@fulvio mete
@fabio_bocci
@GiulioT
@davidem27
Grazie per aver condiviso le vostre idee su questo argomento e ad aiutarmi a capire.
Sono andato a rileggermi le parole di Salvatore Albano,
sia ben chiaro che le riporto solo per completezza e per esporre meglio le mie perplessità,
non voglio in nessun modo intendere che "se lo dice lui allora è così", tutt'altro, guardo il quadro nell'insieme e, io per primo, ammetto di avere delle perplessità su questo discorso.
Cita:
[...]
Per quanto concerne il tipo di strumento, è esperienza di chi scrive che un apocromatico da 150mm possa essere paragonato (con le dovute attenzioni), a un riflettore di circa 250 - 300 mm.
Ovviamente resteranno delle differenza: il rifrattore sfoggerà immagini più nitide e contrastate, mentre il riflettore le fornirà più luminose.
Questo rapporto si può estendere ad aperture minori...
[...]
...attenzione a non estremizzare alcuni termini di paragone altrimenti si rischia di cadere nel ridicolo...
[...]
- racconta un aneddoto, un possessore di un rifrattore apocromatico non vedere due galassie deboli, mentre un riflettore da 40cm le mostra in tutta la sua gloria -
[...]
...se è vero che non c'è sostituto a un bel cielo è anche vero che non c'è un sostituto all'apertura.
A questo punto vorrei sfatare anche un altro mito: chi dice che una grande apertura (dai 350 mm in su) non può essere sfruttata anche sotto un cielo moderatamente inquinato?
se è vero che un 'apertura maggiore amplifica la luminosità di fondo, è altre-sì vero che proprio perché disponiamo più luce possiamo ingrandire maggiormente aumentando in tal modo il rapporto focale/rumore con il fondo cielo.
Chi scrive ha utilizzato diverse configurazioni ottiche e diverse aperture sotto diverse condizioni di cielo: un apocromatico da 150mm e un SC da 350mm, (ovviamente sotto le stesse condizioni); ebbene lo strumento più grande ha dato migliori prestazioni, sia sui pianeti che sugli oggetti del profondo cielo, e sfoderando una superiorità abissale rispetto al rifrattore.
fabio_bocci ha scritto:
[...]c'è solo una cosa da fare, mettere a fianco un apocromatico da 130 mm ed un riflettore o catadiottrico da 8 - 10" ed osservare con i due strumenti.
Ecco, tutto questo per dire, siccome non ho avuto modo di provare, mi immagino per un attimo un confronto.
Ovviamente con le stesse condizioni del cielo, e sullo stesso oggetto DeepSky.
Come diceva Davidem ogni oggetto ha il suo ingrandimento ideale per essere osservato.
Dunque, stiamo osservando l'oggetto con due PU molto diverse tra loro.
La mia conclusione è che, raccogliendo più luce, il telescopio con diametro maggiore sta mostrando un maggior brillanza del cielo che contrasta quindi meno con l'oggetto.
E' giusto questo ragionamento?
Se fosse così, a mio modesto parere, e ovviamente soltanto in riferimento agli oggetti DeepSky, il compensare con il contrasto di un apocromatico è discutibile.
Come dicevo, discorso a parte sui pianeti in cui la questione mi pare molto più complessa anche a causa della "questione Seeing".