stefanov ha scritto:
Però Fede, non è sempre così drammatica la questione dell'acclimatamento.
Ho preso il MAK 127 lo scorso anno ad agosto e devo dire che fino ai primi di ottobre ( dopo ci sono state le grandi piogge ) lo strumento era immediatamente operativo.
Non avevo nessun problema né con la Luna né con Giove.
Luna nitidissima e con Giove sono arrivato ad usare l'8 mm e a volte anche il 6 mm.
Certo che con l'arrivo dell'inverno le cose sono un pochino cambiate ma non ho mai dovuto aspettare tre ore per cominciare le osservazioni.
Purtroppo l'acclimatazione è quasi sempre trascurata.
Pensa che il mio rifrattore da 100 ci impiega ben oltre 2 ore a rendere per quanto vale.
A 3 ore si comicia a capire la differenza fra acclimatato e non acclimatato, a 4 ore, ossia in piena osservazione, è una favola.
per capirci, in un Giove a soli 250x non si riescono a contare le bande, da quanti festoni colorati si vedono.
Tu dici che a volte usi addirittura il 6mm, ma con un mak 127 ben collimato e ben acclimatato i 250x non sono alti ingrandimenti, lavori ottimamente attorno ai 300.
Che poi in alcune zone d'Italia gli sbalzi di temperatura siano più bassi è vero, ma da una zona urbana ad un sito osservativo ci sono sempre diversi gradi di differenza.
Se lo usi dal balcone di casa la cosa è diversa, ma a quel punto anche se impiegasse 3 ore, che importa, lo metti fuori prima di cena, o quando rientri dal lavoro, e sei a posto...
Se si vuole invece uno strumento che si acclimati molto velocemente, beh, allora non c'è molta scelta...
restano solo i doppietti ED fra il 66 e l'80.
Oltre queste aperture la qualità la si paga col tempo di acclimatazione.
Pensa che il mio vecchio piccolo Mc90 impiegava 45 minuti sul balcone in città per restituire immagini piacevoli e dettagliate.