1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 7:22 
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Iscritto il: sabato 10 gennaio 2009, 20:23
Messaggi: 3327
Località: Jesolo
Tipo di Astrofilo: Visualista
pat0691 ha scritto:
Io non ho mai detto che i dobson fanno schifo.
no, hai detto proprio questo... legno scadentissimo, ottiche con trattamento economico che dopo poco è da rifare... a casa mia questo vuol dire fare schifo ed è questo che io ho contestato
pat0691 ha scritto:
Ho detto solo che secondo me non sono da consigliare ad un principiante. Tutto qui.
questa è la parte soggettiva e può anche essere condivisibile, pure io che sono un entusiasta dei dobson tendo a frenare il neofita che vuole un dobson se mi sembra che non ne abbia ben compreso i limiti e l'impegno che richiede... se uno è ben conscio di quello che sta prendendo, ne conosce pregi e difetti (anche se magari magari non li comprende appieno) allora qualsiasi strumento va bene per iniziare, tanto si sa che gli strumenti vanno e vengono al crescere dell'esperienza...

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Dob 16" JB

---> DOBSONIANI <---


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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 8:59 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
Messaggi: 2226
Tipo di Astrofilo: Visualista
fabio_bocci ha scritto:
Il mio Newton 10" era sulla montatura ma aveva uno specchio spesso 4,5 cm che pesava alcuni chili, (uguale a quello che mettono sui Dobson da 10"), un blocco enorme che per acclimatarsi ci metteva d'inverno minimo due ore.

Peccato che la stra grande maggioranza degli specchi montati sui dobson commerciali da 10" hanno spessori di 30 o 35mm!!
Gli specchi GSO da 12" sono spessi 35mm !!! per arrivare ai 4.5cm che dici ci vuole il 16" GSO :wink:

Se ci metteva 2 ore ad acclimatarsi un 10" che anche io possiedo è perchè non hai sfruttato il grande vantaggio del tubo aperto che permette una circolazione di aria, con una ventola da 30/40 cfm un dobson da 10" impiega una 30ina di minuti che diventano 40 ad essere pignoli e nelle condizioni peggiori.

fabio_bocci ha scritto:
I tubi di un S.C. ci mettono più o meno lo stesso tempo a raffreddarsi, sono chiusi e per questo raffreddano più lentamente ma gli specchi sono sagomati e molto più leggeri di quelli dei Newton e quindi questi si raffreddano prima.

Il raffreddamento di uno specchio non dipende dal peso ne dal diametro ma dallo spessore poichè il calore esce dal percorso più breve.
Lo spessore degli specchi di un SC sono tranquillamente equiparabili a quelli di un newton della stessa dimensione. Dati alla mano per i 10" abbiamo 33mm VS 35mm.
Il periodo di acclimatamento di un SC è parecchio più lungo poichè su un newton puoi usare un sistema di ventilazione, in pratica una semplice ventola da 7 euro.
In un SC la ventilazione è molto più complicata anche se esistono alcune soluzioni artigianali che sembrano funzionare egregiamente e qualche azienda di nicchia che produce questi tubi chiusi già con sistemi di ventilazione


ciao :mrgreen:

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Dobson RP Astro Phoenix 16" equipaggiato con TS SWA 38mm 70°, ES 24mm 82°, ES 14mm 82°, Televue Ethos 8mm 100°, Astronomik 2" UHC, torretta Baader Maxbright con correttore di coma+tiraggio da 1.7x e coppia di Vixen NPL 30mm.

Binocolo Nikon EDG 8x42, Canon 10x30 IS


Ultima modifica di ivan86 il lunedì 26 aprile 2010, 9:01, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 9:00 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vorrei tornare al punto iniziale.
E il punto è che abbiamo un nuovo astrofilo, alle prime armi, che chiede lumi prima dell'acquisto del primo telescopio.
Visto che si parla esplicitamente di solo visuale e che l'interesse è verso gli oggetti del cielo profondo, secondo me si tratta di scegliere tra DUE telescopi: un dobson (da 10" o 12") oppure un C8.
Scartiamo a priori eventuali dobson da 16" (o più) perché sono telescopi ben più impegnativi, troppo per un neofita (io ho un 16" e ho avuto un 12" e so bene qual'è la differenza tra i due e talvolta rimpiango un pochino l'immediatezza d'uso del 12"....).
Ma scartiamo per favore anche gli eventuali c9,25 o, peggio, i c11, che sono ben più impegnativi da usare rispetto al c8 per tanti motivi.

