perdonatemi se non leggo (se non a "spizzichi e bocconi" le precedenti 10 pagine di post) ma il topic è interessante e inusuale.
Io sono, a tutti gli effetti e con l'eccezione di quando torno ai lidi paradisiaci che la mia estrazione impone (da angioletto), un astrofilo di pianura, peggio: di città.
Osservo da un giardino in una area particolarmente fortunata per la generale tranquillità del seeing locale.
Solitamente il valore di questi si aggira sui 7/10 con qualche fortunata serata a 8/10 e anche qualcosa di più in casi eccezionali.
Quasi mai scende sotto 6/10, se escludiamo i giorni di pioggia e quando il vento spazza il cielo..
Il limite del cielo urbano milanese (diffcilemente si scorgono a occhio nudo stelle più deboli della 3° magnitudine) ha imposto, negli anni, la scelta dei soggetti osservati tanto che mi sono trasformato in un semiserio amante dei sistemi multipli e dei corpi maggiori del sistema solare.
In questo campo di osservazione mi cimento quasi esclusivamente con l'ausilio di rifrattori (di qualità più o meno elevata) e diametri relativamente contenuti e comunque non superiori ai 150mm.
Ho scoperto questo genere di osservazioni essere fonte di grandi soddisfazioni (quasi del tutto sconosciute prima) e risorsa tranquillizzante utilissima.
Indipendentemente dallo strumento utilizzato (benché io consigli sempre rifrattori a lungo fuoco per queste applicazioni visuali) consiglio a tutti gli sfortunati osservatori di pianura e città di cimentarsi con costanza nello studio e osservazione dei sistemi binari o multipli. Superate le prime difficoltà legate alla ricerca delle stelle si aprono infatti possibilità quasi illimitate di divertimento e "scoperta".
So che molti astrofili tentano l'osservazione di oggetti "deboli" anche sotto cieli inquinati. Personalmente non condivido la scelta avendo provato più volte con struementi dai 28 ai 40 cm. senza ottenere mai grandi soddisfazioni e decidere, infine, che il "deep sky" va fatto da cieli cristallini a quote alpine importanti (oltre i 1500 metri almeno) con strumenti di buone dimensioni (comunque sopra i 25/30 cm.). Con questo certo non biasimo nessuno, in fin dei conti importante è "stare con il naso per aria".
Paolo