alessandro71 ha scritto:
Un paio di domande. Sarebbe giusto pensare che man mao che il pianeta rallenta, si andrà verso un giorno fatto di sei mesi di sole e sei di notte?
Quando la rotazione sarà del tutto bloccata avverrà questo... ma prima vi sarà un periodo in cui la rotazione sarà sincrona alla velocità di rivoluzione immergendo quindi per un certo periodo un emisfero nel buio e l'altro nel sole.
alessandro71 ha scritto:
Le temperature raggiunte sarebbero in qualche modo sopportabili dall'uomo e dalla natura? E sarebbe più - come dire - facile vivere dove è notte o dove è giorno?
Il rallentamento deve avvenire in maniera graduale perché la temperatura possa essere sopportabile. Se è repentino nessuno sopravviverà perchè la crosta per l'enorme calore si squaglierà completamente mescolandosi con il mantello sottostante rendendo la superfice della terra un immenso oceano di magma.
La fotosintesi clorofilliana nelle regione immerse in una lunga oscurità si interromperebbe rendendo impossibile la vita agli animali che dipendono direttamente ed indirettamente dalle piante per sopravvivere.
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Però mi viene in mente una soluzione originale che non mi è mai capitato di leggere in un racconto o romanzo di fantascienza. Vuoi scrivere della Terra ferma; ma la rotazione sincrona può dare l'illusione di una terra ferma. In cielo si vedrebbe sempre il sole fermo approssimativamente nello stesso punto. Ci si accorgerebbe della rotazione se ci si spostasse nell'emisfero notturno od almeno nei pressi della zona del crepuscolo e si osservassere le stelle conpiere il loro spostamento durante le stagioni.
Per ottenere la rotazione sincrona in modo plausibile bisogna diminuire l'anno terrestre, facendo avvicinare la terra al sole. Il cambio dell'orbita lo ottieni aumentando la massa del sole e la terra che per la conservazione del momento angolare (non potendo aumentare la sua velocità orbitale per compensare) diminuirà i suoi semiassi.
Puoi dire che il sole essendo in un periodo particolarmente accentuato di bassa attività ha diminuito la pressione del suo vento solare che faceva da barriera ai gas ed ai raggi interstellari (il che è quel che sta accadendo in questi anni).
Aggiungi che la nostra stella nella sua orbita attorno al nucleo galattico sta attravensando uno dei bracci della galassia (regioni ad alta densità) e quindi può attirare verso se un sacco di polvere interstellare di una nube protosolare di passaggio.