Al di là del fatto che sono stato io a far pendere l'ago della bilancia, sono convinto che hai fatto benissimo. Non ci vedrai come dentro un 8", ma rispetto a Galileo che osservava con un rifrattore nemmeno acromatico a 16X, sei avanti anni luce. E non parliamo del computer!
Poi, come ti dicevo, è un tele che si tiene sempre perché una sua nicchia di utilizzo la conserva anche un domani quando magari le tue esigenze saranno aumentate. In ogni caso il costo è davvero irrisorio.
Può darsi che tu abbia dei problemi all'inizio, dovuti alla lavorazione cinese, ma se leggi un po' in giro, i problemi ci sono anche su strumenti da migliaia di euro. Il più delle volte sono guai risolvibilissimi con interventi minimi; c'è sempre comunque la garanzia del Lidl che risolve cambiandoti lo strumento o ridandoti indietro i soldi a tua scelta. Per assistenza tecnica chiama il numero della Geologistics di Verona che c'è alla fine del manuale.
Vedrò comunque di farmi perdonare con qualche consiglio pratico:
- Intanto qui puoi trovare utility, file, consigli...
http://tech.groups.yahoo.com/group/etx_italy/
http://www.satbuster.com/etx70/
- Per le coordinate puoi inserire quelle del posto, ma fai prima a mettere la città più vicina: tieni presente che +/- 1° N/S sono Milano e Palermo rispetto a Roma e quando stazioni il tele di gradi ne sbagli minimo tre o quattro.
- Con un banale tubino di gomma lungo qualche cm. a piacere, fai una prolunga al pomello di focheggiatura e vedrai che ti sarà molto più facile la messa a fuoco su soggetti alti. Basta che entri di misura. Oppure per pochi euro trovi nei negozi USA di ebay un focheggiatore flessibile già pronto ed esteticamente migliore.
- Controlla che i serraggi dei due assi stringano bene, altrimenti regolali.
- Le brugole che trovi sul tele sono in pollici: ti serve la serie che comprende anche quella più piccola da 0,050
- Subito e ogni due o tre mesi fai un "Calibrate motors" seguito da un "train drive" o "allenamento dei motori": migliora enormemente la precisione. Le indicazioni sul manuale sono semplici (usa comunque l'oculare da 4 mm)
- Per una miglior precisione di puntamento metti sempre bene in bolla e, quando stazioni nella posizione di partenza per l'allineamento, punta la polare poi abbassa il tubo fino a che non è parallelo al terreno.
- Se senti degli scatti durante il movimento avverti subito: un lotto in passato aveva un bullone di teflon troppo stretto. Se senti dei rumori apparentemente inquietanti, invece, è tutto normale: il "piccoletto" è come quei micro-cani che abbaiano insistentemente davanti agli alani o ai pittbull. Al massimo qualcuno farà battutacce se vai agli star party.
- Se è il primo telescopio, potrebbe sentirsi la mancanza di un cercatore; in quel caso hai due alternative: o ti prendi un 6X30 e trovi la maniera di agganciarlo al tubo, oppure puoi acquistare un oculare da 40 mm, col quale il tele stesso diventa un ottimo "8,75X70". Peccato per l'enorme curvatura che avrà il campo, ma alcuni oggetti molto estesi saranno comunque belli da vedere.
- Se vuoi farci qualche foto consiglio una webcam (a CCD tipo Toucam - non serve quella modificata per lunghe esposizioni, tanto non puoi farle comunque) col suo attacco e un filtro IR-UV cut che trovi da Lolli (Coma Costruzioni). I risultati sono garantiti sulla luna e qualcosa tiri anche fuori da Giove, fasi di Venere e Saturno (dove sarebbe però indicata una Barlow più potente - almeno 5X). Qualche problema in più su Marte; lascierei stare gli altri pianeti. Foto discrete le fai anche con un microstage dove attacchi una digitalina compatta, ma soltanto alla luna ed eventalmente al sole appena si deciderà a darsi una mossa (un ottimo filtro solare puoi autocostruirlo con una custodia da CD inpilati da 20 o da 50 e una striscia di guarnizione in neoprene da finestre.
Per adesso mi fermo, ma come vedi avrai da divertirti e da imparare. A tal proposito ti consiglio di usare l'Autostar più come un "tutor" che come un tassista del cielo, anche in previsione di un futuro come astrofilo esperto e per smentire chi afferma che un goto impigrisce...
Ciao
Maurizio