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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: giovedì 8 maggio 2014, 21:57 
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Iscritto il: venerdì 7 marzo 2014, 18:18
Messaggi: 57
so, Marcopie, che ottenere il massimo dal mio Mak sarà ridicolo rispetto ad altri strumenti...cosa ti fa pensare che non ne sia consapevole solo perchè mi affaccio solo ora in questo mondo?
solo cerco di farlo nel mio piccolo e volevo un consiglio sul diagonale punto. consiglio che anche tu potresti darmi, se vuoi.
se vuoi andartene dalla discussione libero di farlo..a me non disturba la tua presenza anzi fa piacere così come quella di tutti coloro che possano consigliarmi in un ottica limitata a quello che è, per ora, il mio "piccolo strumento"
il tempo per roba + importante verra più avanti, quando e se mi sarò stancato e vorrò andare oltre quello che faccio con ciò che ho tra le mani adesso :wave:


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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: giovedì 8 maggio 2014, 22:08 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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Marcopie ha scritto:
yourockets ha scritto:
Ti faccio un paio di esempi:
- "mi ci sono molto divertito" (cit. Yourockets) significa che chi ha usato quello strumento ci stava sostanzialmente giocando, perché per le "cose serie" ne ha un altro.



Marco... non so come risponderti, praticamente mi accusi di essere in malafede, non volevo rispondere, ma ti ho riletto meglio e, francamente, preferisco rispondere in chiaro.
io non ho l'abitudine di dire cose che non penso nè quella di millanatare di fare cose che non faccio.nè, tantomeno, quella di prender troppo sul serio un hobby.
quindi:
1) sono partito con un 130
2) sono passato ad un 150
3) ho affiancato al 150 un mak 90 con cui ho osservato spesso e con godimento saturno, preferendolo al poco più grande 150, la luna e giove.
4) ho preso un 8" e ho rivenduto il mak 90
5) ho ricomprato il mak 90 (sempre lo stesso non il modello, proprio lo stesso telescopio :) )
principalmente per avere qualcosa di maneggevole che naturalmente rende meno dell 8" ma sul quale mi intrattengo per delle buone mezz'ore quando lo uso
6) ho comprato un rifrattore da 90mm principalmente per fare osservazione solare, ma l'ho trovato sorprendente nel planetario, ho osservato con molto piacere giove. lo uso poco principalmente perchè non ho ancora un contrappeso adatto.
7) fra mezz'ora prendo il mak 90 e punto marte dalla cucina perchè non ho voglia di smontare tutto il baraccone dell 8" e qualcosa vedrò comunque (penso sarebbe meglio il rifrattore,ma lo uso con la stessa montatura dell' 8" e sarei da capo...)

da un 90mm si possono tirare fuori un po' di cose, anche un bel po', basta sapere entro che limiti.
io del resto mi diverto anche ad occhio nudo...

del resto dire a un principiante che ha un mak 90 "per fare cose serie ci vuole altro, passa ad un diametro superiore" non mi sembra così costruttivo.

ps naturalmente quando ho scritto "contrariamente a marcopie io etc" non intendevo minimamente offenderti nè sfotterti. era una battuta. :)

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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: giovedì 8 maggio 2014, 22:11 
Ovviamente dobbiamo renderci conto che si tratta pur sempre di uno strumentino cinese, entry level, molto economico, di apertura tutto sommato modesta.
Tuttavia un Mc90 lo si potrebbe definire un "piccolo gioiellino", per il suo rapporto qualità-prezzo.
E' indubbiamente divertente, anche perchè estremamente compatto, "da viaggio".
E comunque 9cm non sono poi cos' pochi.
Si può vedere molto, e si può imparare molto, con uno strumentino simile, spendendo tutto sommato "una cippa"... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: giovedì 8 maggio 2014, 22:16 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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boh io sono d'accordo con te ( una volta tanto :lol: ) e non credo di aver lasciato intendere che un mak 90 sia il non plus ultra... :)

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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: giovedì 8 maggio 2014, 22:28 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
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fede67 ha scritto:
Si può vedere molto, e si può imparare molto, con uno strumentino simile, spendendo tutto sommato "una cippa"... :mrgreen:

