mazzeip ha scritto:
Conviene una di queste, cioè si ottengono risultati accettabili visto quello che costano? Quanto contano le dimensioni del sensore, montandola per esempio sul Celestron CPC 800 GPS che è un 203/2000mm? Ci sono marche ugualmente affidabili e performanti ma più economiche? O sarebbe magari meglio utilizzare un corpo reflex digitale, che probabilmente la scuola già possiede?
Sinceramente, per poter cavare qualcosa di guardabile in astrofotografia ci vogliono "competenze" che non hai maturato, non avendo mai usato un telescopio.
Ci vogliono competenze in astronomia, in ottica, in fisica, in fotografia, in grafica digitale, in informatica ed in meccanica. Anche in chimica, elettronica e metereologia, se vogliamo essere pignoli.
Specialmente se il progetto è indirizzato alla didattica in una scuola, ed "approvato" da un Consiglio scolastico chew giustamente vuole risultati..
Sicuramente non lo puoi gestire da solo, o con l'aiuto di qualche professore che non sia astrofilo.
La strada migliore è comunque quella di appoggiarti ad un gruppo di astrofili del posto. e magari nel frattempo fare qualche uscita con degli astrofili (non ho capito se sei qui o li ora) sia per il visuale che per l'astrofotografia, così ti rendi conto della "realtà", specie per la fotografia, che non è assolutamente facile da fare come si potrebbe pensare.
Io partirei con un progetto "visuale", eventualmente affiancato da un sistema di ripresa live come dicevo, e se i ragazzi "rispondono", in un anno lo si potrebbe ampliare al fotografico, dopo aver acquisito l'esperienza necessaria per poter affrontare una sessione di astrofotografia.
Perchè, per capirci, per esempio con un CPC800 che è altazimutale, astrofotografia deep non se ne fa, si possono fare solo riprese planetarie.
Inoltre per iniziare col deep è più consigliabile una "economica" reflex, piuttosto che un costoso ccd.
E con strumenti meno critici di un C8, con una focale decisamente impegnativa sill'astrofotografia deep, ed una meccanica di base non adatta.
PS: un Dobson può essere messo su una piattaforma equatoriale, per avere un inseguimento adatto all'osservazione di gruppi, alle riprese planetarie e alle riprese live di deep, permettendo aperture impossibili su una equatoriale convenzionale tedesca.
Valuta anche l'acquisto di un JMI NGT, da 12,5 pollici o da 17", che è una macchina favolosa sia in visuale che in ogni applicazione astrofotografica, e che ha un costo decisamente concorrenziale rispetto ad un qualsiasi altro setup equatoriale di pari apertura e qualità, sia ottica che meccanica.
Per un motivo che mi sfugge completamente, qui in Italia di questi strumenti ce ne sono meno di una decina.