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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Acclimatare Telescopio
MessaggioInviato: sabato 3 novembre 2012, 14:05 
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Iscritto il: domenica 29 luglio 2012, 14:55
Messaggi: 602
Località: Schio / Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
È corretto, secondo voi, asciugare dall'umidità specchi e oculari ponendo il telescopio vicino ad una stufetta elettrica?

_________________
Giuiba, fulminatore di lampioni.

Osservo con: dobson GSO 10"... e un paio di occhi miopi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Acclimatare Telescopio
MessaggioInviato: sabato 3 novembre 2012, 16:30 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
io quando lo porto dentro lo metto in un sacco e chiudo.
cioè tolgo il tubo fuori, lo metto nel sacco assieme ad una busta di silicagel, lo chiudo e lo porto in casa.
la condensa quando si forma si forma fuori dal sacco
.

Secondo me non è un metodo che risolve, ma con i tubi chiusi, come SC, Mak e rifrattori, può accelerare la formazione di condensa interna al tubo (quella esterna non è importante).
Io invece adotto un sistema molto semplice che non mi ha mai tradito:d'inverno, quando porto all'interno al caldo il tubo, semplicemente tolgo il tappo posteriore in modo che si ambienti l'interno del tubo per una -due ore a seconda del grado di umidità, quindi lo ritappo.In alternativa, esiste un accessorio della Farpoint (facilmente autocostruibile) che consiste in un tappo forato con dentro bustine di silca gel: tale ultima soluzione è sempre a mio avviso utile, d'inverno e d'estate, con tutti i tubi chiusi, specie se lasciati in osservatorio.

_________________
Fulvio Mete
_________________
Siti web:

http://www.lightfrominfinity.org

http://www.pno-astronomy.com


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 Oggetto del messaggio: Re: Acclimatare Telescopio
MessaggioInviato: venerdì 26 febbraio 2021, 9:25 

Iscritto il: mercoledì 17 settembre 2008, 14:28
Messaggi: 441
Località: Avellino
Tipo di Astrofilo: Fotografo
fulvio mete ha scritto:
Ciao, Tuvok ti ha già risposto, nel senso che il tempo di acclimatamento dipende dal tipo di telescopio e dallo spessore delle ottiche, in parole povere dalla quantità di vetro che deve acclimatarsi e dalla configurazione ottica: in genere i tubi chiusi, come Schmidt Cassegrain e Matsukov Cassegrain impiegano di più ad entrare in temperatura.

Ciao quando lo si porta all' esterno il tappo deve essere tolto per facilitare l' acclimatamento?

_________________
Skywatcher EQ6 R SynScan PRO GOTO - Zwo Asi 294 MC PRO - Skywatcher Newton Quattro 8" - Skywatcher Maksutov 180/2700 - Qhyccd 5III 224C


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 Oggetto del messaggio: Re: Acclimatare Telescopio
MessaggioInviato: venerdì 26 febbraio 2021, 12:12 

Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
Messaggi: 594
Tipo di Astrofilo: Visualista
Come è già stato detto quì negli interventi precedenti, La velocità di acclimatazione dipende sia dalla forma del tubo del telescopio se chiuso o aperto, che dalla massa del vetro dell'obiettivo, che essendo il vetro sempre cattivo conduttore del calore, più è grande e in spessore, e più richiede tempo, specie in un tubo chiuso.

In genere si risolve abbastanza bene tenendo all'aperto il tubo del telescopio un certo tempo prima di osservare.
Dopo un poco di esposizione alla temperatura ambiente del telescopio, si ha modo comunque di verificare l'avvicinarsi della acclimatazione, guardando a forte ingrandimento una stella di mezza grandezza, sfocandola leggermente in intrafocale.

Con quel sistema, se l'acclimatazione fosse "vicina", si potrebbero già vedere gli anelli concentrici chiari e scuri che stanno appena fuori della tacca di diffrazione...Anelli magari ondulanti, ma comunque già ben riconoscibili, anche se a tratti rotti dal ribollire residuo della immagine.

In quella posizione intrafuoco la turbolenza più direttamente disturbante è quella presente dentro il tubo ottico; Mentre viceversa sfocando leggermente in extrafocale diviene prevalentemente visibile l'effetto della turbolenza atmosferica (seeing). E quindi esattamente al fuoco sono presenti tutte e due le turbolenze che si disturbano a vicenda (quella della acclimatazione controllabile, e quella atmosferica solo migliorabile con la scelta di un posto erboso).

Chi desiderasse approfondire l'argomento (o imparare a governare le osservazioni ad altissimo ingrandimento realizzabili solo con grandi riflettori...seeing atmosferico permettendo) può leggere l'articolo seguente riguardante le mie rilevazioni in grafici, del comportamento del mio dobson 36O F5 , con specchio di soli 3cm di spessore, in alcune serate tipiche di osservazione, con calo normale della temperatura notturna.

https://www.grattavetro.it/acclimatazio ... possibili/

_________________
WWW.GRATTAVETRO.IT, blog del fai da te astronomico


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 Oggetto del messaggio: Re: Acclimatare Telescopio
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2021, 11:06 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9515
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Visto che è stato riportato in auge questo argomento e leggendo le altre risposte ho letto che non è stato fatto cenno
sulla reale pericolositità dell'umidità, pertanto volevo aggiungere che, in generale, non dovrebbero esserci
particolari complicazioni per quel che concerne la parte ottica dei telescopi, a meno di risiedere in località
con la presenza di alte percentuali di polveri, smog e/o pulviscolo in sospensione nell'aria che potrebbero mischiarsi con
l'acqua e, alla lunga, sporcare maggiormente le superfici ottiche.

Sotto questo punto di vista non invidio gli amici astrofili siciliani con la continua attività dell'Etna. Ma occorre tener a mente anche
qui periodi stagionali caratterizzati da correnti in quota che trasportano le sabbie dal Sahara e in quei casi non c'è da starsene
con le mani in mano. Il rischio di graffiare lenti e specchi nell'atto della loro pulitura, diventa reale. Quindi attenzione

Per quanto riguarda invece l'elettronica, ormai presente nella maggior parte degli strumenti, qui occorrerebbe prendere
particolari precauzioni per evitare al massimo che esse si bagnino. L'acqua non potrà mai andare d'accordo con l'elettricità!
Cari saluti,

Danilo Pivato

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