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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 3 febbraio 2013, 15:30 
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Iscritto il: lunedì 21 gennaio 2013, 16:28
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fabio_bocci ha scritto:
Ma la produzione Statunitense dove sarebbe? La Celestron dopo l'acquisto della Synta/Skywatcher produce la maggior parte degli strumenti in Cina. La Meade si è trasferita in Messico, va bene il continente è rimasto quello, ma insomma... Rimane l'Astro Physics e pochi altri...


Sì, infatti, mi sono riferito al giappone come esempio, nel senso che molta della produzione ottica è rimasta nel luogo d' origine e non si tratta solo di prodotti di altissimo qualità: diciamo che a partire da cifre non irrisorie, ma neanche alte, si può acquistare un obiettivo canon (ad esempio) originale che sia di medio livello, senza che questo debba essere per forza prodotto in cina. Diciamo che più che un problema di costi di produzione imprescindibili per chiunque, è un qualcosa legato a come ogni singola nazione riesce a gestire se stessa in termini di politca economica ecc. ecc. Perchè posso comprarmi un serie L prodotto in giappone ancora, a un prezzo inferiore ai mille euro, o un qualsiasi obiettivo ultrasonic o sigma, ma non posso farlo ormai per un celestron di medio livello su quel prezzo lì, che sia ancora made in USA?

Comunque restiamo sull' "astrofilo" :D . Se nessuno mi dà pareri sui miei oculari mi sa che ho preso tre belle ciofeche! :mrgreen:
E la parallasse, così fastidiosa, lo è solo per alcuni e altri astrofili riescono a tollerarla, perchè? Come si fa a sapere in anticipo se è presente o meno in un oculare?


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MessaggioInviato: domenica 3 febbraio 2013, 16:13 
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Non conosco gli oculari che hai, penso che qualitativamente siano più che discreti e che valgano quello che costano. L'effetto parallasse è comune a molti oculari che hanno una estrazione pupillare abbastanza ampia. L'effetto però è molto funzione di come è fatto il paraluce in gomma, perchè un minimo appoggio nella zona del sopracciglio è necessario per mantenere l'occhio nella giusta posizione. Spesso si da colpa all'oculare dell'eccessivo effetto parallasse che però se la conchiglia paraluce fosse realizzata meglio non si noterebbe.
Poi sul fatto che molti obbiettivi fotografici siano realizzati in Giappone non ci scommetterei, magari le lenti sono fatte in Cina e sono solo assemblati in giappone oppure sono fatti tutti in Cina. Oramai anche le aziende giapponesi fabbricano molti prodotti, anche se non tutti, in Cina sempre per il medesimo problema dei costi. Anche la Vixen oramai ha dirottato in Cina gran parte della produzione, soprattutto quella di minor pregio, proprio per poter rimanere competitiva con i prezzi.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: domenica 3 febbraio 2013, 16:30 
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Iscritto il: lunedì 21 gennaio 2013, 16:28
Messaggi: 5
fabio_bocci ha scritto:
Non conosco gli oculari che hai, penso che qualitativamente siano più che discreti e che valgano quello che costano. L'effetto parallasse è comune a molti oculari che hanno una estrazione pupillare abbastanza ampia. L'effetto però è molto funzione di come è fatto il paraluce in gomma, perchè un minimo appoggio nella zona del sopracciglio è necessario per mantenere l'occhio nella giusta posizione. Spesso si da colpa all'oculare dell'eccessivo effetto parallasse che però se la conchiglia paraluce fosse realizzata meglio non si noterebbe.


