1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 1:12 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
GHISO983 ha scritto:
Secondo voi perchè di notte c'è esubero di energia tale che si pompa l'acqua di laghi di contenimento delle centrali idroelettriche fino ai bacini idroelettrici sovrastanti?


Il consumo di energia è massimo nella tarda mattinata e minimo a notte fonda. Per accendere o spegnere le centrali termoelettriche ci vogliono giorni. Non è possibile spegnere di notte un terzo delle centrali e riaccenderle la mattina. Questo si fa solo con gli impianti tubogas.
Se si tenessero accese le centrali che sono sufficienti per la notte di giorno mancherebbe energia. Se si tengono accese le centrali per la potenza necessaria di giorno, la notte si avrebbe un surplus di energia. Allora si fa una via di mezzo. Di notte si usa il surplus di energia per pompare acqua nei bacini idroelettrici e immagazzinare l'energia. Di giorno gli impianti idroelettrici producono energia. I bacini idroelettrici funzionano come delle enormi batterie.


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 1:33 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 18:42
Messaggi: 1222
Località: Roma, EUR
GHISO983 ha scritto:
Ma qualcuno ha idea di quanto incida l'illuminazione totale pubblica e non, sul consumo energetico totale??
Secondo voi perchè di notte c'è esubero di energia tale che si pompa l'acqua di laghi di contenimento delle centrali idroelettriche fino ai bacini idroelettrici sovrastanti?
eppure di notte le lampadine sono accese, mentre di giorno no!
...

In effetti il grosso dell'energia elettrica è usato dalle industrie, dalle botteghe artigiane e dagli elettrodomestici come lavatrici, scaldabagni e frigoriferi. Questi di notte hanno un impiego minimo, per cui si verifica il fenomeno che tu citi. Ed è anche purtroppo una delle ragioni per le quali si usa tanta illuminazione notturna.
C'è poco da aggiungere: la questione è fondalmentalmente ideologica. In questo porco mondo dominato dal dio denaro qualunque aspetto della vita che abbia un valore non monetizzabile segna il passo.
Pino

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Pino, eterno neofita
Quello che ci mette nei guai non è quello che non conosciamo, è quello che crediamo di conoscere bene, senza conoscerlo davvero. (Mark Twain)
Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova (Euclide)
Una notte tanto chiara, da nasconderci le stelle... La vorresti? (Kurosawa)

Osservo con: vedi profilo.
Tanti altri interessi (troppi!)


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 1:38 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
spok ha scritto:
Quindi per piacere non venire a raccontare a me come dovrebbe essere un buon cielo ..


Mah... Non è che tu abbia dimostrato di avere le idee chiare, per esempio sulla situazione del cielo degli stati industriali USA in confronto al nostro.

Forse sarebbe il caso di smettere di presentare - oserei dire propagandare - l'astronomia urbana come una possibile "specializzazione" della passione astrofila. Le specializzazioni della astrofilia sono l'osserrvazione dei pianeti, oppure delle stelle doppie, oppure delle nebulose planetarie, oppure la fotografia in alta risoluzione, oppure quella deep. ecc ecc.. Osservare nelle peggiori condizioni possibili, dare per scontato che non si possano migliorare, anzi quasi compiacersi di quanto orribile sia il cielo, non è una specializzazione della astrofilia.

Ho un po' l'impressione che tu abbia bisogno di convincere gli altri per convincere te stesso e trovare una giustificazione alla mancanza di voglia di muoversi. Ti ostini a osservare nelle peggiori condizioni possibili quando qualsiasi cosa, anche solo 10 km in campagna potrebbero cambiare radicalmente il risultato.

Rinnovo l'invito: hai l'occasione dello Star Party degli astrofili veneti a Casera Razzo. Vai, e dopo continuiamo la discussione (tranquillo che non ci sarà nessun alieno ad attaccarti con l'acido - io non ci sarò: ho mete migliori). A proposto la strada è a due corsie, asfaltata e praticabile anche con due metri di neve senza catene (della serie i pericoli delle montagne). Ci sono due rifugi dove si mangia benissimo. Di notte senti rumori che servono a fare quelle cure di rilassamento New Age...


