emiliano.turazzi ha scritto:
certo... e non escludo nulla per il futuro - e magari anche tu poi tornerai ad apprezzare l'equatoriale...
ma occhio! il fatto di immaginare o vedere non dipende dall'equatoriale o dall'altazimutale

- lo preciso perchè stiamo parlando con un neofita, lo so che lo sai benissimo
Non è che disprezzo l'equatoriale (ne ho 2), però non pensavo di trovarmi così bene in altazimutale.
Comunque concordo sulla precisazione e aggiungo: il bello del dobson è che si spende praticamente tutto per le ottiche, visto che in genere la "montatura" è ridotta ad una scatola di legno con qualche cuscinetto e qualche molla di tiraggio. Il tubo può essere in lamiera, a traliccio o (ce l'ha un mio amico) in cartone compresso, comunque anche qui il costo è ridotto.
A Saint Barthelemy ho avuto occasione di osservare nel gigante (40cm) di Granz e vedere la nebulosa Velo con l'occhio è stato veramente emozionante: certo con un ø250mm bisogna puntare a soggetti più modesti, ma sicuramente molti più di qualsiasi ø80mm, 114, 4" ecc ecc. Anche Giove nel GSO 250 era uno spettacolo.
Insomma, a mio parere, ecco i punti essenziali del dob:
1. si monta facilmente
2. si punta in modo molto naturale
3. va collimato ogni volta (come tutti gli strumenti se si vuol osservare decentemente)
3b. in genere il tempo di collimazione è pari (se non meno) al tempo di acclimatamento del tubo
4. in città, con l'inquinamento luminoso e le termiche, un diametro maggiore soffrirà molto di più il seeing non eccellente
Andando verso altre scelte, come un apocromatico o i Nexstar 4" si possono apprezzare più facilmente gli oggetti "cittadini" (come i pianeti), ma il diametro ridotto preclude l'osservazione del profondo cielo.
Simone
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Simone Martina(a.k.a. gaeeb)- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
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