ai commenti...

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Qualcosa sulla "mia" astrofotografia
La mia gallery su Astrobin


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annoiato una cippa! anzi.

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Il mio 114 lo pagai 230€ con la montatura ....mi sembrò un vero affare :mrgreen:
La vite senza fine non andava bene, si incantava, e per giunta anche il cercatore ( un 20 x2 :mrgreen: ) non era di nessun aiuto....puntare la luna era un problema: cercatore , oculare , oculari ( quelli in dotazione erano una cosa indecente) e montatura facevano a gara per rendermi la " vita" impossibile . Sta di fatto che le poche osservazioni utili erano limitate a luna e...paesaggio :mrgreen:
Durante un opposizione di Marte riuscii a inquadrarlo per un breve istante e per puro caso vidi un accenno di calotta.....poca roba , tanta delusione.

Vorrei precisare che anche gli strumenti che uso attualmente : il C9 , i due rifrattori e la eq6 per me sono poco più che giocattoli...infatti il loro esiguo diametro e in taluni casi la modestia meccanica e realizzativa stanno lì a testimoniarlo

Ciao!

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