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 1:45 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
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Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Magari è sfuggito a qualcuno. Mi ripropongo e vi chiedo di seguire in topic il thread.
Ulteriori Off Topic non saranno più tollerati.

...dobbiamo sempre finire in questo modo...?

davidem27 ha scritto:
Bene: con questo intervento mi pare che spok abbia chiarito per tutti quanti l'intento di questo topic.
Molti di noi (io per primo) hanno travisato l'andamento del thread limitandosi in qualche consiglio spassionato e sincero nel non parlare di deepsky dalla città semplicemente perchè l'unico modo per vedere bene gli oggetti del cielo profondo è avere un cielo e un sito buio.
Ma l'andamento giusto, per lo meno per chi ha aperto il thread è chiaro: raccogliere esperienze di osservazioni deepsky (e non) dalla città.
Per quanto io, come astrofilo, non condivida appieno questa scelta c'è chi non può permettersi di spostarsi verso cieli bui una volta al mese con il proprio strumento. E allora può tornare utile questo thread.
Vi chiedo di alimentarlo con richieste in topic perchè abbiamo già speso diverse pagine in difesa della cosa più importante: del cielo buio e della sua osservazione.
Grazie.

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 1:55 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
fede67 ha scritto:
Bene, e sia.
Per me però la discussione si chiude qui, per un semplice motivo:


Anche per me la discussione si chiude qua per il semplice motivo che anche le osservazioni urbane possono essere fatte dal punto della città o appena fuori città dove si vede meglio. Anche nella osservazione urbana ci deve essere la massima attenzione possibile alle condizioni di osservazione. In 1 km si può passare da mv 4 a mv 5. Questo elemento, che in molti mi sembra abbiamo provato a suggerire, è stato rifiutato. Non stiamo parlando di osservazioni urbane ma di osservazioni a "metri zero", ci fosse anche il faro della stazione davanti.
Allora se si deve osservare dal peggiore punto possibile penso che non abbia senso discutere di quanto male si vedono le poche cose che si vedono, né di che strumenti usare, né di come osservare. Per me il thread finisce qua e penso che finirà qua anche per gli altri, perchè a ben guardare, tolti i suggerimenti a cercare di migliorare, non ho visto nessun intervento del tipo auspicato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 2:00 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
davidem27 ha scritto:
Magari è sfuggito a qualcuno. Mi ripropongo e vi chiedo di seguire in topic il thread.
Ulteriori Off Topic non saranno più tollerati.

...dobbiamo sempre finire in questo modo...?


Io non avevo letto tutto quando ho scritto il mio post (anche quello immediatamente dopo). Click! Chiuso. Mi scuso. Non ho altro da aggiungere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 12:23 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
Messaggi: 645
xenomorfo ha scritto:
In 1 km si può passare da mv 4 a mv 5. Questo elemento, che in molti mi sembra abbiamo provato a suggerire, è stato rifiutato. Non stiamo parlando di osservazioni urbane ma di osservazioni a "metri zero", ci fosse anche il faro della stazione davanti.
Allora se si deve osservare dal peggiore punto possibile penso che non abbia senso discutere di quanto male si vedono le poche cose che si vedono, né di che strumenti usare, né di come osservare.


In più di trenta pagine di discussione non mi pare che ci sia mai stato nessuno che abbia sostenuto fosse un errore spostare il telescopio quanto basta per osservare meglio. Anzi, si è sempre cercato di discutere su quali siti urbani siano migliori rispetto ad altri. Forse un balcone che sta sotto un lampione a vapori di sodio non è un buon sito, anzi direi che osservare da lì è come pretendere di abbronzarsi sotto un temporale. Tuttavia lo stesso condominio in cui quel balcone sta sotto il lampione stradale, rendendo l'osservazione impossibile, potrebbe avere nel retro un vialetto a quota interrata dove stanno i garage, che agevolato dalla schermatura di edifici alti che gli stanno attorno, non chè dalla fossa della rampa, potrebbe permettere una buona osservazione urbana. In questo caso ho spostato il telescopio di neanche 10 metri in linea d'aria, solo la fatica di fare le scale (e neanche quelle se c'è l'ascensore).
E' ovvio che il cielo allo zenit da quella posizione, "incorniciato" dai palazzi di 5 piani che stanno attorno, e con il rumore luminoso in cielo ai lati, mi permetterà di fare solo pianeti (se sono alti abbastanza), luna, stelle doppie e qualche messier molto "facile", tipo M13 durante l'estate.

