1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 12:01 
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Iscritto il: lunedì 17 aprile 2006, 15:19
Messaggi: 2295
Località: Cividino (BG)
Tipo di Astrofilo: Visualista
davidem27 ha scritto:
Piano piano. 3msc ha chiesto quale tra newton 130 e mak 127 è meglio per osservare deepsky.
3mm di differenza di specchio fanno davvero poco o nulla. Quindi la capacità di raccolta luce è pressocchè simile. Il guadagno di luce è quasi irrilevante.
Il problema è anche il rapporto focale. f/12 è tanto per osservazione deepsky. Un telescopio f/12 è indicato per osservazioni planetarie e di stelle doppie.
Un telescopio f/10 è ancora accettabile per osservazioni deepsky (e ora entrano in gioco i cm). Sotto f/10 l'osservazione del cielo profondo diventa più appagante.
Il rapporto focale indica la luminosità dello strumento: quanto esso restituisce immagini luminose. Come facciamo a vedere una galassia con bassa magnitudine superficiale su un f/12? Se confrontato un oggetto del genere tra un 200mm f/5 e un 200mm f/10 è sicuramente più piacevole la visione dell'f/5.
Per quanto riguarda la questione degli ingrandimenti, confermo a grandi linee quello che ha scritto mars4ever.
Se avete dubbi....parlate! ;)


Ah, ecco...mi sembrava strano che il rapporto focale nn c'entrasse anche in visuale. :wink:

_________________

Il cielo è blu sopra le nuvole, e non è poi così lontano...


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 12:32 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
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Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
davidem27 ha scritto:
[...] Il problema è anche il rapporto focale. f/12 è tanto per osservazione deepsky. Un telescopio f/12 è indicato per osservazioni planetarie e di stelle doppie.
Un telescopio f/10 è ancora accettabile per osservazioni deepsky (e ora entrano in gioco i cm). Sotto f/10 l'osservazione del cielo profondo diventa più appagante.
Il rapporto focale indica la luminosità dello strumento: quanto esso restituisce immagini luminose. Come facciamo a vedere una galassia con bassa magnitudine superficiale su un f/12? Se confrontato un oggetto del genere tra un 200mm f/5 e un 200mm f/10 è sicuramente più piacevole la visione dell'f/5.
Per quanto riguarda la questione degli ingrandimenti, confermo a grandi linee quello che ha scritto mars4ever.
Se avete dubbi....parlate! ;)


Non sarei troppo d'accordo, almeno per quanto ho potuto capire io fin'ora.
Il rapporto focale indica la luminosità dello strumento SOLO fotograficamente parlando, quindi in visuale, a parità di ingrandimenti, di qualità ottica, di cammino ottico nel tubo e nell'oculare, ecc. ecc., l'immagine dello stesso oggetto nella stessa serata agli stessi ingrandimenti avrà la stessa luminosità in un 130 f/7 e in un 130 f/12.

Sono d'accordissimo con Ford invece che la differenza in visuale tra i due strumenti, al di là del discorso più che giusto sugli ingrandimenti raggiungibili, sia da ricercare più sul tipo di schema ottico differente:
il mak ha un menisco molto spesso in cui la luce viene rifratta, in più deve poi riflettersi nel primario e nel secondario prima di arrivare all'oculare. Questo genera inevitabilmente perdita di fotoni e quindi di luminosità rispetto al newton.

D'altra parte, l'ottica del mak è molto ben corretta per via della lunga focale, inoltre il secondario ottenuto direttamente sul lato interno del menisco consente un'ostruzione più contenuta rispetto a quella del newton da 130 e questo garantisce (insieme anche al trattamento antiriflessi sul menisco e all'assenza degli spiders) un miglior contrasto sull'alta risoluzione rispetto al newton da 130.

Alla fine della storia, se l'interesse principale è l'osservazione visuale del profondo cielo, il newton è preferibile.

Sbab

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 16:45 
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Iscritto il: venerdì 5 maggio 2006, 13:14
Messaggi: 19
io volevo sapere la differenza in visuale tra un mak 127 f12 e un newton 130 f7.7 ....
correggetemi se sbaglio...
punto una galassia con il newton a 45 ingrandimenti (con un certo oculare)
punto una galassia con il mak a 45 ingrandimenti ( chiaramente con un altro oculare essendo a focale piu' lunga )
130/45 = 2.88 e' la pupilla di uscita in entrambi i telescopi
quindi la luce che mi si stampa sulla retina del mio occhio teoricamente dovrebbe essere uguale,inoltre l'ostruzione che ho sul newton e' maggiore che nel mak....
teoricamente in visuale dovrei vedere la stessa cosa ?
ho detto ca77ate ?
chiedo questo perche mi piacerebbe prendere un newton , in quanto mi ispira maggiormente il deep, ma considerando che osservero al 98% da casa, cosiderando che il newton deve essere collimato con piu' frequenza , considerando che l' IL influisce piu' sul newton, pensavo che con il mak risolvevo questi problemi , e in piu' ottenevo "PRESSOCHE" la stessa immagine del newton....
se la differenza invece e' sostanziale allora passo al newton 150/750 e imparero a collimarlo...

