Ho già letto due volte il “Fare astronomia con piccoli telescopi” nel giro di pochi mesi, e la seconda volta ho trovato ancora nuovi spunti per le mie osservazioni.
Lo consiglio assolutamente, in particolare per il modo con cui sa accompagnare verso quella che mi viene da definire come “astronomia scientifica per dilettanti”.
Mi spiego: il taglio del libro è mirato al suggerimento di semplici ma non per questo banali osservazioni – visive ma anche con una compattina digitale – con le quali si possano misurare alcuni dei parametri astronomici pià semplici.
Ad esempio come evidenziare la rotazione solare – cosa che ho tra l’altro fatto proprio questo agosto – misurare il diametro dei crateri lunari, valutare la separazione e l’angolo di posizione delle stelle doppie, e mi fermo qui ma c’è dell’altro.
Il tutto presentato con semplicità e con la capacità di invogliarti a seguire i metodi presentati con chiarezza ed in modo accattivante.
Insomma, un testo del tutto nuovo come impostazione e che stimola l’attività astrofila come pochi altri in giro.
Comunque ti consiglio anche “Astronomi per passione”; certo, a me ha fatto venire la voglia di prendere un dobson – come ho poi fatto – ma è sempre un buon libro di tecnica osservativa e non solo, ricco com’è di suggerimenti su un po’ tutto quello che riguarda l’osservazione astronomica amatoriale.
Dovendo scegliere anzi ti suggerirei di leggere prima “Astronomi per passione” e poi l’altro, non perché sia il più semplice ma perché è il più generale.
Successivamente puoi passare ai dettagli presentati nel “Fare astronomia con piccoli telescopi”.
Cieli sereni!

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