Ora, l'esempio fatto è un caso estremo pieno di variabili (esempio le luci degli appartamenti sulla corte interna, il vicino che rientra tardi in garage e con i fari della macchina mi massacra la visione notturna etc...) ma è una dimostrazione che a volte basta poco per migliorare un po l'osservazione anche dalle città.

In alcuni siti che ho già linkato si spiega come farsi un "recinto paraluce" nei giardini, tale da proteggersi dalle luci basse e osservare meglio allo zenit.

Sul libro "astronomi per passione" si consiglia di usare la tecnica dei fotografi ottocenteschi, che si coprivano con un telo nero per osservare la camera oscura.

Poi ovviamente si può fare come la maggior parte dei circoli di astrofili, che hanno la sede e l'osservatorio sociale fuori città, in campagna. Allora si può caricare il telescopio in macchina e uscire una decina di km da casa o anche di più.

Come si nota, esiste una serie di situazioni fra il "non si deve assolutamente osservare, non si può osservare" e il "questo è un ottimo cielo per osservare qualsiasi oggetto".

In questa discussione gli estremi indicati non ci interessano. Ci interessa capire cosa sta in mezzo a questi due estremi, chiaramente orientati verso il buon cielo e non verso il mettere un telescopio sotto un lampione.

_________________
Imparo a osservare il cielo buio con:

bresser messier n-130 (newton 130/1000, f/7,7, eq 3.2), binocolo bresser hunter 10x50
oculari: ploss 25mm, 15mm e 10mm (in dotazione al bresser); William Optics Swan 20mm, TS Planetary HR 9mm, TS Planetary HR 5mm
barlow: barlow 2x, celestron OMNI barlow 2x
filtri: TS-UCF1, TS UHC



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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 14:54 
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Iscritto il: sabato 21 marzo 2009, 18:20
Messaggi: 645
Un esempio di barriera da giardino per schermare le luci dei vicini:

http://www.astronomy.com/asy/default.aspx?c=a&id=4735

Immagine

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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: sabato 6 giugno 2009, 18:50 
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Iscritto il: martedì 8 aprile 2008, 1:18
Messaggi: 525
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
Bah, credo che se abiti vicino ad un centro urbano anche solo di discrete dimensioni le luci dei vicini (che da casa anche io "copro" con un panno o un telo appeso da qualche parte) siano il meno, perchè il cielo resta comunque di colore marrone-arancione e ci si può fare poco, restano stelle doppie e pianeti, ma anche in questi casi se sei "chiuso" tra edifici la convezione termica che si crea a causa di tetti e pareti che durante la notte cedono gradualmente il calore acquisito durante il giorno si crei una turbolenza tale da rendere poco piacevole osservare. In ogni caso credo che tutto si possa fare, ma dipende da come lo si fa.

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"...eppure il vento soffia ancora, spruzza l'acqua alle navi sulla prora e sussurra canzoni tra le foglie bacia i fiori li bacia e non li coglie..."


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 Oggetto del messaggio: Re: Astronomia urbana
MessaggioInviato: giovedì 11 giugno 2009, 14:42 
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Iscritto il: venerdì 12 gennaio 2007, 17:21
Messaggi: 473
interessante comunque il discorso di intensificatori, filtri e sensori vari per eludere almeno parzialmente l'inquinamento luminoso... Magari in futuro saranno più alla portata, economicamente...

_________________
"La maggior prova della grandezza dell'uomo consiste nella sua percezione della propria piccolezza" - Jean Paul Richter


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