Certo, a patto di non investirci un capitale in accessori che aggiungono molto poco a quanto si vede.
E, ok, si può imparare molto, ma tutte cose che si imparerebbero comunque anche con uno strumento più grosso, non cose che si devono imparare per forza con quello.
E a questo punto vi devo citare Dan Akroyd, nel film "Lo strizzacervelli", quando in un discorso ufficiale, spacciandosi per un luminare della psichiatria, afferma: "Hanno contestato che le mie terapie sono molto lunghe... ebbene io vi dico che qualunque lavoro che possa essere fatto bene in un tempo breve, può essere fatto altrettanto bene in un tempo più lungo!" Ecco, molte volte nei discorsi degli astrofili mi sembra di leggere echi di quest'idea.

@ Yourockets, scusami se è sembrato che ce l'avessi con te, è semplicemente che questo piccolo mondo finisce spesso e volentieri con l'essere autoreferenziale, e non riesce ad adeguare concetti e linguaggi a chi si affaccia da neofita.

P.s.: anch'io ho fatto "la gavetta" salendo di diametro un passo alla volta, ma oggi come oggi non lo rifarei, perché i tempi sono cambiati. Con quello che costano adesso i telescopi cinesi per me non ha semplicemente senso iniziare con meno di 25cm di apertura. Consideratelo un parere "estremista", ma è la mia idea.

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autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
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- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: giovedì 8 maggio 2014, 22:49 
Marcopie ha scritto:
E, ok, si può imparare molto, ma tutte cose che si imparerebbero comunque anche con uno strumento più grosso, non cose che si devono imparare per forza con quello.


Si, ma che c'entra? Mica ha detto che voleva prendersi un 300 e gli è stato consigliato di iniziare con un sessantino...
ha preso un onestissimo e dignitosissimo piccolo maksutov economico, ed è rimasto deluso.
Gli si è spiegato quali sono i limiti del suo setup, sia ottici che accessoristici.
Gli oculari in dotazione sono dei Modified Achromat, derivati Kellner... con cella in plastica... non di certo ottimali per valorizzare la comunque dignitosa ottica di uno specchio lavorato in Lambda/4...
e non gli si è consigliato di prendere un Ethos, ma una diagonale da 70 euro, che non è certo una spesa pazza, e che cambia notevolmente le prestazioni di tutto il treno ottico. Il passo successivo sarà un 10mm di discreta qualità, e basta spenderci 40-60 euro... e il "setup" è ottimizzato... ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: giovedì 8 maggio 2014, 23:02 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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nessun problema marco :) capisco anche il punto :)

io non so che dire... non tutti siamo uguali c'è chi parte con un 25 cm (che non è niente male) e si trova benissimo da subito, chi rimane deluso lo stesso, chi non riesce ad usarlo.
pensa che io avrei problemi con un newton sui 10" e osservo da anni con uno SC da 8... (i due sistemi sono diversi, il tubo del newton è molto più lungo l'oculare in un'altra posizione, la collimazione meno intuitiva etc) e sono relativamente sicuro che se fossi partito con qualcosa di più grande del 130 ( che già mi sembrava immenso :) ) avrei avuto serissime difficoltà (ma parlo per ME - all'epoca manco guidavo...figurati portarmi in giro un telescopio...riordo viaggi in metropolitana col 130 dentro una custodia di violoncello :lol:).
magari il marcopie di oggi non avrebbe bisogno di ripassare da tutte le tappe intermedie, ma ha 30 anni di esperienza osservativa - magari non ne avresti avuto bisogno nemmeno 30 anni fa ( ed è possibilissimo, anzi assai probabile se ho ben capito il tipo di persona che sei :) )

ps non sono un fanatico dell'idea di gavetta intesa come lungo apprendistato fatto di sacrifici. penso ci siano delle tappe però, difficilmente si possono saltare (il che non vuol dire che si deve partire dal binocolo per arrivare al 60cm), ma ognuno le fa con diverse velocità. e non tutti le faranno tutte :) per esempio, io so già dove mi sono fermato e non credo che andrò molto più in là

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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2014, 9:23 
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Provo a prenderla da un'altra prospettiva.

