Anakin83 ha scritto:
Perchè ivaldo non sei d'accordo?
Non ho una CG5 e non la conosco, immagino però si tratti di una montatura equatoriale alla tedesca. Se è così l'allineamento al polo si ha quando l'asse dell'AR è perpendicolare all'asse di rotazione della Terra, come in tutte le montature equatoriali di questo tipo. Se l'asse non è allineato correttamente il software della montatura può soccorrerci in due modi: costruendosi un modello interno che tenga conto dell'errore dell'allineamento (in pratica la montatura farà anche delle correzioni col motore di declinazione, ma in questo modo si avrà una rotazione di campo tanto maggiore quanto maggiore è l'inaccuratezza dell'allineamento), oppure aiutandoci ad allineare la montatura. Nel secondo caso il software interno della montatura punta alternativamente due stelle e ci chiede di centrarle usando le regolazioni di azimut e altezza (non i motori quindi). In pratica è un Bigourdan assistito che, alla fine, porta allo spostamento fisico dell'asse di AR per allinearlo correttamente.
Vi sono a mio avviso tre livelli di accuratezza per l'allineamento:
1) Per uso visuale l'allineamento può essere davvero povero (tipo latitudine impostata alla bene e meglio sull'altezza e asse di AR che punta più o meno verso il Nord). In questo caso un modello calcolato dal GoTo con più stelle aiuta in effetti a tenere inquadrati gli oggetti per diversi minuti. C'è rotazione, ma a chi frega?
2) Per uso fotografico si fanno pose di lunghezza variabile, ma raramente superiori ai 10 minuti. In questo caso basta un allinemento buono, fatto con un buon cannocchiale polare (che a sua volta deve essere ragionevolmente allineato). L'autoguida terrà comunque inchiodato l'oggetto indefinitamente e la rotazione di campo sarà minima sulla singola posa (c'è tra le varie pose, ma i programmi di stacking son capaci di correggerla).
3) Per una postazione fissa invece si può pretendere un allineamento molto molto buono, ottenuto con lunghe sedute del metodo Bigourdan e, se possibile, istruendo il GoTo su un modello a molte stelle che tenga conto anche delle varie flessioni posizionali e dell'errore periodico.
In soldoni concordo con "in visuale il cannocchiale polare non serve", ma non con "in fotografia il cannocchiale polare non serve".