Quindi, restando tra i due (dobson 10" o 12" e c8), la scelta va fatta in base a:
- prezzo (ovviamente a favore dei dobson)
- prestazioni visuali (vince il dobson chiaramente, grazie al maggior diametro)
- facilità di collimazione (il c8 sicuramente mantiene meglio la collimazione)
- puntamento automatico (se lo si considera una caratteristica imprescindibile, ovviamente vince il c8)
- possibilità di fotografia, almeno quella planetaria (vince ovviamente il c8)
- Velocità di montaggio (il dobson in 5 minuti è pronto e non necessita nemmeno di stazionamento)

Sul discorso della trasportabilità se la giocano in modo simile perché il dobson è sicuramente più ingombrante, ma è anche più leggero (e mi riferisco specialmente alla montatura del c8).
Sul discorso dell'acclimatamento, vincerebbe il dobson anche se di poco visto che il c8 è chiuso ma ha un diametro inferiore.
Infine c'è il discorso della lastra frontale nel c8 che si appanna mooolto facilmente, ma si risolve mediante l'uso di fasce anticondensa, che però vanno alimentate....

Alla fine della storia, se mettiamo da parte il discorso economico, si tratta comunque di due approcci differenti tra cui scegliere.

Da una parte c'è un telescopio completamente manuale (il dobson), che ti porti anche in trasferta senza tanti problemi e che una volta arrivato sul posto piazzi a terra e in 5 minuti (al massimo) è pronto e puoi iniziare già a manovrare a basso ingrandimento nell'attesa che sia ben acclimatato.
Per una serata osservativa ti serve in questo caso, oltre al telescopio, una torcetta a luce rossa e una mappa del cielo, e basta.

Dall'altra parte c'è invece la tecnologia di un sistema certamente più avanzato, che ti permette di puntare oggetti anche difficili da trovare (ma che poi saranno visibili nell'oculare? boh, molti probabilmente no....), ma che richiede più tempo per la preparazione (tra montaggio, allineamento e stazionamento) e necessita di alimentazione (e via di batteria e cavi elettrici vari).

L'importante, come sempre, sarebbe PROVARE sul campo prima di comprare.

Cieli sereni
Fabio

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
http://www.sbab.it
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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 9:14 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io però ribadisco ancora una volta al nostro nuovo amico che per l'osservazione visuale del profondo cielo l'assenza di inquinamento luminoso è ancora più importante del telescopio, e quindi l'acquisto di un dobson è secondo me vincolato dalla disponibilità a portarselo lontano dalle luci... altrimenti se l'esigenza è quella di osservare prevalentemente da casa uno strumento come il c8, col quale può anche divertirsi in un secondo tempo a fare riprese planetarie, potrebbe essere più utile. E lo dico da dobsonista convinto.

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Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
Panoptic 24mm - FF 19 mm - Hyperion zoom 8-24 mm - Genuine Ortho 5mm - Barlow Televue 2X - Astronomik OIII
Zwo ASI 120 MC


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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 9:59 
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Iscritto il: lunedì 9 marzo 2009, 13:44
Messaggi: 6525
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
andrea63 ha scritto:
Io però ribadisco ancora una volta al nostro nuovo amico che per l'osservazione visuale del profondo cielo l'assenza di inquinamento luminoso è ancora più importante del telescopio, e quindi l'acquisto di un dobson è secondo me vincolato dalla disponibilità a portarselo lontano dalle luci... altrimenti se l'esigenza è quella di osservare prevalentemente da casa uno strumento come il c8, col quale può anche divertirsi in un secondo tempo a fare riprese planetarie, potrebbe essere più utile. E lo dico da dobsonista convinto.


quoto in pieno :wink:

lo dico da utilizzatore di C8 e sognatore di un dob da 12" :wink:

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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 11:29 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Mi sembra di capire che una delle principali esigenze di Virgo sia quella di osservare senza dover cercare e che ritenga ciò possibile solo con un GoTo, ebbene sbagli caro collega, infatti con tutti i dobson che ho avuto, partendo da un 8" e arrivando al 12", ho sempre puntato gli oggetti senza doverli cercare e senza goto :wink:

Come?

