1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 13:28 
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Iscritto il: giovedì 16 novembre 2006, 9:51
Messaggi: 74
Località: Matera
Anch'io osservavo con un 60mm (ora non ho neanche quello) e rimasi molto deluso dall'osservazione di Marte. Era un piccolo disco rosso, nulla di che. La delusione più grande era che ottenevo questi risultati nonostante osservavo durante quella rarissima Grande Opposizione Marziana.

Nicola
Matera

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Nicola
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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 13:57 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Anche io dissento un poco...
... con un ottantino ED (sui 60mm non ho esperienza) è possibile tirare a 240x agevolmente con Marte in opposizione, il pianeta è molto luminoso infatti.
A tale ingrandimento si percepiscono parecchi dettagli (seeing permettendo), più di quanto si possa pensare.
Magari ci si può aiutare con un filtro arancio o rosso per contrastare un po' le differenze superficiali.
Ad esempio già settimane fa erano discernibili la Syrtis Major, il Mare Eritreum, Cimmerium, Acidalium, la zona di Hellas, etc...
Basta essere costanti nell'osservazione ed imparare a riconoscere questi dettagli (magari con l'aiuto di un software realtime o una mappa), non basta un'occhiata e via (magari dopo 20 attente osservazioni di fila sarà sì sufficiente) perchè "...tanto si fa fatica a distinguere qualcosa...", bisogna applicarsi, e molto.
Assicuro ottimi risultati a chi segue questa filosofia.

Con un 100ED addirittura... Marte dovresti frantumarlo ! :)

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 14:05 
Quoto King:
già col mio 66ED, se c'è un buon seeing, su oggetti molto luminosi si tira tranquillamente ben oltre i 200x...
Giove lo abbiamo fatto a 320x (una sola volta con un cielo stupendo e verso l'alba...) ...
tutto sta ad andare nel posto giusto...
certamente da un balcone in città, in inverno, col "caldo" che sale dai tetti ed i lampioni negli occhi, non si possono fare miracoli... ;)


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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 15:25 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
Il seeing su un 60mm ha importanza relativa (ci vorra' piu' pazienza all'oculare, ma il nostro cervello "tiene" nella nostra memoria l'immagine ferma e scarta il rumore, fa questo lavoro molto molto bene) e l'inquinamento luminoso per questo tipo di osservazioni da' poco fastidio. La scelta di spingere con gli ingrandimenti sul planetario e' comunque spesso una scelta di preferenza personale (a differenza per esempio delle stelle doppie - ma quelle per sdoppiarle, a volte si osservano fuori fuoco, o si esamina la struttura degli anelli di diffrazione confrontandola con una stella che e' certamente singola), ad esempio io preferisco fermarmi quando ingrandire non introduce dettagli nuovi, altri osservatori vanno oltre anche di molto. In ogni caso un 60mm specie se lungo permette di vedere parecchi dettagli come ha gia' evidenziato king, all'osservatore attento che compie un'accurata osservazione, se i dettagli che lui indica sono certamente visibili con un 80ed, rimane il fatto che il 60mm piu' scadente mostra come minimo le calotte polari e qualche grosso dettaglio superficiale magari non riconoscibile. Cosa si vede con un 105? Un esempio qui http://www.castfvg.it/sistsola/marte/marte57.htm Il fatto che sia un apo costoso non fa differenza sul planetario - semmai lo penalizza, per la focale piu' corta. Certamente l'esperienza osservativa visuale (come d'altronde quella fotografica) non si improvvisa.


