La lastra correttrice di Schmitt non è un semplice pezzo di vetro e nemmeno una semplice lente. E' un pezzo di vetro ottico di figura molto complessa e difficile da realizzare che apporta delle aberrazioni di segno opposto e contrario a quelle proprie dello specchio primario. In tal modo le aberrazioni si annullano reciprocamente.
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220px-Schema_lame_de_Schmidt_svg.png [ 4.04 KiB | Osservato 499 volte ]
A causa della difficoltà di lavorazione la curvatura della lastra non è perfettamente omogenea e presenta una ristretta "finestra ottica" nella quale questa curvatura è più precisa. Questa finestra ottica viene individuata, e contrassegnata al banco ottico e montata in fabbrica sul tubo nella posizione che assicura le migliori prestazioni. Ecco perché è importante rimontare la lastra rispettando la posizione originale.
Grazie all'affinamento delle lavorazioni sugli HD e sugli XLT Fastar a partire dal 2011 questa limitazione è meno stringente e la lastra può essere montata in modo più "elastico".
Questo per Celestron, non so dire quanto sia valido anche per Meade.
Certo la mancata osservanza di questa regola sembrerebbe portare ad un degrado limitato, ma in realtà le differenze sono significative. Per analogia automobilistica è come se rimontando "ad occhio" il motore si ottenesse un buon funzionamento al 90% che soddisfa l'utente, mentre rimontandolo secondo le metodologie previste dalla casa costruttice si ottiene un sicuro rendimento al 100%.