Provo a rispondere io (poi se faccio casino non maleditemi e correggete/precisate...

). Dunque: l'oculare con reticolo illuminato credo serva solo per certe applicazioni della fotografia astronomica, vale a dire esposizioni molto lunghe (anche ore) in cui il telescopio (che funge da enorme teleobiettivo per la macchina fotografica) ruota seguendo il moto apparente del cielo stellato. Per controllare con precisione la regolarità del moto c'è un secondo telescopio, detto di guida, montato parallelamente al principale e con un gioco che gli consente di cercare una stella sufficientemente luminosa nei paraggi del campo che si sta fotografando. Questo telescopio si muove solidalmente a quello principale, e su di esso è montato il famoso oculare con reticolo illuminato, che serve a mantenere ben centrata la stella di riferimento correggendo il moto quando necessario. Fra l'altro, in genere oggi si usa un sensore (tipo webcam, per capirci) che tramite software adeguato provvede alle correzioni in modo automatico, senza dover star lì per mezz'ore intere a seguire a occhio la stellina...
La tua macchia fotografica può esserti utile in modo molto più semplice: con il suo bel 50 mm la fissi saldamente al tubo del tuo telescopio poi imposti il tempo su B e usi il telescopio principale per inseguire il moto del cielo. Con solo pochi minuti di posa (o meno, non ho presente che tempi minimi ci vogliono... qui invoco la parola autorevole di qualche esperto) se il cielo è buio puoi ottenere campi stellari di tutto rispetto o, se hai un teleobiettivo, qualche inquadratura anche della Luna. Si chiama fotografia "in parallelo", appunto perchè la macchina fotografica è fissata (più o meno) parallelamente al telescopio.
Spero di essere stato abbastanza chiaro: se così non fosse rifatti vivo.
In gamba!