Se non sai ancora niente di astronomia amatoriale è normale avere le idee confuse. Per questo la prima cosa da fare è comprare un libro che spieghi come osservare il cielo e come scegliere e usare il telescopio, da acquistare successivamente.
Comunque la caratteristica più importante di un telescopio è il
diametro dell'obiettivo, che ha il compito di concentrare la luce nel fuoco.
- Più è grande, maggiore sarà il
potere risolutivo (la capacità di vedere dettagli ad esempio su luna e pianeti; cioè di rivelare come distinti, separati, dettagli che a più basso ingrandimento o a occhio nudo ti appaiono come un tutt'uno; o rivelare come formata da due o più stelle una stella che a occhio nudo appare singola).
- Maggiore è la capacità di
raccolta della luce, come un imbuto. Oppure se usi una lente di ingrandimento sotto al Sole per provare a bruciare un pezzo di carta, con quella di maggior diametro farai prima perchè concentra più luce, e nel caso del Sole anche più calore. La maggiore quantità di luce permette di vedere oggetti del cielo profondo di una
maggiore magnitudine, cioè sempre più lontani e deboli.
- Più luce significa la possibilità teorica di raggiungere un più alto
ingrandimento. Quello massimo è circa due volte, due volte e mezzo il diametro del telescopio in mm. Per un 90mm sarà 180X-225X.
La maggiore quantità di luce è necessaria perchè più aumenti l'ingrandimento, più la luminosità dell'immagine diminuisce. Infatti ingrandendo l'immagine la sua luce si distribuisce su una superficie sempre maggiore. Più luce hai a disposizione, cioè più grande è il diametro, più tardi si esaurisce.
In realtà il limite all'ingrandimento massimo è la turbolenza atmosferica, il seeing, che se è brutto costringe a stare a bassi ingrandimenti
link.
Il Mak è un catadriottico (telescopio a lenti e specchi) compatto, con un po' di ostruzione data dal secondario e dal suo paraluce, con una lunga focale che non gli consente di ottenere un grande campo inquadrato su oggetti che non siano luna e pianeti.
Il rifrattore (a lenti) non è ostruito e questo modello acromatico presenta un po' di cromatismo (il cromatismo è un'aberrazione ottica causata solo dalle lenti, non dagli specchi). E' ben più lungo del Mak, perà non ha ostruzione e non lo devi collimare.
Io sceglierei il rifrattore. A parità di qualità di lavorazione ottica mi fido di più di un doppietto acromatico che di un mak che sul piano focale per le due riflessioni ha un valore dimezzato, più l'ostruzione del paraluce del secondario. Il cromatismo per me è tollerabile. Per un confronto ho trovato questo topic
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=3&t=20178