Ecco un post interessante che mi ha fatto ripercorrere bellissimi momenti nella mia testa ripensando proprio a quando è nata la passione.
Ecco com'è andata:
Era il 1985 ed ero piccolo ai tempi

ma in casa qualche rudimento di astronomia già passava per le mie orecchie e soprattutto dagli occhi grazie a mio padre. Riconoscere il Grande Carro, trovare il Nord, Orione, sebbene fossi ancora alle scuole elementari erano cose note. Quell'anno però ci fu un po' di fermento intorno al mondo dell'astronomia. Si iniziava a parlare dell'arrivo della cometa di Halley e a Natale di quell'anno arrivo il primo vero telescopio, dico vero, perchè in casa da qualche tempo girava un rifrattore cromatico (senza la A) autocostruito comprato alla fiera Astron di Novegro da montare, costituito da una sola lente di circa 5cm, un lungo tubo di plastica bianco e due oculari raccapriccianti, che al confronto uno huygens sarebbe parso come la perfezione assoluta! Beh, anche con quel giocattolo, devo dire che mi sono divertito e l'immagine della Luna era per me affascinante e a dire il vero lo erano anche le due macchie indistinte, Giove e Saturno, che riproduceva quel telescopio. Sta di fatto che quel Natale fu un Natale davvero particolare per me. Il regalo, che poi con il senno di poi capii che era anche un regalo per mio padre più che esclusivamente per me, ma non posso che ringraziarlo ora di questo, fu un piccolo newton da 10cm. Ora dico piccolo, ma allora mi sembrava di avere in casa l'Hubble. Ai tempi non c'era google con cui informarsi, non c'erano i forum, e così in quei mesi assieme a mio padre andavamo a seguire le serate del circolo astrofili di milano al planetario. Con i consigli degli allora guru dell'astronomia amatoriale, mio padre fu indirizzato da Miotti, ai tempi vero punto di riferimento per l'astronomia amatoriale a Milano. La scelta cadde su un non proprio economico, per i tempi, newton della Mizar. Un 100mm f/8 su una montatura che oggi potrebbe essere equiparata a una EQ3 circa. Il giorno che mio padre si recò in negozio, fortuna volle che fosse presente un noto astrofilo di Milano, un certo Bertucci, che con totale passione guidò mio padre nella scelta del primo telescopio. Gli fece evitare come la peste i traballanti 114 sulle EQ1 e ne decantò invece le qualità ottiche dei prodotti Mizar, nonchè la maggiore robustezza della montatura e la scelta fu fatta. Ma quel simpatico astrofilo si prodigò anche nel consigliare almeno un paio di oculari a detta sua notevolmente superiori rispetto ai Ramsden che equipaggiavano il telescopio di serie. Fu così che mio padre venne a casa anche con due oculari Meade: un Erfle da 15,5mm e un Ortoscopico da 6mm. Inutile dire che quegli oculari continuo ad oggi ad usarli con grandissima soddisfazione (si. ok, il 6mm ha un'estrazione pupillare imbarazzante, ma offre immagini planetarie davvero eccellenti). Ho ancora vividi nella memoria i ricordi delle serate passate in giardino a scrutare il cielo, la prima Andromeda nell'oculare, M42 che sembrava un dipinto fluttuante nel cielo, M27, pallida ma ben contrastata e poi i pianeti. Finalmente su Giove e Saturno vedevo i dettagli. Un sogno. Nel frattempo,In parallelo, la mia vera passione però era la fotografia. Non passò troppo tempo che in un modo o nell'altro cercai di abbinare le due cose. Ricordo che con le mance accantonate dei nonni, chiesi a mio padre di prendermi il raccordo per la fotografia. Da lì iniziai a fotografare la Luna, ma senza motorizzazione non riuscivo a salire troppo con gli ingrandimenti. Poi arrivai a autocostruirmi un supporto per applicare la fotocamera in parallelo. Inseguivo a mano, nel senso che proprio ruotavo a mano la manopola di A.R. per tenere centrata una stella che controllavo attraverso il telescopio a cui avevo applicato uno degli oculari in bundle modificato con un crocicchio illuminato da un piccolo Led rosso. Una fatica immane e 2 foto su 3 venivano mosse, ma la soddisfazione di essere riuscito a guidare in quel modo un teleobiettivo da 300mm (!!!) con cui ho realizzato una bella (per l'epoca) immagine dell'ammasso M44 è ancora motivo di vanto!
Poi nel periodo del liceo la passione scemò un poco, la fotografia vinse sull'astronomia, anche perchè la fotografia astronomica con quell'affare era davvero complessa, se non impossibile. Tutto questo fino al primo anno di università. Nel mio corso feci amicizia con altri due ragazzi che avevano la passione per l'astronomia e ciò risveglio la mia vecchia passione che stava dormendo dentro di me. Volli ricominciare, ma l'idea era di far foto. Misi in vendita il vecchio Mizar e acquistai un rifrattore Vixen 80M, un acromatico f/11, montato su una Montatura Great Polaris, dapprima motorizzata in AR e dopo pochi mesi, anche in declinazione con l'idea di utilizzarlo per foto in parallelo. Il cambio fu spettacolare. Il newton non l'avevo mai sfruttato adeguatamente e la collimazione era uno scoglio fastidioso per me, tant'è che molte osservazioni le feci con l'ottica effettivamente scollimata. con il rifrattore tutto apparve più nitido, più secco. E' stato questo il mio primo vero telescopio che mi ha fatto scoprire e innamorare veramente del cielo. Ogni tanto mi saltano in mano i disegni che facevo dal giardino di casa con questo strumento. Dettagli di Giove e pianeti che ancora adesso fatico a credere di essere riuscito ad ottenerli con un telescopio tanto piccolo e anche oggetti del profondo cielo. Ecco, diciamo che i miei primi 20 anni nel mondo dell'astronomia sono passati tra un newton da 10cm e un rifrattore da 8cm! E senza soffrire mai di ...invidia del telescopio! Poi con la passione esplosa e qualche possibilità economica superiore rispetto a quando ero ragazzo sono passati altri strumenti, la Great Polaris se ne è andata, e sono arrivate nuove montature, ma non mi stupisco che ancora oggi, a 40 anni suonati, un telescopio che sto utilizzando con più frequenza, anche per le osservazioni, è proprio un rifrattorino da 8cm, ancora un Vixen, come ai tempi, anche se ora è un ED che sfodera immagini ancora più secche e piacevoli. Ecco, ora che vi avrò annoiato a morte, vi lascio ai commenti...