cordialmente

3msc


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 17:42 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
3msc ha scritto:
correggetemi se sbaglio...
punto una galassia con il newton a 45 ingrandimenti (con un certo oculare)
punto una galassia con il mak a 45 ingrandimenti ( chiaramente con un altro oculare essendo a focale piu' lunga )
130/45 = 2.88 e' la pupilla di uscita in entrambi i telescopi
quindi la luce che mi si stampa sulla retina del mio occhio teoricamente dovrebbe essere uguale,inoltre l'ostruzione che ho sul newton e' maggiore che nel mak....
teoricamente in visuale dovrei vedere la stessa cosa ?

Il ragionamento è corretto, a parità di ingrandimenti l'unica cosa che fa cambiare la luminosità di un telescopio è il suo diametro. Il rapporto focale è una misura che ha senso solo in ambito fotografico (e solo al fuoco diretto, se inserisco un elemento ottico come una Barlow o un riduttore di focale, vado a cambiare la lunghezza focale risultante e, con essa, anche il rapporto focale).

E' vero che in un Newton la luce non deve attraversare il menisco, e che probabilmente non passerà neppure da una diagonale, ma questi elemento modificano di pochissimo (sfido a rilevarla) la quantità di luce trasmessa.

Anche la differenza di diametro di tre millimetri è trascurabile. Quello che cambia è la dimensione dello strumento (il catadriottico è più compatto). Un'altra cosa vera, che spesso non si sottolinea, è che un Maksutov-Cassegrain si scollima molto difficilmente e questo, specie per un neofita, è un grande vantaggio.

A mio avviso la tua scelta deve essere fatta tenendo conto soprattutto di fattori quali il costo (considerando che, come ti è stato detto, ti occorreranno oculari diversi) e la qualità costruttiva.

Sempre a mio avviso l'elemento essenziale per l'osservazione deepsky, e mai abbastanza sottolineato, non lo si trova nei negozi: è un cielo trasparente e buio.


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 17:48 
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Iscritto il: lunedì 3 luglio 2006, 15:29
Messaggi: 1307
ivaldo ha scritto:
Sempre a mio avviso l'elemento essenziale per l'osservazione deepsky, e mai abbastanza sottolineato, non lo si trova nei negozi: è un cielo trasparente e buio.


certo. il buio...tu come sei messo? tanto IL?
se la cosa è tragica ci sono i filtri, ma non fanno sparire completamente l'inquinamento, possono solo migliorare la qualità.

e poi penso...127...130...3 cm non cambiano la vita


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 18:09 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
enzo ha scritto:
il buio...tu come sei messo? tanto IL?

Qui da casa sono in una situazione media quanto ad inquinamento luminoso, il vero problema è che ho un balconcino minuscolo che mi fa vedere una piccola porzione di cielo tra due palme. Ogni volta che posso mi sposto in montagna dove, freddo a parte, la situazione migliora moltissimo. Secondo me, a parte pochissimi fortunati, gli astrofili devono trasformasi in nomadi per godere del proprio hobby.


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 18:54 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
ivaldo ha scritto:
Anche la differenza di diametro di tre millimetri è trascurabile. Quello che cambia è la dimensione dello strumento (il catadriottico è più compatto). Un'altra cosa vera, che spesso non si sottolinea, è che un Maksutov-Cassegrain si scollima molto difficilmente e questo, specie per un neofita, è un grande vantaggio.

A mio avviso la tua scelta deve essere fatta tenendo conto soprattutto di fattori quali il costo (considerando che, come ti è stato detto, ti occorreranno oculari diversi) e la qualità costruttiva.

.


Ecco, se riesci ad ottenere gli stessi 45 ingrandimenti col Mak e col Newton, devi valutare soprattutto:
-costo (il Mak mi pare venga parecchio di più);
-trasportabilità (qui vince il Mak, e lo porti facilmente sotto cieli bui).

I 45 ingrandimenti sul Mak con focale 1500mm sono ancora raggiungibili all'incirca con un Plossl 32mm (servirebbero 33-34mm).

Per l'irrilevanza del rapporto focale in visuale mi sono basato su quanto scritto ne "Il libro dei telescopi" e "Il manuale dell'astrofilo" di Ferreri, e altri articoli che non ho sottomano e non ricordo di preciso per poterli citare.

