oiboboi ha scritto:
Di massima preferirei senza goto perché deve imparare a cercare da sola e sarei propenso per il nuovo poiché non sarei in grado di valutare un usato.
Da quanto capisco si tratterebbe di cercare una eq motorizzata (nel video parla di eq5) da abbinare ad uno specchio tra 150 e 200 mm. Tra i possibili schemi ottici newtoniani quale sarebbe più consigliato.?
Sarebbe essenziale la portabilità visto che lo porteremmo in giro con noi.
Ciao Roberto!
Sto leggendo in silenzio questo topic da un po' e non posso che fare i complimenti per l'entusiasmo alla tua signorina e...anche al papà che mi sembra di capire essere a un passo verso la "scimmia" dell'astronomia

Sono contento di leggere che vorreste escludere un sistema di puntamento computerizzato.
Effettivamente sembra che Giulia sia mooolto curiosa. E per i più curiosi, a mio modo di vedere, scoprire da soli gli oggetti del cielo profondo non ha prezzo.
All'inizio può non essere immediato, ma con la pratica una montatura altazimutale di un dobson è una soluzione tanto pratica, quanto di semplice approccio.
Non ci fotografi, ma l'unica fotografia semplice su una montatura della classe delle eq5 è la fotografia in parallelo (o a "piggy back"). O la fotografia alla Luna. Che, comunque, richiede l'inseguimento siderale.
La fotografia in parallelo consiste nell'agganciare la camera di ripresa, completa del suo obiettivo, sul tubo del telescopio.
Si fotografa alla lunghezza focale dell'obiettivo stesso, e i soggetti di ripresa sono le costellazioni, le congiunzioni planetarie o i panorami con Via Lattea.
Io penserei a un dobson più grande di quello consigliato da Angelo.
Perchè?
Perchè, per vedere le stelle, siete arrivati fin al Colle del Nivolet (cosa che in 8 anni a Milano non ho mai fatto, mannaggia a me!).
Un telescopio di quel diametro sotto un cielo come quello (ma anche a Passo San Marco o a Saint Barthelemy o al pratone di Pian dell'Armà) può regalarvi visioni davvero indimenticabili.
Giulia
vedrebbe, non si limiterebbe a cercare di vedere.

In questo momento ho un dobson da 10" nel garage e la differenza con uno da 8" in termini d'ingombro è poca cosa rispetto al guadagno di raccolta di luce rispetto al fratello più piccolo.
Una sediolina, un atlante ben fatto, una torcetta rossa, il cercatore del telescopio, il telescopio e...tanta voglia di imparare.
L'approccio è semplice. Si monta in 5 minuti.
Non ha l'inseguimento, vero, quindi i pianeti bisogna tenerli nel campo dell'oculare a manina. Ma non è difficile, è solo questione di pratica.
Mi dispiace tanto non essere più a Cologno Monzese (ero praticamente al confine con Brugherio) altrimenti vi avrei fatto rendere conto di persona cosa volesse dire una montatura computerizzata e una montatura dobson.
oiboiboi ha scritto:
Preferirei uno strumento dedicato a "Luna e pianeti" con cui possa prendere dimestichezza con le operazioni d'uso per l'utilizzo ma non necessariamente il telescopio della Barbie.
Per poco non mi sfuggiva questo!
Se l'interesse preponderante è per Luna e pianeti...allora pensate anche a un telescopio su montatura equatoriale.
Questa, generalmente, fa lievitare il prezzo e si è costretti a scendere di diametro.
C'è da capire se Luna e pianeti sono l'interesse principale o se le meravigliose uscite fuori porta, che possono fornire massimo divertimento sul profondo cielo, possono avere il sopravvento.
Con un dobson i pianeti si osservano, ma meno agevolmente che con una montatura equatoriale (dotata di inseguimento siderale).
Comunque sia, cercate di aggregarvi a un circolo astrofili, anche solo per vedere qualche strumento.
A Milano, al planetario Hoepli, si riuniscono quelli del C.A.M. due volte al mese.
A Lecco c'è una bellissima (e attiva) associazione "DeepSky" con tanto di strumenti sociali e planetario.
A Rozzano si riuniscono spesso gli astrofili omonimi.
Ti parlo di associazioni che ogni tanto ho frequentato.
Insomma, di soluzioni ne avete
