Ciao Slivia,
mi hai nominato, quindi non sarbbe simpatico non rispondere: le ombre sulla Luna sono piene, quasi solide, di certo assolute e nette. Una matita morbida, almeno6 se non 8 B è l'unico strumento che riesce a renderle adeguatamente.
Le zone di luce invece sono abbaglianti, vivide: la carta non colorata non è bianca abbastanza: usa allora una tmatita acquarellabile bianca, o una matite per occhi bianco perlaceo o una lumocolor permanent Steadfler bianca pastellata. Ulima risorsa è il liquido bianco correttore.
Questi sono gli estremi: in mezzo ci sono almeno altri 7 toni:
1. carta priva di colore o cancellata;
2. matita 2B posata con lo sfumino;
3. matita 2B leggera;
4. 2B pesante;
5. 4B leggera;
6. 4B pesante;
7. 6B leggera.
Incomincia sempre dalle zone più scure, e progressivamente satura le zone più chiare, poi applica il fissativo spray, lascia asciugare ed infine applica il colore bianco, quindi fissa di nuovo.
Tieni conto che nel mio disegno di Copernico la matita bianca è stata usata solo pe rle crestine bianche a ore 10 del cratere (segmento SW), mentre il tono grigio chiaro del contorno è tipicamente matita 2B leggera stesa con lo sfumino. Le ombre sono ovviamente 6B data pesante.
Ogni tono di grafite, salvo la 6B o la 8B pesanti, deve essere sempre trattato con lo sfumino, per renderlo morbido ed uniforme e dare la sensazione della polvere posata dolcemente.
Per fare il disegno devi naturalmente partire da una rappresentazione schematica delle forme e delle ombre, che progressivamente rifinisci, aggiungendo detagli e particolari.
Non fare zone troppo ampie: limitati ad un cratere, ad una montagna, ad una rima, altrimenti nella vastità di dettagli che vedi finisci per perdere l'orientamento.
Se te la cavi con l'inglese prova a leggere l'articolo di Fred (che sono poi io) in questo documento:
http://moon.scopesandscapes.com/tlo_back/tlo200906.pdfCiao
Mallard