Il potere risolvente è meno del diametro, è la metà, cioè il raggio, in mm o se preferisci il diametro in cm moltiplicato per 5, che poi è la stessa cosa...
Poi il dettaglio "risolto" deve essere sufficientemente ingrandito per poter essere distinto anche dall'occhio umano, se si considera anche la pupilla s'uscita ecco come si arriva a valori intorno a 1,5 volte il diametro in mm.
Alcune letture interesanti:
http://www.galassiere.it/ottica7.htm
http://pianeti.uai.it/index.php/Tecnich ... i_e_filtri
Cmq l'affermazione migliore mi sembra questa tratta dalla pagine della UAI linkata qui sopra, che dice:
"
In conclusione vale la regola generale per cui l' ingrandimento ottimale - date le condizioni di turbolenza e trasparenza atmosferica - e' quello massimo che fornisce ancora immagini nitide e sufficientemente contrastate."
Il che è come dire che il telescopio migliore è quello che si usa di più!
Sembrano ovvietà, e invece la verità è tutta lì