_________________
Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
Osservo con:
Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 19:27 
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Iscritto il: venerdì 5 maggio 2006, 13:14
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se e' cosi' allora forse prendero' il mak,
uno strumento simile in visuale a un 130/1000 per quanto riguarda il deep e migliore sul planetario ...se poi avessi la possibilita di muovermi alla ricerca di cieli bui allora esclusivamente dobson...
cosi' poi mi ritroverei due strumenti perfetti.... e complementari..

aspetto qualche risposta soprattutto da sbab, che vedo nella firma che possiede entrambi i telescopi.

Grazie a tutti.

...alla fine poi magari prendero il newton....chissa...
certo che scegliere e' difficile...
ci vorrebbero parecchi soldi e ...due telescopi.....

cordialmente
3msc


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 Oggetto del messaggio: Re: ok
MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 21:36 
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3msc ha scritto:
certo che scegliere e' difficile...
ci vorrebbero parecchi soldi e ...due telescopi.....

Certo una scelta perfettamente equilibrata è difficilissima. Se posso permettermi di darti un consiglio però, non ponderare troppo a lungo. Nessuno dei due strumenti tra cui stai scegliendo sarà definitivo, ma certamente ciascuno dei due ti darà molte soddisfazioni se impari a trarne il meglio. E, a mio avviso, imparare a ottenere emozionanti visioni dal proprio stumento ed interpretarle è uno degli aspetti più belli di questa passione. A tutti coloro che iniziando vorrebbero strumenti costosissimi ed ipersofisticati mi piace ricordare che uno dei padri dell'astronomia, Galileo, fece le sue scoperte con uno strumento che oggi chiunque qui sul forum classificherebbe come ignobile fondo di bottiglia.

Insomma, l'universo ti aspetta.


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 Oggetto del messaggio: Re: ok
MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 22:10 
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3msc ha scritto:
se e' cosi' allora forse prendero' il mak,
uno strumento simile in visuale a un 130/1000 per quanto riguarda il deep e migliore sul planetario ...se poi avessi la possibilita di muovermi alla ricerca di cieli bui allora esclusivamente dobson...
cosi' poi mi ritroverei due strumenti perfetti.... e complementari..

aspetto qualche risposta soprattutto da sbab, che vedo nella firma che possiede entrambi i telescopi.

Grazie a tutti.

...alla fine poi magari prendero il newton....chissa...
certo che scegliere e' difficile...
ci vorrebbero parecchi soldi e ...due telescopi.....

cordialmente
3msc


Sì, io ho il mak127 e un dobson da 12".
Il mak è stato il mio primo strumento e l'ho usato con soddisfazione per un annetto circa.
Poi, sai com'è, l'appetito vien mangiando, e come ha suggerito anche Ivaldo, probabilmente né il mak127 né il newton130 saranno il tuo strumento definitivo....
Il mak, rispetto al newton130 ha qualche marcia in più: estrema compattezza (lo porti in giro molto facilmente e lo riponi in una valigetta da elettricista!), migliori prestazioni sui pianeti (rispetto al newton130), adatto alla ripresa con webcam grazie alla lunga focale; inoltre, grazie alle sue ridotte dimensioni su una montatura come la eq3.2 è già una roccia di stabilità! Viceversa, il newton130 per essere montato stabilmente necessiterebbe di una eq5 (la eq2 in dotazione fa ridere!).

D'altra parte però il mak127 costa sui 600 euro con la eq3.2 e senza motorizzazione, mentre il newton130 su eq2 ne costa 300.....
A conti fatti, aggiungendo la motorizzazione e un cercatore ottico al mak (che è fornito di red-dot di serie) andresti a spendere sui 700 /750 euro; il newton130 della Skywatcher invece te lo porti a casa con 300 euro + 150 euro per una montatura eq5 motorizzata usata.

Volendo, restando sul newton, c'è anche l'alternativa Bresser 130. Lo ha appena preso un amico e ho avuto modo di vederlo anche se solo per poche ore.
Non saprei dire se l'ottica Bresser sia all'altezza di quella Skywatcher, ma la montatura del Bresser è veramente notevole: sembra in tutto e per tutto una eq5 di colore grigio. Il prezzo è molto competitivo, considerando che per 350 euro ti danno anche un cercatore ottico 6x30 e tre oculari (lo skywatcher130 invece ha un cercatore 5x24 di plastica!).

Ma tornando al confronto tra il mak e il newton130, se pensi che in futuro ti prenderai uno strumento dedicato al deep (vedi dobson o altro di maggior apertura), allora se riesci a rientrare nel tuo budget il mak è senz'altro una scelta più azzeccata visto che ti tornerebbe utile anche in seguito come strumento complementare.
E' lo stesso ragionamento che ho fatto io, anche se, a dir la verità, da quando ho il dobson da 12" (circa da 9 mesi) avrò usato il mak sì e no 2 volte.....

Cieli sereni
Sbab

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