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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 21 marzo 2014, 12:14 
Oppure usando un ccd tipo appunto la mallincam, o la Watec, che permettono di mostrare in Live gli oggetti del deep, su uno schermo, da cui poi evetualmente registrare, ma sono camere ad uso "visuale", non danno in digitale il risultato di una fotografia astronomica "tradizionale".
Va da se che per fare una qualsiasi astrofoto "decente" bisogna stazionare perfetamente lo strumento, bisogna fare svariate pose lunghe, bisogna fare i dark, i flat, e poi bisogna elaborare tutto al pc... fografare ed osservare sono 2 attività completamente diverse, che richiedono competenze diverse.
Insomma, per fare una sola foto si impiega generalmente tutta una notte, e per elaborarla parte del giorno seguente.
Didatticamente, passare una notte all'aperto aspettando che il telescopio faccia gli scatti non è ne didattico ne divertente, anzi, sarà assolutamente deleterio per la "passione" dei ragazzi.
Si può però pensare ad un "ibrido", ossia una buona equatoriale con 2 telescopi, uno all'oculare e uno con una mallincam o watec che proietta su uno schermo e registra.
Oppure 2 telescopi, uno equatoriale motorizzato, che faccia la foto, ed un dobson nel quale i ragazzi nel frattempo osservano.
Così si avrebbe sia la didattica visuale, all'aperto, che la didattica in laboratorio, dove al computer ogni ragazzo, o tem di ragazzi, potrà elaborare autonomamente la foto ripresa nella notte.
Questo comunque implica o molto tempo, oppure un professore che vi si dedica, preparanto il setup prima che i ragazzi "salgano", e continuando il lavoro dopo di ripresa che se ne sono andati... dubito seriamente che si riesca a tenere dei ragazzi di quella età alzati tutta la notte per la scuola. Una sessione fotografica come dicevo è parecchio lunga ed interessa un solo oggetto, massimo due, per notte, mentre una serata osservativa può essere più "mordi e fuggi", permettendo a tutti di osservare decine di oggetti.
Insomma, sono due percorsi "didattici" decisamente "diversi"..
E devi anche sentire il direttivo scolastico, e il comitato genitori, per vedere se è possibile far fare attività scolastica in orari notturni, con rientro a ore tarde, con una certa continuità. Altrimenti finisce che si fanno 2 serate all'anno, e a quel punto vale la pena di chiamare per l'occasione degli astrofili "professionisti", coi loro strumenti, a fare didatica "sporadica".
L'entusiasmo è sempre encomiabile, ma bisogna anche valutare la fattibilità di un progetto, che prevede anche fattori logistici, oltre che tecnici ed economici.


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MessaggioInviato: venerdì 21 marzo 2014, 12:27 
mazzeip ha scritto:
Conviene una di queste, cioè si ottengono risultati accettabili visto quello che costano? Quanto contano le dimensioni del sensore, montandola per esempio sul Celestron CPC 800 GPS che è un 203/2000mm? Ci sono marche ugualmente affidabili e performanti ma più economiche? O sarebbe magari meglio utilizzare un corpo reflex digitale, che probabilmente la scuola già possiede?


