Per la concezione che ho io di osservazione degli astri, la montatura equatoriale per quanto indispensabile per l'astrofotografia la detesto. Nel caso di un principiante, solo a guardarla, non avendone alcuna conoscenza pratica, viene il panico: fra asse di A.R, asse di DEC, cerchi graduati.. Se non si ha una vera passione la si usa veramente poco. La montatura altazimutale mi è sempre piaciuta: punti e sposti a mano senza particolari allineamenti. Anche il dover rincorrere l'astro ad alti ingrandimenti è una bella sfida. Peccato che le montature in dotazione sono quasi tutte in EQ a partire da certi diametri. Quelle computerizzate non mi piacciono molto causa batterie da comprare separatamente, dove supportate, da ricaricare. Inoltre il costo copre quasi interamente la meccanica a scapito del diametro e della qualità della configurazione ottica. Nelle poche serate pubbliche a cui ho partecipato i principianti erano più attratti dalle montature computerizzate con telecomando e quant'altro che dalle altre. Il fascino della computerizzazione ha stimolato in qualche modo anche l'interesse per l'osservazione. A supporto di questa impressione c'è anche da considerare che qualche anno fa per le serate pubbliche, da noi, venivano usati un riflettore su EQ e due rifrattori con un Mak 90. Adesso vedo spesso un riflettore 200mm Skywatcher su EQ, un CPC 9,25 e un CPC 9,25 HD con la maggior parte della gente che punta l'occhio sui due a forcella.
|