ciao emilio,
conosco perfettamente le tecnologie di cui parli e anche io ne parlo con cognizione di causa,
lavoro come ricercatore nell'unica fabbrica di fibre ottiche per telecomunicazioni presente in Italia.
Quando ti dicevo che è tecnicamente impossibile intendevo che non è fisicamente possibile immagine di trasportare un "segnale video" lungo una fibra ottica da Londra a New York.
O meglio è possibile farlo, e lo si fa, convertendo il segnale video in bit, facendolo viaggiare sotto forma di zero e uno (su tratti "brevi" intervallati da amplificatori di segnale ed altre schifezze che non sto a descrivere) e, una volta arrivati, gli zeri ed uno si riconvertono in bit.
Ma questo è quello che accade ogni volta che alzo la cornetta del telefono e chiamo mio zio a Monza, per esempio

Quello che contestavo è che da quell'articolo si lascia intendere che la fibra ottica "acchiappa" l'immagine che poi mediante moltissime riflessioni arriva in capo al mondo, mentre sono pronto a scommettere che ci sono semplicemente due telecamere e due monitor ai due capi del tunnel.
C'è anche da dire che le normali fibre ottiche per telecomunicazioni (che poi sono le uniche che possono realisticamente essere utilizzate per lunghezze superiori alle decine di metri) lavorano su lunghezze d'onda al di fuori dello spettro visibile (lavorano, normalmente nell'infrarosso, da 1310 a 1550 nanometri).
Quindi ripeto quanto detto, impostato come scoop giornalistico, è una bufala se pensi a fibre lunghissime attraverso le quali ci si guarda in faccia.
E', invece, normalissima e banalissima realtà, se pensi ad una telecamera ed un monitor con in mezzo la fibra ottica che porta "treni" di zero ed uno.
Ma, come dicevo, se scoop è quello allora è anche uno scoop la telefonata tra me e mio zio e il fatto che tutti possano leggere fra qualche secondo quello che sto scrivendo seduto davanti al mio PC.
ciao antonio