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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 15:34 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Beh, Daniela, onestamente io con il 90 (f/10) risento fortemente del seeing (forse il mio è più "vulnerabile") ma soprattutto dell'IL. Su Marte non vedo praticamente dettagli finché non è molto alto, a meno che non pretenda di osservarlo mentre bolle in un cielo arancio. Qualche sera fa ero praticamente steso per terra con un plaid addosso (per il freddo e per coprire le luci) e finalmente ho intravisto qualcosa.
Quoto che indubbiamente non è un soggetto facile come si può pensare e come può essere ad esempio Giove. I dettagli faticano a venir fuori (ad esempio io preferisco non usare filtri) e probabilmente bisogna imparare ad osservarlo, al momento non mi ha dato grandi soddisfazioni.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 15:41 
Infatti un 66 è ben più stretto di un 90, e del seeing se ne fa quasi un baffo (sto iperbolizzando un po'...).
Quello che ti infastidisce dell'IL è sicuramente la "luce diretta" dei lampioni, che porta oltre che molti riflessi, una totale mancanza di contrasto e l'impossibilità per l'occhio di "abituarsi" e percepire dettaglio.
Prova a coprirti con un telo nero, tipo i vecchi fotografi, e a metterti un po' lontano dai lampioni, vedrai che il risultato cambia...
ho infatti dimenticato di rire che il balcone dal quali lavoto oltre i 200x è lo stesso balcone dal quale riesco a vedere la costellazione del Delfino:
sul versante sud non ho lampioni... ;)

PS: nemmeno a me finora ha dato grandi sodisfazioni...
anzi, mi ha fatto schifetto anche con catadiottrici "generosi" ed ottantini vari...
è troppo basso, e si alza ad ore per me ancora un po' tarde, visto poi il freddo becco che sta facendo fuori... ;)


Ultima modifica di Fede67 il giovedì 29 novembre 2007, 15:49, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 15:47 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
Il suggerimento di Fede del telo nero o simili, sicuramente aiuta moltissimo. Pero' resta il fatto che Marte e' un soggetto che richiede specie all'inizio molta pazienza, d'altra parte si ha la fortuna che e' un soggetto quasi fermo (a differenza per esempio di giove) quindi si puo' guardare con attenzione, poi guardarlo con i vari filtri passabanda sempre con attenzione, e stai guardando sempre la stessa cosa, e il tuo cervello queste informazioni le acquisisce, e Marte e' un soggetto molto interessante che regala tante soddisfazioni all'osservatore che gli dedica la sua attenzione e supera le difficolta' iniziali, dai non farti scoraggiare, buon divertimento!


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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 16:25 
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Secondo la mia personalissima esperienza, Marte è un pianeta che si offre con difficoltà all'osservatore, che spesso non vede granché, e a volte crede di vedere (i celebri canali di Schiapparelli sono una riprova).
Dal mio sito osservativo, molto ventoso, il mio rifrattore acromatico TAL 100 mi offre sempre un'immagine migliore del Celestron 8". Ma io amo osservare a medio/bassi ingrandimenti anche i pianeti, trovo che contrariamente a quanto osservano molti, l'immagine che mi offre un Baader GO da 9mm (110X) sia migliore di quella offertami da un buon 6,7mm Meade ortoscopico giapponese; è questione di gusto, apprezzo maggiormente una immagine piccola (una miniatura dettagliata) piuttosto che l'immagine più impastata che mi offre un' ingrandimento maggiore..


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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 16:41 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
daniela ha scritto:
Il ... d'altra parte si ha la fortuna che e' un soggetto quasi fermo (a differenza per esempio di giove) quindi si puo' guardare con attenzione

Scusa Daniela, non credo di aver capito. Il problema della rotazione di Giove è per lo più fotografico (in alta risoluzione); che problemi porta l'osservazione di giove a occhio nudo (a parte forse qualche dettaglio al bordo estremo)? Pensa che io lo trovo anche più divertente perché le cose cambiano a distanza di poche decine di minuti... :)

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Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2007, 16:54 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
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Pilolli il problema in foto hi-res che dici tu insorge a scale temporali di qualche minuto, non e' a questo che mi riferivo. Pero' su Giove sarebbe impossibile lavorare come su Marte, che lo si osserva 15 minuti attentamente.... poi si mette un filtro e lo si osserva fisso altri 10 minuti... poi un altro filtro e altri 10 minuti... a questo punto io mi sposto su qualcos'altro ma il bravo osservatore planetario ha appena cominciato, perche' e' solo a questo punto che comincia il disegno :) Per fortuna le features di giove sono molto piu' contrastate e a parte qualche dettaglio al bordo estremo la rotazione in visuale non e' un problema enorme. Ma una osservazione di tipo "marziano" anche se sarebbe proficua, non si puo' fare.


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