Diciamo che l'equatoriale è sicuramente meno intuitiva dell'azimutale e un goto complesso agevola nelle foto, ma necessita almeno della lettura del manuale (previa correzione degli errori di traduzione).
Il cannocchiale polare, non so, perché preferisco stazionare col software, ma credo che anche qui si impari una volta per tutte.
Per i tempi di stazionamento in visuale, beh, siamo nell'ordine di qualche minuto, facciamo 10 e non se ne parla più. Io preferisco vedere bene e avere un po' più di precisione, oltre a fare delle chiacchiere con chi sta con me, quindi compenso i tempi di acclimatamento e ci metto 1 ora tra stelle di puntamento, calibrazione, sincronizzazione, ecc, ma poi se pianto Giove dentro al sensore della Toucam mi ci sta al centro tutta la notte (o quasi). L'altro vantaggio indiscutibile è quello di trovare oggetti altrimenti impossibili. Quest'anno a Fonte Vetica non ho fatto una ripresa in croce perché con un cielo così ho preferito vedere più roba possibile e in ogni caso 40.000 oggetti non ce l'ho fatta (in realtà sono 38.000 stelle...).
Urano lo becco in pochi secondi, così come Nettuno.
Certo che uno come me deve sempre tenere un planetario di fianco per non perdersi, ma senza il goto, non so come, ma per correre dietro a qualche galassietta rischierei di trovarmi io col tele su Marte.
Il Dobson è più intuitivo e in mani esperte è una favola perché permette visioni altrimenti inconcepibili, ma non me la sento di consigliarlo a un neofita per svariate ragioni.
Innanzitutto l'orientamento e la rottura di spostare in continuazione il tubo (la difficoltà di manovrabilità invece è un falso problema). Anche in una equatoriale manuale e in più i movimenti sono meno immediati (infatti sconsiglio pure quella), ma chi prende quel tipo di montatura lo fa a scopo didattico, mentre il Dobson lo vedo più come strumento finito per visuale in mani esperte.
Poi c'è la fotografia: il Neofita non sa ancora se gli interesserà, ma ne è attratto. Ci sono le rogne, come la necessità di collimare tutte le volte se è a traliccio, quasi tutte se è a tubo... ma in quel caso è parecchio ingombrante e poco maneggevole. I Newton che stanno sui dobson, poi, sono di bocca molto fine per quanto riguarda gli oculari e parte del risparmio se ne va. Certo che se uno ha 4 telescopi gli oculari si scambiano e il problema viene meno con la distribuzione di costi.
Personalmente non mi sento pronto, ma non lo escludo in futuro per le volte che mi andrà di ficcarmi sotto un cielo veramente buio (dove, vicino a casa???) alla ricerca di oggetti effimeri o per lustrarmi gli occhi su nebulose che non siano i soliti batufolini.
Ma occorre avere una robusta base di conoscenza a memoria del cielo, se no si finisce per guardare sempre quei dieci o venti oggetti più facili.
Avrete capito che sto parlando almeno di 35 cm e più, altrimenti non ha senso. O meglio, un 8" può avercelo per un Fede che vuole fare qualche osservazione veloce, ma a questo punto non è un secondo tele, bensì anche un quarto.
Come terzo tele io ho uno Skylux che ho preso perché mi sembrava un delitto lasciarlo sugli scaffali del Lidl per quel prezzo, ma qualora tornasse fuori lo consiglierei soltanto a uno che fa il mio stesso ragionamento o a chi è indeciso con un Seben e più di 70-80 euro non può assolutamente spendere. Però gli spiegherei bene a che cosa va incontro e tutti i limiti dello strumento.
Siamo, anzi sono come al solito andato fuori tema. Fino a un certo punto, perché da qualche frase colta al volo, in questo caso specifico mi è parso (poi mi posso sbagliare) che Miemer abbia preso in considerazione il Dobson più perché è di moda e ne sente parlare bene da tutti, piuttosto che per una sua esigenza basata sulle caratteristiche del Dobson, che tra l'altro in alcuni passaggi sembrerebbe non conoscere a fondo.
Occhio perché se si va in altri forum di astronomia, i Dobson spesso sono quasi totalmente assenti e i goto rappresentano la normalità. La mia piccola esperienza in fatto di star party, mi ha poi portato a rendermi conto che, escludendo raduni di dobsonisti specifici, altrove i goto (e derivati come collegamenti a PC, autoguide, ecc.) sono in maggioranza.
Ciao
Maurizio
_________________ mauriziomarsigli ( at ) gmail.com Tele: C8/CG5 goto superaccessoriato; ETX 70; EQ3 Bresser; WO 66 Zenithstar Petzvel ED OTA; Pentax 75 SDHF OTA; accessori vari foto visuali Bino: Lidlscopio di ultima generazione (il peggiore dei 3) Foto: Nikon D100; Canon 20Da; Panasonic DMC-LZ5; DMK31 mono; DFK21 color Mini "Tele" con GPS, planetari, astrosoftware, CCD: Nokia N95 con due doppietti (6X e 8X) intercambiabili...
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