Ma semplicemente dotando i dobson di cerchi graduati autocostruiti e puntando le coordinate altazimutali fornite da un software planetario (ne ho installati diversi sul Pc, sul netbook, sul palmare e ora anche sul cellulare).

I cerchi graduati altazimutali si realizzano stampandoli al computer e incollandoli sulla montatura, se guardi nella sezione "autocostruzione" ne troverai diversi esempi, questi sono i primi che ho realizzato tre anni fa viewtopic.php?f=15&t=11030&start=0 adesso invece ho dei cerchi che ho fatto stampare in copisteria su pvc adesivo e un inclinometro digital che costa poche decine di euro.

Volendo spendere poco e avere qualcosa di realmente portatile potresti prendere un dobson da 8" e dotarlo di cerchi graduati altazimutali, avresti le stesse prestazioni di un SC da 8" con GoTo ad una frazione del costo, nelle osservazioni deepsky, mentre un dobson da 10" a tubo chiuso è bel Jolly che mostrerà sicuramente di più di un SC da 8" :wink:

Quanto ai dobson con truss tube non pensare che un 16" sia portatile come un 12", perchè lo specchio pesa un pochino di più.... :lol:

I Dobson li ha inventati John Dobson proprio per i principianti, quiandi dire che non sono adatti ai principianti non mi pare corretto, e oltre alla montatura particolare hanno anche specchi di spessore inferiore ai newton classici, quindi si acclimatano prima ma sono più soggetti alle deformazioni e in teoria meno adatti alle osservazioni in alta risoluzione, anche se con i moderni materiali e le tecnologie attuali questa differenza va a scomparire e devo dire che le prestazioni del mio Meade LB 12" agli alti ingrandiimenti mi hanno stupito.

Dimenticavo: io ho un Lightbridge da 12" e un Meade SC 8" su EQ5 synscan (goto) :mrgreen:


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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 13:46 
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Iscritto il: lunedì 9 marzo 2009, 13:44
Messaggi: 6525
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Vicchio ha scritto:
Dimenticavo: io ho un Lightbridge da 12" e un Meade SC 8" su EQ5 synscan (goto) :mrgreen:


quale hai avuto per primo?
:mrgreen:

ottima la soluzione dei cerchi graduati per puntare tramite coordinate :wink:

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MessaggioInviato: lunedì 26 aprile 2010, 14:13 
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Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Per la facilità d'uso, di trasporto e di stazionamento il massimo è un 8" su montatura altoazimutale. Proprio per questo ho comprato recentemente un Meade LX90 8". ho fatto 7 osservazioni usando le pile poste all'interno della montatura (= nessuna batteria a giro, nessun filo). Il tubo completo di forcella pesa 13.8 kg e si porta benissimo con le sue due maniglie poste sui bracci della forcella, basta avvitarlo sul cavalletto. Basta metterlo orizzontale (2 minuti), si mette il tubo orizzontale puntato verso il nord (niente canocchiale polare e menate varie basta una bussola se non si vede la stella Polare) e si accende. Si mette la data, l'ora e la località d'osservazione (se è molto diversa, ossia se è a più di 300 Km da quella usata l'ultima volta). Il telescopio punta una stella che si vede subito nel cercatore, è la più brillante presente nel campo, non si fa neppure la fatica di controllare che sia proprio quella giusta, tanto è sempre quella giusta. Si mette al centro dell'oculare e si preme enter, lo stesso per la seconda stella. Fine dello stazionamento. Se si fa lentamente il tutto prende 10 minuti. Poi per centrare qualsiasi oggetto si impiega al massimo 30 secondi, il tempo di sceglierlo dal menù e premere goto. Non serve avere con sè computer, atlanti, e robe varie, basta portarsi una pila a luce rossa e qualche oculare.
Avendo due sgabelli a due diverse altezze si fanno tutte le osservazioni da seduti.
Lo so, che le difficoltà quando vengono superate danno più soddisfazione. E' vero. Quando però non ci interessa farlo perchè non se ne ha voglia allora si prende l'LX90 8"...

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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