Okay, grazie della spiegazione. In effetti i due Celestron riescono a mitigare un po' il problema, usando il paraluce in gomma estratto, anche se l' X-cel è veramente problematico. L' orion invece non presenta molta differenza estraendo o non estraendo il paraluce, davvero un oculare ben realizzato, mi sento di dire in qualità di inesperto; magari un astrofilo ben più preparato di me ci troverà molti altri difetti...a risentirci allora, magari per argomenti non così "basic" :wink:


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MessaggioInviato: domenica 3 febbraio 2013, 18:05 
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Iscritto il: sabato 19 dicembre 2009, 16:54
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fabio_bocci ha scritto:
Forse non hai capito, la lista dei produttori se togli i tre principali è molto esigua ed i loro prodotti sono di nicchia e così costosi che ne vengono venduti pochissimi.

No, forse sei tu a non capire. Ovvero non puoi venir fuori con "dov'è la produzione Statunitense" quando, se togliamo i produttori Cinesi con la miriade di sottoprodotti venduti con marchi differenti o semplicemente "assemblati" fuori dalla Cina, a conti fatti la percentuale restante "produttiva" statunitense di telescopi è molto elevata rispetto al "resto del mondo" non Cinese.


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MessaggioInviato: domenica 3 febbraio 2013, 18:20 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Markigno puoi dire quello che vuoi, però solo spostando la produzione Celestron e Meade dagli Stati Uniti la produzione ottica amatoriale di questo Paese nel settore dei telescopi è diminuita un bel pò non ti sembra?

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MessaggioInviato: domenica 3 febbraio 2013, 18:37 
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Iscritto il: sabato 19 dicembre 2009, 16:54
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Vedi Fabio, credo che sia io che tu continueremo a non capirci su questo punto, perchè stiamo concettualmente su due strade diverse. Quindi in amicizia e con tutto rispetto... chiudo :mrgreen:


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MessaggioInviato: martedì 5 febbraio 2013, 9:27 
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Iscritto il: lunedì 21 gennaio 2013, 16:28
Messaggi: 5
Ho svitato la lente frontale e ho effettuato la pulizia del maksutov 90: sarà la mia impressione di non esperto, però mi sembra che ora lo strumento riesca a catturare più luce: Giove risulta più luminoso, anche usando l' oculare da 9 mm. Può essere che le condizioni atmosferiche fossero migliori, anche se ho ben prestato attenzione a questo parametro prima di giudicare la resa da "mak pulito", però anche in osservazioni terrestri si nota indiscutibilmente (a mio parere) una miglior resa proprio nella capacità di trasmettere la luce da parte dello strumento.

Il fatto è che ora si notano ancora granelli di polvere qui e là, impossibili da eliminare totalmente, perchè presenti ovunque nell' aria, ma la situazione è ben diversa da prima, quando si notava sotto la lente frontale più che dei granellini, una specie di pulviscolo uniforme nella distribuzione, una specie di patina ecco.

Sul fatto poi, come si è detto, che anche gli obiettivi "made in Japan" non siano dei "veri" made in japan, non sono d' accordo, per due motivi:
se così fosse, che in giappone si limitano ad assemblare parti made in china, a un certo punto lo si saprebbe per certo, impossibile nascondere il segreto, le fabbriche giapponesi sono da sempre aperte a vari giornalisti ecc. proprio per testimoniare la qulità della loro industria. Sarebbe insomma un truffa internazionale, che poi diventerebbe uno scandalo e che non servirebbe a nessuno, in primis ai giapponesi.

Ma se fosse invece tutto vero, ci sarebbe comunque di male poco o nulla, in quanto com'è noto la differenza tra un prodotto ottico di gran qualità e uno scadente, non risiede solo nella qualità dei vetri, ma anche - e in egual misura - nella cura e precisione dell' assemblaggio.

E ancora, per concludere, se fosse così semplice produrre in cina e poi imbrogliare con un finto "made in...", ma allora perchè non lo ha fatto anche la celestron, avremmo ora stupendi telescopi "USA" a prezzi cinesi.

I giapponesi quel che gli conviene produrre in cina, lo producono, lo scrivono su senza farsi problemi e il resto lo producono a casa loro, perchè e questo è il discorso importante, a loro stessi ci tengono ancora.


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