Quoto al 100% la dettagliatissima ed efficace e spiegazione di Angelo Cutolo, che da sè sottolinea la complementarità ( nel senso che quello che non può fare l'uno, lo può fare l'altro) dei tipi di cercatore: ottico e a zero ingrandimenti.
lo star-hop, è il più semplice (e assolutamente istruttivo e divertente) metodo per il puntamento di oggetti del profondo cielo....ma è sempre un "modo di cercare"
Però per fare lo star-hop occorre dapprima disporre di un atlante stellare che ci mostri sulla carta, la posizione dentro la sua costellazione di riferimento, dell'oggetto non visibile a occhio nudo che desideriamo puntare.
Serve quindi un cielo che permetta di poter individuare a occhio nudo tale costellazione, dal riconoscimento delle loro poche stelle più luminose significative.
A quel punto, per gli astrofili esperti, può in genere bastare il solo cercatore ottico per centrare l'oggetto.
Ma comunque, data la vastità di un solo grado di cielo, e l'elevato numero di stelle che si rendono visibili con gli ingrandimenti ottici anche minimi, l'uso dei tre cerchi luminosi di un Telrad che si sovrappongono al cielo, sottendono 4°, 2° e 0,5°; Oppure dei 2 di un Rigel Quikfinder che sottendono gli stessi due interni del Teldad di 2° e 0,5°, possono certamente costituire un tipo di cercatore che fornisce maggiori certezze di posizionamento rispetto ad un semplice punto luminoso "Red-dot", al fine di avere l'oggetto cercato, dentro il campo dell'oculare.
Detto ciò, il Telrad (che pesato adesso, leggo pesare 270 grammi), è il più pesante e ingombrante (215x110x50mm) e montato su un dobson F5 richiede un contrappeso al primario di (270x5) 1350 grammi
Mentre il piccolo Quickfinder (110x40x35mm) di grammi ne pesa solo 77, e richiede su un telescopio F5 (77x5)=385 grammi
Ed anche un red-dot leggero ma più grande del quickfinder (125x100x30mm), pesa 72 grammi, e di grammi ne richiede 360 grammi. (cioè come questo:
https://www.ebay.com/itm/Red-Dot-Finder ... :rk:4:pf:0)
Quindi vale sempre il detto che "Chi si accontenta gode"...
Ma nella cruda pratica è assai più performante un Quickfinder (regolabile anche in lampeggio temporizzato) di un Red-dot. Quest'ultimo presentando il solo vantaggio di richiedere un contrappeso di soli 25 grammi inferiore al Quickfinder.
Infine, a questo link
http://www.custerobservatory.org/docs/messier2.pdf si può scaricare la mappa PDF di puntamento di tutti i 110 oggetti di Messier, realizzata ad uso del Telrad, ma utilizzabile egualmente per il Quickfinder, a motivo del fatto che i due cerchi interni dei due puntatori sono identici.
In aggiunta a tutto ciò, se come atlante stellare si utilizza il "Pocket sky atlas", ci si può stampare su un foglio per slide trasparenti, la terna dei cerchi concentrici del Telrad, diametro 19,3mm - 10mm - 2mm - che in quell'atlante sottendono i 4° - 2° - 0,5° di cielo, per utilizzarli in sovrapposizione alle sue carte...
Esattamente come si fa con la "Overlay" trasparente presente di serie nello "Sky Atlas 2000" di Wil Tirion, nella cui scala quei cerchi hanno però diametro 33mm - 16mm - 4mm.
E con quella stampa trasparente realizzare ogni proprio star-hop, per tutti gli oggetti NGC compresi nell'atlante...Per esempio per farsi le ossa cercando di vedere i 400 oggetti facili denominati "Oltre Messier" contenuti nel catalogo
Herschel 400 (
https://www.astroleague.org/al/obsclubs ... 0lstc.html ).
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