xenomorfo ha scritto:
In 1 km si può passare da mv 4 a mv 5. Questo elemento, che in molti mi sembra abbiamo provato a suggerire, è stato rifiutato. Non stiamo parlando di osservazioni urbane ma di osservazioni a "metri zero", ci fosse anche il faro della stazione davanti.
Allora se si deve osservare dal peggiore punto possibile penso che non abbia senso discutere di quanto male si vedono le poche cose che si vedono, né di che strumenti usare, né di come osservare.
In più di trenta pagine di discussione non mi pare che ci sia mai stato nessuno che abbia sostenuto fosse un errore spostare il telescopio quanto basta per osservare meglio. Anzi, si è sempre cercato di discutere su quali siti urbani siano migliori rispetto ad altri. Forse un balcone che sta sotto un lampione a vapori di sodio non è un buon sito, anzi direi che osservare da lì è come pretendere di abbronzarsi sotto un temporale. Tuttavia lo stesso condominio in cui quel balcone sta sotto il lampione stradale, rendendo l'osservazione impossibile, potrebbe avere nel retro un vialetto a quota interrata dove stanno i garage, che agevolato dalla schermatura di edifici alti che gli stanno attorno, non chè dalla fossa della rampa, potrebbe permettere una buona osservazione urbana. In questo caso ho spostato il telescopio di neanche 10 metri in linea d'aria, solo la fatica di fare le scale (e neanche quelle se c'è l'ascensore).
E' ovvio che il cielo allo zenit da quella posizione, "incorniciato" dai palazzi di 5 piani che stanno attorno, e con il rumore luminoso in cielo ai lati, mi permetterà di fare solo pianeti (se sono alti abbastanza), luna, stelle doppie e qualche messier molto "facile", tipo M13 durante l'estate.
Ora, l'esempio fatto è un caso estremo pieno di variabili (esempio le luci degli appartamenti sulla corte interna, il vicino che rientra tardi in garage e con i fari della macchina mi massacra la visione notturna etc...) ma è una dimostrazione che a volte basta poco per migliorare un po l'osservazione anche dalle città.
In alcuni siti che ho già linkato si spiega come farsi un "recinto paraluce" nei giardini, tale da proteggersi dalle luci basse e osservare meglio allo zenit.
Sul libro "astronomi per passione" si consiglia di usare la tecnica dei fotografi ottocenteschi, che si coprivano con un telo nero per osservare la camera oscura.
Poi ovviamente si può fare come la maggior parte dei circoli di astrofili, che hanno la sede e l'osservatorio sociale fuori città, in campagna. Allora si può caricare il telescopio in macchina e uscire una decina di km da casa o anche di più.
Come si nota, esiste una serie di situazioni fra il "non si deve assolutamente osservare, non si può osservare" e il "questo è un ottimo cielo per osservare qualsiasi oggetto".
In questa discussione gli estremi indicati non ci interessano. Ci interessa capire cosa sta in mezzo a questi due estremi, chiaramente orientati verso il buon cielo e non verso il mettere un telescopio sotto un lampione.