Ciao,
ho avuto le eq3.2 e la eq5 che tuttora possiedo; tra le due non c'è grande differenza in termini di trasportabilità, mentre come portata si nota un netto miglioramento, io prenderei la eq5.
La guida manuale con un rifrattore è teoricamente possibile, ti dico come si faceva a basso costo quando ancora le autoguide erano roba da fantascienza e le guide fuoriasse roba da ricchi

: una volta stazionata la montatura al meglio che puoi (più sei preciso e meno dovrai correggere, quindi vale la pena utilizzare il cannocchiale polare e/o il bigourdain) devi procurarti un oculare con un reticolo, puoi cannibalizzare un vecchio kellner o plossl e inserire un paio di fili ortogonali, vanno bene anche i capelli.

Poi punti una stella abbastanza luminosa e magari la sfochi un po' per avere una dimensione maggiore; quindi fai partire i motori e ti attacchi all'oculare e con la tastiera correggi le derive. Il problema è il ritardo con il quale i motori rispondono al comando e l'imprecisione intrinseca dello stesso nel ricentrare la stella guida. Questo fattore è invisibile con obiettivi fino a 50mm, rischioso fino a 100mm, sconsigliabile sopra
Ah, dimenticavo il fattore più importante, tanta pazienza, anche se il digitale almeno ha abbattuto le spese per lo sviluppo di diapositive da buttare
Luca
_________________
Dob LB 12", Mak 127sw, sw80ED, C8, newton sw 200/1000; eq5 motor;HEQ5PRO, Celestron CG5gt, Orion StarShoot autoguider, SPC900NC WO 40 2" - PAN 27 2" - Burgess 20 - Speer Waler II 13,4 - TMB 9 - Or 7 -SW UWA 6mm - TMB 5 - Televue Barlow 2x[/size]
GHT 20x90 - Vortex 8*42; Manfrotto 055XB+701hdv Canon 7D Mark II; Canon 600D e 1000DLe mie immagini: http://www.astrobin.com/users/Luca_M/