Sinceramente, per poter cavare qualcosa di guardabile in astrofotografia ci vogliono "competenze" che non hai maturato, non avendo mai usato un telescopio.
Ci vogliono competenze in astronomia, in ottica, in fisica, in fotografia, in grafica digitale, in informatica ed in meccanica. Anche in chimica, elettronica e metereologia, se vogliamo essere pignoli.
Specialmente se il progetto è indirizzato alla didattica in una scuola, ed "approvato" da un Consiglio scolastico chew giustamente vuole risultati..
Sicuramente non lo puoi gestire da solo, o con l'aiuto di qualche professore che non sia astrofilo.
La strada migliore è comunque quella di appoggiarti ad un gruppo di astrofili del posto. e magari nel frattempo fare qualche uscita con degli astrofili (non ho capito se sei qui o li ora) sia per il visuale che per l'astrofotografia, così ti rendi conto della "realtà", specie per la fotografia, che non è assolutamente facile da fare come si potrebbe pensare.
Io partirei con un progetto "visuale", eventualmente affiancato da un sistema di ripresa live come dicevo, e se i ragazzi "rispondono", in un anno lo si potrebbe ampliare al fotografico, dopo aver acquisito l'esperienza necessaria per poter affrontare una sessione di astrofotografia.
Perchè, per capirci, per esempio con un CPC800 che è altazimutale, astrofotografia deep non se ne fa, si possono fare solo riprese planetarie.
Inoltre per iniziare col deep è più consigliabile una "economica" reflex, piuttosto che un costoso ccd.
E con strumenti meno critici di un C8, con una focale decisamente impegnativa sill'astrofotografia deep, ed una meccanica di base non adatta.

PS: un Dobson può essere messo su una piattaforma equatoriale, per avere un inseguimento adatto all'osservazione di gruppi, alle riprese planetarie e alle riprese live di deep, permettendo aperture impossibili su una equatoriale convenzionale tedesca.
Valuta anche l'acquisto di un JMI NGT, da 12,5 pollici o da 17", che è una macchina favolosa sia in visuale che in ogni applicazione astrofotografica, e che ha un costo decisamente concorrenziale rispetto ad un qualsiasi altro setup equatoriale di pari apertura e qualità, sia ottica che meccanica.
Per un motivo che mi sfugge completamente, qui in Italia di questi strumenti ce ne sono meno di una decina.


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MessaggioInviato: venerdì 21 marzo 2014, 13:05 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Dico anch'io la mia, che in parte si avvicina a ciò che pensa Fede, ossia l'utilizzo di due telescopi :

- Uno S/C 8" computerizzato, anche equatoriale, da stazionare con sufficiente precisione solo la prima volta (magari con l'aiuto di un astrofilo vero che presta la sua consulenza aggratiss un paio di volte per lo "start up") e che rimarrà stazionato le altre volte facendo dei semplici segni sul pavimento per sapere dove riposizionare il treppiede : lo si userà in visuale o con la camera video della marca/natura che più aggrada, magari aggiungendo un riduttore di focale.

- Un rifrattorino da 80mm (ED o anche più economico, ma sarebbe meglio ED ossia "senza evidenti difetti cromatici") sempre pronto all'uso immediato su una montaturina altazimutale come la Vixen Portamount, ottimale per Luna e pianeti, grandi ammassi stellari ed eventi particolarmente unici come eclissi e comete !

In tal modo se "il grande" dovesse essere occupato a riprendere, con "il piccolo" si ammazzerebbe il tempo in visuale su Luna e pianeti, essendo governabile a mano da chiunque o quasi.

All'occorrenza il rifrattorino potrebbe essere montato al posto del C8 (l'attacco è lo stesso se si sceglie la montatura equatoriale per l'8") per fare semplicissime foto deep con una normale Reflex, foto della durata di 30" o al massimo 1-2 minuti, con buona probabilità di riuscita (nebulosa di Orione, Pleiadi, comete, eclissi, ecc...).

- Un binocolo 15x70 su treppiedino leggero sarebbe il completamento ottimale !

Per il tutto ci vorrebbero circa 3.000€.

E poi in futuro ci si potrebbe sbizzarrire con gli accessori : filtri per le nebulose, o per osservare il Sole (magari un Personal Solar Telescope meglio noto come PST), o per la spettroscopia...

Cieli sereni !

Alessandro Re

P.S.: (edit delle 13:19) naturalmente mi rendo conto della complicatissima "proposta"... ma la parte più difficile sarebbe all'inizio, quando bisogna fare l'ordine d'acquisto di tutto il materiale !!! :wink:

_________________
Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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