Dunque, ringrazio tutti per i complimenti.
Dicevo che l'esperienza osservativa di ieri sera mi ha suggerito alcuni buoni consigli da dare ai neofiti come me, specie se in procinto di comprare il loro primo telescopio. Gli strumenti costano e spesso si può avere lo stesso risultato spendendo pochissimo come anche spendere moltissimo per uno strumento che poi non è adatto.
1) Se ad occhio nudo non riuscite a riconoscere le costellazioni nel cielo, non serve a niente comperare un telescopio. Ieri notte ho trovato M13 dopo quasi tre ore non tanto per la mia testardaggine, e nemmeno perchè ho un newton 130 che dovrebbe essere meglio di un 114 o di un 60... ma perchè ho osservato prima il cielo a occhio con le mappe in mano (o usato un programma planetario sul portatile che mi dicesse in tempo reale la situazione del cielo da dove osservo). QUINDI SE NON SAPETE O NON POTETE RICONOSCERE UNA COSTELLAZIONE (O UN QUALSIASI OGGETTO ISOLATO MA LUMINOSO) QUALSIASI STRUMENTO COMPRATE E' INUTILE.
Lo strumento infatti vi mostra un cielo affollato di stelle, forse anche belle, ma se non sapete che cosa sono e dove siete, non trovate niente.
2) Se ad occhio nudo si vede poco a causa dell'inquinamento luminoso, non aspettatevi grandi cose con il telescopio. Potete avere quanta apertura volete e quanti oculari premium desiderate, ma il risultato non cambia. Nel mio caso, M13 si vede come un batuffolo grigio chiaro e ho un 130mm; con un dobson 200mm vedrei solo un batuffolo più grande, forse con qualche stellina e con un po più di definizione, ma niente altro. DI conseguenza prima di comprare qualsiasi strumento valutate bene il vostro abituale luogo di osservazione. Potrebbe essere che scegliendo uno strumento con minore apertura (e meno costoso, anche di molto) riuscite a ottenere lo stesso il vostro massimo risultato (in funzione del luogo).
3) Cercare di osservare quando le costellazioni sono almeno a mezzo cielo (a metà altezza fra orizzonte e zenit). Da mezzo cielo in giù il telescopio osserva in mezzo a più strati di atmosfera e invischiato nel pieno degli aloni di IL e di altro inquinamento.
4) Non si osserva a caso, ma si "spazzola una costellazione". Si sceglie un preciso obiettivo e si prepara la serata su quello: si leggono prima i libri, si preparano le mappe, si studia gli starhopping etc... Ovviamente scegliere un obiettivo secondario in caso di problemi (ad esempio io ho mollato M13 e ho osservato Lyra, per poi ritornare più tardi a M13 in condizioni migliori).
Osservare un obiettivo specifico permette, specie in città, di pianificarsi le serate al meglio e evitare di portarsi appresso troppi materiali; volendo si può tenere un'agenda in cui segnare giorno per giorno le cose migliori, in modo che negli anni a venire torna utile.