Cita:
Quello che cambia tra i due strumenti è la dimensione della macchia generata dal rosso e dal blu nel punto in cui si trova il fuoco giallo-verde. A parità di diametro la dimensione di questa macchia è inversamente proporzionale al rapporto focale f, e nella pratica si ritiene tollerabile il cromatismo se tale dimensione è inferiore a tre volte il diametro del disco di Airy a 555 nm: in pratica non si elimina l’aberrazione cromatica residua ma per così dire la si spazza sotto il tappeto (anzi, sopra, davanti al disco di Airy) dove dà meno fastidio. A questo criterio di tollerabilità se ne affiancano altri simili riportati in letteratura, dei quali uno dei più citati è quello di Sigdwick (Amateur Astronomer’s Handbook, p. 92) in base al quale il rapporto tra f e D (espresso in pollici), detto indice di aberrazione cromatica (IAC), non deve essere inferiore a 3. Secondo Conrady, autore di un fortunato manuale di progettazione ottica molto in voga nel secolo scorso, tale rapporto deve essere invece superiore a 5 (Applied Optics and Optical Design, p. 201)
Si il circolo di minima confusione a 550 nm (giallo-verde, senza alcun riferimento politico) è indipendente dalla lunghezza focale della lente, mentre la dimensione dell'immagine è proporzionale alla lunghezza focale, con la conseguenza che la migliore definizione si ottiene, a parità di diametro, utilizzando la maggiore lunghezza focale possibile.Il classico obiettivo acro degli anni 80, da 80 mm, portava un rapporto focale di F 15.
C'è tuttavia un corollario: i migliori obiettivi acro (Zeiss in testa)erano corretti per la riga C dell'idrogeno, che riveste la maggior importanza in astronomia: questo comportava un circolo di confusione ridottissimo a 656 nm ed immagini eccellenti in quella zona anche con focali ridotte, al prezzo di una maggiore sensibilità al blu,ma con un' ottima correzione anche dello sferocromatismo.Il sottoscritto ha usato per anni uno Zeiss 110/750 corretto per la riga C dell'Idrogeno con risultati eccellenti, specie sul Sole in monocromatico, dove lo spettro secondario era annullato.Quello che voglio dire, che la macchia di confusione a 550 nm è comunque un compromesso che abbassa l'aberrazione cromatica visibile dall'occhio a spese dell'incisione complessiva dell'immagine, ovvero, un ottimo obiettivo corretto per la riga C con un filtro giallo è a mio avviso superiore a quelli corretti per il giallo-verde.