Esistono meccanismi psicologici molto perversi che fanno si che le sofferenze siano metabolizzate come "necessarie e dovute". Questo perché la nostra mente si rifiuta di considerarle sofferenze, e cerca di giustificarle nei termini di un "percorso di crescita individuale". Dentro questi meccanismi di autodifesa ci sta di tutto, dalla sindrome di Stoccolma (vittime che si affezionano ai propri carnefici), all'accettazione passiva e rassegnata di torti subìti.

Dopo questo preambolo torno al punto: io so esattamente perché ho iniziato con un 114/900, e i motivi sono che 1) a quell'età non potevo permettermi uno strumento più grande, 2) sul mercato non c'era niente di "arrivabile" (un 8" costava quanto un'automobile) e 3) quello era lo standard dell'epoca. Sono perfettamente consapevole che quella non fu una libera scelta ma una decisione obbligata. Se avessi avuto allora l'opportunità di osservare con un 20-25cm il 114/900 sarebbe finito a far la polvere in tempo zero.

Quello che ancora manca al mondo dell'astronomia amatoriale è un netto discrimine tra l'interesse per gli oggetti osservati e quello per gli oggetti che ci consentono di osservare. La cosa più difficile nel leggere ed interpretare i discorsi degli astrofili (o sedicenti tali) è capire quanta della loro passione è dirottata verso il mezzo (gli strumenti) e quanta verso il fine (l'osservazione del cielo) Questi valori variano sull'intero spettro: ci sono astrofili che sanno tutto sugli strumenti che possiedono, che li hanno smontati, rimontati e rifiniti, avendoci osservato in tutto una manciata di oggetti celesti in condizioni pessime, ed altri, per contro, che ti citano, descrivono e puntano a memoria pressoché l'intero catalogo NGC lavorando con strumenti vecchi e consunti ed oculari obsoleti, e disinteressandosi del tutto del mercato.

Altri termini che contribuiscono a far pesare la bilancia nella direzione della "strumentofilìa" anziché della "astrofilìa" sono che da un lato gli strumenti vivono un periodo di rapido perfezionamento tecnico a costi decrescenti, dall'altro che il cielo è sempre più degradato ed inguardabile se non a fronte di trasferte impegnative (ore di macchina per finire da soli, di notte, in cima ad una montagna)

Il problema per i neofiti è comprendere con chi si ha a che fare e collocarsi all'interno di questo spettro. Tornando a konus_explorer: sei sicuro che quello che ti viene consigliato ti aiuterà a scoprire l'Universo, e non piuttosto ad acquisire competenze (inutili?) sui potenziali utilizzi di giocattoli tecnologici raffinati e costosi?

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Marco Pierfranceschi,
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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2014, 10:03 
Marcopie ha scritto:
(ore di macchina per finire da soli, di notte, in cima ad una montagna)



Finisce "da solo" solo chi vuole stare "da solo"...
ne ho "battute" di montagne col telescopio, ma ero sempre in buona compagnia... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: delusione...
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2014, 10:09 
Marcopie ha scritto:

Altri termini che contribuiscono a far pesare la bilancia nella direzione della "strumentofilìa" anziché della "astrofilìa" sono che da un lato gli strumenti vivono un periodo di rapido perfezionamento tecnico a costi decrescenti, dall'altro che il cielo è sempre più degradato ed inguardabile se non a fronte di trasferte impegnative (ore di macchina per finire da soli, di notte, in cima ad una montagna)


Mah... io invece lo vedo come un problema prettamente sociologico.
Per come si è sviluppata la nostra società "moderna", oggi è più importante "possedere"... lo vediamo in tutti i "campi"... dai telefonini, agli elettrodomestici...
e l'astrofilia non fa eccezione... è un trend che è ormai impossibile cambiare o invertir, perchè viviamo in una società dove abbiamo quotidianamente una pletora di input fortissimi nella direzione del consumismo.
La "logica" dovrebbe porrtare ad avere, grazie al continuo calo dei prezzi e miglioramento delle tecnologie, ad avere un solo ottimostrumento, o un paio, ed una selezione ragionata di ottimi accessori...
invece nella stragrande maggioranza dei casi vediamo ridondanza di strumenti-giocattolo ultraeconomici, e montagne di accessori inutili e ridondanti, mediamente di scarsissima qualità, con una invasiva presenza di elettronica "finto hi-tec" plasticosa, a scapito delle prestazioni ottiche e meccaniche che dovrebbero essere sempre prioritarie in astronomia.


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